Concetti Chiave
- Il ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan Van Eyck è un'importante testimonianza dell'introduzione del realismo fiammingo in Italia.
- Il dipinto utilizza la tecnica dell'olio su tavola, che permette un elevato livello di dettaglio e luminosità, differenziandosi dalla pittura a tempera.
- La pittura ad olio consente un realismo materico, rappresentando con precisione i materiali delle vesti e i dettagli come i peli del cagnolino.
- Il quadro include elementi simbolici come il candelabro e il cane, che rappresentano parsimonia e amore domestico.
- Van Eyck mostra abilità tecnica nel dipingere la scena riflessa in uno specchio convesso, dimostrando virtuosismo artistico.
Indice
Il ritratto dei coniugi Arnolfini
Questo è il ritratto dei coniugi Arnolfini, ricca coppia fiorentina che decide di farsi fare un ritratto matrimoniale. Non sono rimaste molte testimonianze pittoriche di questo tipo di ritratti, ma sappiamo che era una pratica abbastanza diffusa. Questo dipinto diventa così importante nella storia dell'arte italiana e dell'arte internazionale perché sostanzialmente grazie ad esso giunge in Italia, in un periodo immediatamente successivo a Masaccio, un nuovo modo di dipingere.
Innovazioni pittoriche di Masaccio
Masaccio, infatti, aveva introdotto a Firenze un' importantissima innovazione: il realismo e soprattutto quello che poi prenderà il nome di “humanitas”, ossia il senso dell’umano nel realismo. Qui è presente un’altra tipologia di realismo che si serve di una tecnica, la pittura ad olio, che attecchirà in Italia solo negli anni 60’-70’ del 1400.
Tecnica della pittura ad olio
Uno dei primi che adotterà questa tecnica in Italia sarà Piero della Francesca, a cui seguirà Leonardo che la utilizzerà in misura maggiore ed infine questa tecnica della pittura ad olio sarà integralmente adottata a Venezia.
Si assiste quindi ad una altra tipologia di realismo, il realismo fotografico. La tecnica dell’olio, inizialmente applicata su tavola e solo più tardi applicata su tela, consente l'uso di pennelli di spessore molto sottile, i quali sono utili per la rappresentazione di dettagli. Inoltre il colore consente di dare un senso di luminosità e di scintillio (lampadario metallico probabilmente di ottone) agli oggetti e agli incarnati che la pittura precedente con difficoltà creava (pittura arida dal punto di vista scientifico).
In questo dipinto vengono rappresentati due coniugi appena sposati all'interno della loro stanza da letto. C'è un iperrealismo nel modo in cui i singoli elementi sono restituiti, un esempio sono le ricche vesti dei coniugi.
La pittura ad olio è rimaneggiabile, poiché secca più lentamente della pittura a tempera (sulla tavola l'essiccamento è più veloce che sulla tela perché la tela traspira e la tavola no).
La pittura ad olio raffigura con assoluto realismo anche i materiali con cui sono state fatte quelle vesti, consente quindi un realismo materico (bordi della pelliccia di lui e la capziosa pieghettatura della larga manica di lei).
Il piccolo cagnolino in basso sembra essere stato dipinto addirittura pelo per pelo.
Sicuramente l’impatto di questo quadro doveva essere veramente sorprendente: chi lo aveva fatto commissionare nel 1434 si trovava praticamente una fotografia.
Simbolismo e virtuosismo artistico
Il pittore ha aggiunto anche elementi simbolici: candelabro con un'unica candela accesa (parsimonia), ciabatte e cane (simboli domestici di amore per la casa).
In fondo alla sala c'è un inginocchiatoio dove gli sposi erano dediti alla preghiera. Sullo sfondo della sala, dove Jan Van Eyck si firma c'è anche lo specchio del rosario di fronte al quale veniva recitato il rosario.
Il dipinto è molto piccolo (82x59 cm), per cui si può bene immaginare quanto sia stato arduo per l’artista rappresentare in uno specchio convesso (andava molto di moda al tempo, essi facevano l’effetto di grandangolo) di pochi cm lui ci dipinge tutta la scena vista dal dietro, quasi un desiderio di virtuosismo.
Questa tecnica ad olio, precocemente pervenuta in Italia, cambierà la situazione della pittura su supporto, ma non potrà essere applicata sull'affresco. Leonardo da Vinci perderà importanti occasioni nel tentativo di dipingere l’affresco, usando diluenti oleosi, infatti, nel confronto pittorico tra Michelangelo (Battaglia di Cascina) e Leonardo ( Battaglia di Anghiari), l'affresco di Leonardo subito cade dalla parete perché lui aveva tentato di vincere ottenendo un effetto di brillantezza, diluendo l'affresco con olio.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del ritratto dei coniugi Arnolfini nella storia dell'arte?
- Quali sono le caratteristiche distintive della pittura ad olio utilizzata da Jan Van Eyck?
- Quali elementi simbolici sono presenti nel dipinto dei coniugi Arnolfini?
- Come ha influenzato la pittura ad olio la rappresentazione dei materiali nel dipinto?
- Quali difficoltà ha incontrato Leonardo da Vinci nell'uso della pittura ad olio sugli affreschi?
Il ritratto dei coniugi Arnolfini è importante perché introduce in Italia un nuovo modo di dipingere, caratterizzato dal realismo e dall'uso della pittura ad olio, che influenzerà artisti come Piero della Francesca e Leonardo.
La pittura ad olio permette un realismo fotografico, con dettagli precisi e un senso di luminosità e scintillio, come dimostrato nel dipinto dei coniugi Arnolfini, dove i materiali e i dettagli sono rappresentati con grande accuratezza.
Il dipinto include elementi simbolici come il candelabro con una candela accesa, simbolo di parsimonia, e il cane e le ciabatte, simboli domestici di amore per la casa.
La pittura ad olio consente un realismo materico, rappresentando con precisione i materiali delle vesti, come i bordi della pelliccia e le pieghe delle maniche, e dettagli come il pelo del cagnolino.
Leonardo ha incontrato difficoltà nel tentativo di usare diluenti oleosi sugli affreschi, come dimostrato nel confronto con Michelangelo, dove il suo affresco è caduto dalla parete a causa dell'uso inappropriato dell'olio per ottenere brillantezza.