Concetti Chiave
- Raffaello Sanzio, nato a Urbino nel 1483, iniziò la sua formazione artistica nella bottega del padre, il pittore Giovanni Santi.
- Trasferitosi a Città di Castello a 16 anni, iniziò a lavorare come artista, sotto l'influenza e la guida del maestro Perugino.
- Nel 1504, attratto da Leonardo da Vinci e Michelangelo, si trasferì a Firenze, dove sviluppò ulteriormente il suo stile artistico.
- Invitato a Roma da Papa Giulio II nel 1508, Raffaello decorò le Stanze Vaticane, completando lavori di grande importanza artistica.
- Raffaello, morto nel 1520, è considerato uno dei più grandi artisti del Rinascimento, influenzando profondamente il manierismo e il linguaggio artistico successivo.
Infanzia e formazione artistica
Raffaello Sanzio nacque ad Urbino il 28 marzo 1483. Figlio del pittore Giovanni Santi, portò avanti l’eredità di famiglia; infatti, venne educato fin da subito nella bottega paterna. Ebbe modo, inoltre, di venire a contatto con le opere di vari artisti collocate alla corte della famiglia dei Montefeltro. Quando aveva undici anni suo padre morì ed ereditò la bottega di famiglia. Grazie al padre apprese i primi insegnamenti di disegno e pittura e alcune tecniche artistiche tra cui l’affresco. All’età di sedici anni si trasferì a Città di Castello dove gli furono commissionati i suoi primi incarichi come artista. Durante questi anni, conobbe pure Perugino che diventò il suo maestro. Successivamente ebbe molti incarichi non solo a Città di Castello ma anche a Perugia e a Siena.
Incontri e influenze a Firenze
Nel 1504, Raffaello venne a conoscenza che sia Leonardo da Vinci che Michelangelo si trovavano rispettivamente a Firenze e dato che era affascinato dalla loro arte, accompagnato da una lettera di raccomandazione di Giovanna Féltria, si recò subito nella città dove restò per circa quattro anni. Nel clima artistico fiorentino conobbe diversi artisti emergenti dell’epoca e nel frattempo gli vennero commissionate altre opere non solo dalla città stessa ma anche da altre (es: Perugia).Nell’autunno del 1508, Raffaello si trasferì a Roma su invito di Papa Giulio II e dell’artista Donato Bramante lasciando incompiuti alcuni lavori a Firenze. In quel periodo infatti Papa Giulio II aveva messo in atto una straordinaria opera di rinnovo urbanistico e artistico della città in generale e del Vaticano in particolare, chiamando a sé i migliori artisti sulla piazza, tra cui Michelangelo e Donato Bramante. Fu proprio quest’ultimo, secondo la testimonianza di Vasari, a suggerire al Papa il nome di Raffaello.
Così, nella capitale, Raffaello venendo a contatto con gli esponenti di punta della cultura letteraria della corte pontificia, stimolato dall’architettura bramantesca, dalla pittura di Michelangelo e dal confronto con le più importanti manifestazioni dell’arte classica, compì la sua maturazione artistica.
Venne subito incaricato per la decorazione delle Stanze Vaticane. Il Papa aveva fatto realizzare il suo nuovo appartamento nell’ala settentrionale di Palazzo Apostolico e gli affidò la realizzazione degli affreschi. I lavori cominciarono tra il 1508/1509 e si conclusero nel 1520, tra la fine del pontificato di Giulio II e l’inizio di quello di Leone X. Le stanze di cui Raffaello si occupa sono quattro, ovvero, la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro, la Stanza dell’Incendio del Borgo e la Stanza di Costantino (in queste ultime Raffaello si fece aiutare dai suoi allievi).
Nella stanza della Segnatura vennero realizzati soggetti che ricercavano il Vero, il Bello e il Bene. Nella stanza di Eliodoro sono rappresentati episodi storici nei quali è evidente la protezione accordata da Dio alla Chiesa. Nella stanza dell’Incendio del Borgo sono dipinti episodi riferiti alle vite di papi aventi in comune il nome Leone e sono stati realizzati al fine di compiacere il nuovo papa Leone X. Nella stanza di Costantino, invece, sono raffigurati episodi tratti dalla vita dell’imperatore stesso.
Eredità artistica e morte
Raffaello oltre ad essere un artista ed un pittore, fu anche un architetto.
Morì il 6 aprile 1520 a Roma. Ancora oggi è considerato come uno dei più celebri artisti non solo del Rinascimento Italiano, ma anche di ogni tempo. Il suo operato segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi e fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, dando vita tra l'altro a una scuola che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome di manierismo. Giorgio Vasari lo descrisse come “un uomo pieno di doti e ricco delle più rare virtù dell’animo accompagnate da grazie, studio, bellezza, modestia e ottimi costumi”.
Domande da interrogazione
- Quando e dove nacque Raffaello Sanzio?
- Chi fu il primo maestro di Raffaello e quale fu il suo primo incarico artistico?
- Quali furono le influenze artistiche che Raffaello incontrò a Firenze?
- Quali furono le opere principali di Raffaello a Roma?
- Come viene ricordato Raffaello Sanzio nella storia dell'arte?
Raffaello Sanzio nacque ad Urbino il 28 marzo 1483.
Il primo maestro di Raffaello fu suo padre, Giovanni Santi, e il suo primo incarico artistico gli fu commissionato a Città di Castello.
A Firenze, Raffaello fu influenzato dall'arte di Leonardo da Vinci e Michelangelo e conobbe diversi artisti emergenti dell'epoca.
A Roma, Raffaello fu incaricato della decorazione delle Stanze Vaticane, tra cui la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro, la Stanza dell’Incendio del Borgo e la Stanza di Costantino.
Raffaello Sanzio è considerato uno dei più celebri artisti del Rinascimento Italiano e di ogni tempo, influenzando il linguaggio artistico dei secoli successivi e dando vita al manierismo.