Concetti Chiave
- Giovanni Arnolfini, mercante lucchese a Bruges, è ritratto con la moglie in un dipinto a figura intera, tipico della tradizione fiamminga.
- Il quadro rappresenta una celebrazione matrimoniale, realizzata attraverso una semplice promessa verbale tra i coniugi.
- La luce e i colori rendono lo spazio senza l'uso della prospettiva, mentre i dettagli degli oggetti e dei volti sono estremamente analitici.
- Elementi come il cane, gli zoccoli e la candela accesa simboleggiano la fedeltà coniugale e la sacralità del matrimonio.
- Lo specchio convesso riflette i coniugi di spalle, un testimone e il pittore stesso, che firma il dipinto sopra di esso.
Giovanni Arnolfini era un mercante e banchiere lucchese a Bruges per i Medici: egli scelse di farsi ritrarre con la moglie alla maniera fiamminga, cioè a figura intera e all'interno della sua bella casa, rinunciando all'iconografia italiana del ritratto ufficiale e allegorico, di profilo e a mezzo busto. La resa dello spazio non è affidata alla costruzione prospettica, ma alla resa della luce e dei colori; tutti gli oggetti sono rappresentati in modo analitico, con dettaglio estremo; anche i volti lo sono, ma ciò non conferisce loro espressività.
Il dipinto raffigura la celebrazione del matrimonio, che allora consisteva in una semplice promessa verbale, compiuta unendo le mani alla presenza di testimoni. L'osservatore è catturato dalla perfezione dei dettagli, molti dei quali sono allegorie del matrimonio: gli zoccoli e le ciabatte rosse tolti in onore della sacralità del suolo; il cane, simbolo di fedeltà; la luce dorata che entra dalla finestra e colpisce le pesche sul tavolo e il lampadario, la cui unica candela accesa allude a Cristo; lo specchio convesso che riflette i coniugi di spalle,u n testimone e lo stesso pittore, che si firma al di sopra.