L'evoluzione delle arti visive tra rivoluzione e romanticismo

Sconvolgimento artistico del XVIII secolo

Tutte le arti visive partecipano al vasto sconvolgimento artistico della fine del XVIII secolo, di cui la Rivoluzione francese è l'espressione più violenta. Esso è caratterizzato dalla filosofia dell'illuminismo, dalla ricerca scientifica, dalla fedeltà agli Antichi e dalle alle visioni utopiche, dal desiderio di un ritorno alla primitiva semplicità e dalla nascita dell'industria.

Architettura e arti decorative

L'architettura è attratta da due poli: la speculazione matematica porta verso progetti la cui originalità ancora oggi sconcerta; la ricerca delle fonti può portare ad imitazioni pedanti, con l'ausilio di conoscenze archeologiche, di una spiritualità spesso arretrata e quasi sempre sentimentale, o anche di un ingenuo esotismo.

Le arti decorative e le arti grafiche danno, invece, l'impressione di una maggiore unità: traducono il gusto di uno stile gotico dai limiti sciolti, che viene descritto come lo "stile trovatore". Ma è soprattutto la pittura che domina l'attività artistica del periodo romantico: un’arte dell'individualismo, adatta ad un'epoca che adora l'espressione personale.

Gli impulsi innovativi, notevoli soprattutto in Germania, in Inghilterra e in Francia, non si esprimono contemporaneamente, né con caratteristiche uniformi.

Influenza dell'Italia e del Grand Tour

L’Italia fa da elemento di attrazione e da fonte di ispirazione. Gli inglesi completano il loro Grand Tour, guidati da Childe Harold (= personaggio del lungo ed omonimo poema narrativo di Byron), dalla passione per l'archeologia, dalla devozione verso i maestri del Rinascimento e del Seicento italiano, e anche dall'amore per il paesaggio, preferibilmente selvaggio. Meno sensibili al pittoresco, in Italia, i tedeschi vengono soprattutto a cercare lezioni estetiche e ad alimentare il misticismo alla religione cristiana delle origini.

Paesaggio e pittura romantica in Gran Bretagna

In Gran Bretagna due sono i temi romantici presenti nella pittura: il gusto per il paesaggio e l’influenza letteraria.

Un viaggiatore francese nel 1745 scriveva che molti inglesi cercavano di dare ai loro giardini un'aria che chiamavano romantica, cioè pittoresca

Il gusto per il paesaggio antico e "libero", cioè non costretto da forme geometriche, in Inghilterra deve molto all'influenza di Claude Lorrain che ha preparato la strada per il culto della natura. Il gusto per il paesaggio è peculiare anche di molti pittori che una tecnica capace di tradurre questa esigenza di libertà cioè l'acquarello.

Alexandre e John Cozens sono i fondatori del paesaggio romantico. Tuttavia, è con Constable che la celebrazione della campagna inglese raggiunge il suo pieno potenziale. Presentati in Francia al Salon del 1824, i suoi dipinti ebbero un pubblico abbastanza vasto. Delacroix rimase molto colpito dall'audacia cromatica del dipinto Barche sulla Stour, per la modulazione su due soli colori, verde e blu.

Turner e l'innovazione pittorica

Con Turner appare il rifiuto della tradizione, eccetto, però, Claude Lorrain. Turner giunse rapidamente a uno stile che disapprovato dai critici : colori chiari e dissoluzione degli elementi del paesaggio nella luce. Il suo interesse per i fenomeni fisici si mescola alla ricerca dei loro effetti sugli stati d'animo, problema che gli era stato suggerito dalla Teoria dei colori di Goethe Intorno al 1840, lo stile di Turner fu molto apprezzata da Ruskin (anch’esso un valente acquarellista). In Luce e colore: il mattino dopo il diluvio (1843), non c'è più uno spazio misurabile, ma un vortice che contrasta con tutte le concezioni dello spazio allora accettate nella pittura.

Influenza letteraria nella pittura inglese

Ben diversa è la corrente letteraria che si manifesta in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento. I pittori che la illustrano rimangono fedeli al soggetto. Johann Heinrich Füssli (1741-1825), nato a Zurigo e pur avendo trascorso dieci anni in Italia, appartiene tuttavia all'Inghilterra (dove si fa chiamare Henry Fuseli) per le opere maturità. "Un genio torrenziale" agli occhi dei suoi contemporanei, fu un fervente ammiratore di Shakespeare e Milton. I suoi schizzi e disegni – molti dei suoi quadri sono scomparsi – rivelano una profonda originalità compositiva, una predilezione per fondi scuri da cui emergono corpi violentemente illuminati ed una linea incisiva.

L'amico di Füssli, William Blake, ossessionato da visioni della Bibbia, di Dante e di Milton, crea un mondo del tutto personale, riscoperto oggi grazie al surrealismo e alla psicologia del profondo. La sua grafica anticipa l'Art Nouveau e lo Jugendstil.

Artisti visionari e realisti

John Martin (1789-1854) è stato l'artista inglese più famoso dell'inizio del XIX secolo. Illustratore anche di Milton e della Bibbia, incisore nella mezza tinta, dipinse anche scene di cataclismi, montagne e abissi terrificanti. Il periodo storico di Turner lo ha ispirato; condivideva con i contemporanei un'appassionata curiosità per la fisica e le sue applicazioni, in particolare per l'ingegneria meccanica.

Un visionario realista, per così dire, Samuel Palmer (1805-1881) è stato influenzato dai disegni di Blake, ma ha sempre prestato grande attenzione ai dettagli del paesaggio. Le sue opere, eseguite a penna, acquarello e guazzo emanano un'intima poesia, sottolineata da una forma particolare dell'illuminazione.

Rivoluzione artistica nei paesi germanici

Nei paesi germanici, una generazione di artisti nati prima del 1780 risentiva di un'educazione artistica priva di flessibilità a cui essi si sono ribellati. Ma i frutti di questa rivolta somigliano ben poco a cioè che stava accadendo oltre Manica. Se nei loro dipinti, anche il paesaggio occupa un posto importante, vengono tuttavia premiati altri generi, in particolare la pittura decorativa.

Il paesaggista tirolese Joseph Anton Koch, erede del paesaggio ideale del XVII secolo, se ne discosta però per la frammentazione dei punti di vista e per i colori fortemente contrastanti, richiamando questa "ammassa di frammenti senza relazione tra loro" con cui Schlegel ha descritto il mondo interiore del giovane romantico, agitato dalla crisi della sua generazione.

Alla ricerca di una nuova espressione nella pittura religiosa, Philipp Otto Runge l'ha trovata nell'allegoria, che gli ha permesso di tradurre il suo misticismo attraverso forme umane o vegetali, disegnate con precisione. Alla ricerca dell'opera d'arte totale, ha voluto costruire un edificio per ospitare il suo ciclo delle “Ore del giorno” e completarlo con un'opera poetica con i cori. Al di là di un programma iconografico di pretenziosa ingenuità, Runge conserva la forza dell'immaginazione grafica, la bellezza del colore e le intuizioni curiosamente moderne espresse nei suoi scritti: tutta la vita è ritmo, il paesaggio e i colori hanno valore. Simbolica più che rappresentativa, l'opera d'arte nasce dalla concordanza tra l'essere e l'Universo, essendo il soggetto solo l'occasione di questo incontro.

Caspar David Friedrich e la solitudine

L'opera di Caspar David Friedrich è situata nella discordanza. Questo confronta i suoi minuscoli personaggi con l'immensità del cielo vuoto, con la profondità dell'abisso, creando, così, un'atmosfera di desolazione, dai colori traslucidi. I suoi contemporanei erano consapevoli della novità del suo spazio pittorico, privo di inquadrature laterali e suddiviso in piani successivi, senza prospettiva aerea. Il suo tema è solitudine.

I nazareni e la pittura monumentale

Alcuni giovani pittori tedeschi, conosciutisi a Vienna, andarono a vivere a Roma per trovare un contatto diretto con gli artisti del Rinascimento e formarono la Lukasbund (confraternita di San Luca), che visse nel lavoro e nella preghiera. In una lettera polemica, Goethe li chiama "nazareni" e critica la profonda religiosità della loro opera. Il loro stile è caratterizzato dal rigore del disegno e dall'estrema precisione del tocco. Essi diedero un nuovo impulso alla pittura monumentale: tutti lavorarono alla decorazione di Palazzo Massimo, affrescando episodi di Dante, Ariosto e Tasso, trattati con una sobrietà ed ebbero molto successo.

L'ispirazione letteraria, molto percepibile tra i pittori tedeschi del periodo romantico, non solo fornì loro materia per la trasposizione plastica, ma orientò la forma della loro creazione in una direzione molto moderna, che alludeva all'astrazione.

Correnti artistiche in Francia

Le violenti trasformazioni subite da alla fine del xviii secolo dalla la società francese spiega perché si siano succedute correnti artistiche molto diverse.

Prima della Rivoluzione, era di moda la sensibilità. Meglio di Greuze, che ricorre troppo facilmente all'aneddoto, Fragonard, con la vivacità della sua tavolozza fa eco, alla fine della sua carriera, alle aspirazioni dei suoi contemporanei. Le tempeste, i cieli striati di fulmini, le onde minacciose delle marine di Joseph Vernet mettono l'orrore al servizio di un sublime un po' melodrammatico. Con Hubert Robert, il sentimento della natura è più incline alla malinconia delle rovine e al senso dello scorrere del tempo. Dopo questo primo slancio pre-romantico, il gusto si indirizza verso il realismo neoclassico, per altro riprovato da alcuni artisti che sostenevano il recupero di forme artistiche arcaicizzanti. Questi ultimi ebbero una notevole influenza si Ingres che, per quanto assai lontano dalla sensibilità romantica, ne condivideva alcuni interessi come i pittori italiani del Quattrocento, Ossian o l’esotismo orientaleggiante. Possiamo citare come esempio il dipinto Corinna al Capo Miseno di François Gérard. Esso mostra come un tema romantico (in questo caso, ispirato a Madame de Staël) possa essere trattato in uno stile che è una caricatura del neo-classicismo. Più convincente è il dipinto di Girodet-Trioson, Le ombre degli eroi ricevuti da Ossian, oppure Il funerale di Atala che mostra l’importanza dello scrittore romantico Chateaubriand nella vita artistica dell’epoca.

Epopea napoleonica e pittura francese

L'epopea napoleonica ha dato origine a diverse creazioni magistrali in Antoine-Jean Gros: il combattimento di Nazareth, Gli appestati di Giaffa, Napoleone a Eylau. Gros era considerato un maestro dalle due personalità più forti della pittura romantica francese, Géricault e Delacroix.

Nella concezione del tema da trattare, Géricault deve molto più all'evento che alla letteratura. Tuttavia, il distacco tra l'eccezionale e il quotidiano è difficile: l'orribile episodio della zattera della "medusa" (1819) è anche il simbolo di una "generazione senza guida"

Delacroix prende molto in prestito dal gusto letterario del suo tempo – Dante, Byron, Shakespeare e Walter Scott. Per la ricchezza dei colori, la sensualità, il ritmo frenetico egli deve molto ai grandi artisti barocchi; tuttavia, la sua morte di Sardanapalo ha ampliato il divario nell'opinione pubblica tra classici e romantici.