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Concetti Chiave

  • Il Romanticismo dell'800 introduce nuove categorie estetiche come il sublime e il pittoresco, enfatizzando elementi insoliti e originali.
  • Goya anticipa la sensibilità romantica attraverso un'arte visionaria che esplora stati d'animo interiori e passioni, distaccandosi dall'idealizzazione neoclassica.
  • Artisti come Friedrich e Turner utilizzano paesaggi per esprimere emozioni, con Turner che enfatizza il colore per evocare stati d'animo complessi.
  • In Francia, artisti come Géricault e Delacroix rompono con il classicismo, introducendo una pittura ispirata a eventi storici e sociali contemporanei.
  • In Italia, Hayez si allontana dal neoclassico per abbracciare lo stile romantico, utilizzando allegorie per esprimere sentimenti nazionali durante il Risorgimento.

Indice

  1. Il romanticismo e le nuove categorie estetiche
  2. Goya e l'arte visionaria
  3. Il sonno della ragione e Maja desnuda
  4. Fucilazione del 3 maggio 1808
  5. Saturno e il potere bestiale
  6. Friedrich e il sublime
  7. Constable e il paesaggio inglese
  8. Ingres e l'abbandono del classicismo
  9. Delacroix e la libertà
  10. Donne di Algeri e l'esotismo
  11. Hayez e il risorgimento italiano

Il romanticismo e le nuove categorie estetiche

Nell'800 il Romanticismo porta nuove categorie estetiche: sublime e pittoresco. Si prediligono elementi insoliti, originali ed esotici.

Il crollo degli ideali illuministici e la fine della Rivoluzione Francese portano gli artisti a rifugiarsi nella loro interiorità: diventano centrali nell’arte romantica l’espressione degli stati d’animo e delle passioni.

Goya e l'arte visionaria

Il passaggio dal neoclassicismo al romanticismo fu un passaggio lento e graduale: ad anticipare la sensibilità e il sentimento tipico dell’arte romantica fu lo spagnolo Goya. Si distingue dall’arte neoclassica per la sua cosiddetta arte visionaria: rappresentava immagini fantastiche e oniriche frutto della fantasia e dell’immaginazione.

Il sonno della ragione e Maja desnuda

Il sonno della ragione genere mostri → illustra come il mondo, senza il controllo della ragione, sarebbe sopraffatto da impulsi insensati. La perdita della ragione è raffigurata nel quadro con la sagoma appoggiata su una superficie e dormiente, che genera figure paurose e notturne.

Maja desnuda → sdraiata su morbidi cuscini di seta, la donna assume una posa sensuale accompagnata da uno sguardo malizioso. La luce mette in risalto, insieme al contrasto, l’incarnato roseo e chiaro. Goya rappresenta il corpo femminile con realismo tralasciando ogni tipo di idealizzazione.

Fucilazione del 3 maggio 1808

Fucilazione del 3 maggio 1808 → le truppe di Napoleone invasero la Spagna, catturando e uccidendo numerosi cittadini. Goya dipinge una situazione in cui sulla sinistra si trovano i condannati e sulla destra, di spalle, ci sono i soldati.

Sullo sfondo buio si nota il profilo di una chiesa. L’unica fonte di luce è la lanterna che sta ai piedi dei soldati che illumina un personaggio in particolare, vestito di bianco con le braccia tirate verso l’alto. La posa ricorda quella di Gesù crocifisso per questi molti pensano che stia a simboleggiare l’uomo che si sacrifica per l’intero popolo.

Goya rappresenta l'istante che separa l'atto di premere il grilletto dei fucili dalla morte dell'uomo inginocchiato.

[ogni vittima può rappresentare una diversa reazione davanti all’attacco francese]

L'intera opera rappresenta un passaggio simbolico dalla vita alla morte:

- i condannati, guidati dall’uomo che si copre con le mani gli occhi (può simboleggiare coloro che si arrendono al nemico);

- persone che stanno per morire, raggruppati attorno all'uomo vestito di bianco (tra questi spicca l’uomo raffigurato con i pugni chiusi, può simboleggiare la voglia di rivalsa del popolo);

- la fila dei morti, giace dietro l'uomo disteso a terra.

Nel non rappresentare i volti dei soldati Goya e nel rappresentarli in movimenti rigidi vuol indicare che questi stanno solo eseguendo degli ordini.

Le ultime pitture di Goya sono caratterizzate da toni allucinati, in cui prevalgono colori scuri e forti contrasti cromatici.

Saturno e il potere bestiale

Saturno che divora uno dei suoi figli → in quest'opera vuole esprimere la bestialità del potere che teme l'usurpazione. Goya si allontana completamente dalla tradizione raffigurando una scena cruda e feroce: la spietata divinità ha un aspetto deformato, spaventoso e uno sguardo allucinato, violento, mentre il corpo del figlio sanguinante infilato nella sua bocca spalancata è ridotto a brandelli.

Gli artisti romantici contrappongono al bello ideale il sentimento del sublime che nasce quando ci si trova di fronte all’infinita grandezza della natura.

Friedrich e il sublime

Friedrich, Viandante sul mare di nebbia → al centro dell’opera si trova un uomo misterioso; intorno a lui vi è una nebbia fittissima, ricorda a tratti il mare. A spezzare questa nebbia sono le montagne in lontananza; guardando ancora più in lontananza il cielo sembra fondersi con la nebbia. Il personaggio è rappresentato di spalle, in questo modo colui che osserva tende ad immedesimarsi più facilmente in lui. I colori utilizzati nella composizione sono vari e vengono tutti mescolati tra di loro. Nell’opera il protagonista, contempla l’infinito mare di nebbia, provando una sensazione mista tra paura e piacere davanti alla maestosità della natura.

Il paesaggio fu anche tema principale della pittura romantica inglese:

Constable e il paesaggio inglese

Constable, Il mulino di Flatford → al centro del suo interesse c’è soprattutto il cielo, protagonista dell’opera viene ritratto con colori accesi, luminosi e chiari. Alla pace e tranquillità che viene emanata dal complesso dell’opera viene contrapposto un velo di inquietudine dalle nuvole che vengono rappresentate con colori più bui.

Turner → le sue opere sono caratterizzate da una sorta di spiritualità, i paesaggi che rappresenta sono di complessa interpretazione (La sera del Diluvio) in quanto caratterizzati da molte astrazioni tipiche della cultura romantica.

Ha una visione molto semplicistica del paesaggio: dà molta importanza ai colori che permettono all’artista di evocare diversi stati d’animo, il pittore cerca di tramandare allo spettatore le sue stesse emozioni e sensazioni. Il mattino dopo il Diluvio ne è l’esempio, è caratterizzato da colori differenti e da creature misteriose e surreali che traspaiono dalla luce. Alla luce e al colore è contrapposta l’ombra di quello che sembra essere un serpente.

Con Turner i colori si fanno più forti, vivi e puri: Incendio della camera dei lords e dei comuni → panorama rappresentato con colori molto evidenti, saturati che diventano il protagonista della scena.

Ingres e l'abbandono del classicismo

In Francia, Ingres unisce al gusto neoclassico (recupero dell’arte di Raffaello) alcuni aspetti tipici dell’arte romantica: fascino del gotico.

L’abbandono del classicismo si concretizza soltanto con Géricault che predilige una pittura ispirata alla realtà storica contemporanea.

La zattera della Medusa → Segna l'inizio della pittura romantica: Géricault si orienta verso un episodio di cronaca, tralasciando favole tratte dal mito, l'artista stravolge i canoni stilistici, compositivi e narrativi accettati fino a quel momento introducendo un'estetica nuova. I corpi sono caratterizzati da una perfezione anatomica (Michelangelo).

Sulla zattera vengono raffigurati numerosi personaggi. In basso a sinistra viene raffigurato un uomo che con sguardo rassegnato e disperato sorregge il figlio morto. Sulle destra si trova un uomo che tiene in mano un fazzoletto, attraverso questo sta segnalando ad una nave in lontananza la presenza della zattera.

Questi due personaggi sono i protagonisti dell’opera, è da loro che si sviluppa la diagonale che sale da sinistra verso destra a sottolineare la disperazione che porta i superstiti a protendersi verso l'orizzonte nella speranza di salvezza. Quest’ultima è rappresentata anche dal fatto che all’orizzonte viene raffigurata la nave che salverà i superstiti e alle sue spalle è possibile intravedere un cielo sereno.

Per quanto riguarda i colori, essendo una tela con soggetto drammatico, Géricault sceglie di utilizzare colori freddi e decisi.

La stessa scelta di utilizzare soggetti storici è stata fatta da Delacroix.

Delacroix e la libertà

La Libertà che guida il popolo → la scena è ambientata a Parigi, lo si capisce dalle caratteristiche torri di Notre-Dame che spiccano oltre il fumo sulla destra.

Le truppe del re francese non hanno avuto alcuna speranza e sono stati travolti dalla furia del popolo.

Subito l’attenzione ricade sulla donna che con una mano sventola l’asta della bandiera francese e con l’altra impugna un fucile: la donna raffigura la libertà. Essa incita il popolo alla rivolta, interessante è la figura dell’uomo in ginocchio, forse un contadino o un lavoratore, che cerca di farsi spazio tra le macerie per raggiungere – quasi ipnotizzato – la protagonista.

Interessanti sono anche la figura del ragazzo con due pistole (può simboleggiare l’impegno dei giovani cittadini che si impegnano contro l’ingiustizia) e l’uomo raffigurato con un cilindro che simboleggia la società borghese, sta ad indicare come l’ideale rivoluzionario sia appoggiato da diverse classi sociali: proletariato, borghesia, si possono trovare soldati e giovani studenti.

Per rendere ancora più “patriottica” la tela, Eugène ha utilizzato principalmente 3 colori in questa scena: blu, bianco rosso (i colori della bandiera francese).

La Libertà è una figura ideale, viene rappresentata come una dea (postura statuaria, vestito velato). Ma non è una bellezza ideale in senso tradizionale: e lo dimostrano i peli che ha sotto le braccia. Delacroix ha dipinto il nudo della donna con estremo realismo, per questo quando l’opera viene mostrata al Salon, Delacroix fu rimproverato e non apprezzato.

Donne di Algeri e l'esotismo

Donne di Algeri nelle loro stanze → la vita di un harem è restituita con realismo: ad Algeri al pittore era stato concesso l’accesso ad un harem e riuscì in questa situazione a creare alcuni schizzi che verranno poi utilizzati nella composizione complessiva dell’opera.

Le descrizioni di sensuali ambienti esotici sono un topos della cultura romantica.

La protagonista è la luce, che filtrata dalle tende, lascia l’ambiente in penombra; insieme alla luce c’è il colore.

L’opera nasce da un viaggio svolto da Delacroix nel 1832 in Nordafrica, egli scopre l’Oriente, con i suoi caldi colori.

La scena rappresenta tre donne algerine: la prima è sulla sinistra, quasi distesa, mentre le altre due accovacciate occupano la parte centrale della scena, davanti ad un narghilè.

la donna sulla destra ha i capelli lunghi e neri, decorati da una rosa, il volto è presentato di profilo e illuminato da una luce intensa, indossa un abito bianco, pantaloni verdi corti che lasciano le gambe nude sotto il ginocchio

la ragazza al centro ha il volto in ombra, indossa un fazzoletto annodato intorno al collo, un abito trasparente e una gonna scura

Una quarta donna, forse una serva, è rappresentata in piedi. L’ambiente è arricchito da tendaggi, stoffe, gioielli che ricostruiscono l’intero ambiente tipico orientale

la donna sulla sinistra è distesa sul pavimento, ha il volto sognante e indossa numerosi anelli su tutte le dita e diverse collane di perle, indossa un abito elegante e un’acconciatura elaborata.

Delacroix attua una minuziosa rassegna di tutte le singole caratteristiche che rappresentano l’intero mondo esotico: dagli abiti, ai gioielli, le acconciature; ma anche nella rappresentazione dell’ambiente: dipinse lo specchio appeso in alto, le ante decorate dello sportello socchiuso e i tappeti orientali.

Delacroix con questi dipinti realizzò una pittura che racconta il mondo orientale con atteggiamento romantico: prevale un senso di mistero e fascino legato, anche, all’esotismo del tema.

Hayez e il risorgimento italiano

In Italia è Hayez che abbandona il neoclassico per avvicinarsi allo stile romantico: introduce una nuova modalità di pittura ispirata agli eventi medievali.

Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri → primo quadro romantico italiano: viene messo in primo piano il sentimento.

La tela racconta la vicenda di Pietro Rossi, duca di Parma, nel momento in cui deve decidere se scendere o no in battaglia.

Il messaggero veneziano lo esorta a partire, la moglie e le figlie lo implorano di restare.

Appare una scena molto drammatica, e questa drammaticità viene accentuata dalla luce, proveniente soltanto dall’arco posto sulla destra.

La meditazione → il quadro mostra la personificazione della malinconia: una donna seminuda, seduta che stringe un libro e una croce. Un po’ come aveva fatto Delacroix con La libertà che guida il popolo: in entrambe troviamo la donna, simbolo della patria, con il seno scoperto, simbolo della libertà. La donna di Hayez però è riflessiva e meditativa. Questa sua preoccupazione può essere relazionata agli oggetti che tiene in mano: un libro e una croce. Sul dorso del libro c’è una scritta: “Storia d’Italia”, mentre sulla croce compaiono le date delle Cinque Giornate di Milano (“18.19.20.21.22 marzo/1848”).

In questo senso, il quadro è un puro manifesto del Risorgimento Italiano; Hayez attraverso l’allegoria rappresenta l’Italia e il sentimento degli italiani nel pieno del risorgimento. Un animo poco sereno che spera nella libertà e nella pace.

Colpisce ’uso straordinario della luce, tipico elemento dell’arte romantica, che lascia il volto in ombra, esalta il seno e la veste bianca.

Il bacio → il titolo dell’opera corrisponde totalmente con l’oggetto principale di quest’ultima: Hayez rappresenta il bacio tra due giovani, probabilmente tra un brigante e una castellana dell’antico medioevo.

Si tratta di un bacio passionale (i corpi dei due sono resi in una posa inarcata), ma anche nervoso e fugace: tutti i loro movimenti sono concentrati sul loro atto d’amore: le loro mani rappresentano in pieno i loro sentimenti, la mano di lei stringe nervosamente il suo amato per non abbandonarlo, la mano di lui sfiora dolcemente la guancia mentre con l’altra le sorregge la nuca con passione e rapidità, perché sta per fuggire. Infatti è possibile notare come il ragazzo abbia il piede poggiato su un gradino. La rapidità è probabilmente dovuta alla presenza di un ombra in basso a sinistra del quadro.

Ma non è solo un semplice bacio. 1859 → pochi anni dalla fine dei conflitti dell’Unità d’Italia. I due giovani possono quindi essere la personificazione dell’Italia unita: la posizione dei protagonisti ci fa pensare che lui stia per partire, mentre lei stia cercando di trattenerlo perché sa che sta per andare a combattere e che è disposto a dare la vita per la sua patria.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le nuove categorie estetiche introdotte dal Romanticismo nell'800?
  2. Il Romanticismo introduce le categorie estetiche del sublime e del pittoresco, prediligendo elementi insoliti, originali ed esotici.

  3. Come si differenzia l'arte di Goya dal neoclassicismo?
  4. Goya si distingue per la sua arte visionaria, rappresentando immagini fantastiche e oniriche, frutto della fantasia e dell'immaginazione, in contrasto con l'arte neoclassica.

  5. Qual è il significato simbolico dell'opera "Fucilazione del 3 maggio 1808" di Goya?
  6. L'opera rappresenta il passaggio simbolico dalla vita alla morte, con i condannati che simboleggiano diverse reazioni all'attacco francese, e l'uomo vestito di bianco che ricorda Gesù crocifisso, simboleggiando il sacrificio per il popolo.

  7. In che modo Turner esprime la spiritualità nei suoi paesaggi romantici?
  8. Turner utilizza colori forti, vivi e puri per evocare stati d'animo e trasmettere emozioni, come nell'opera "Incendio della camera dei lords e dei comuni", dove i colori saturati diventano protagonisti della scena.

  9. Qual è il significato allegorico del quadro "La meditazione" di Hayez?
  10. "La meditazione" rappresenta l'Italia e il sentimento degli italiani durante il Risorgimento, con la donna che simboleggia la patria e la speranza di libertà e pace, evidenziata dall'uso della luce e dagli oggetti simbolici che tiene in mano.

Domande e risposte