Concetti Chiave
- Il dipinto rappresenta una svolta nella carriera di Raffaello, ispirato dal Perugino ma con un'innovativa concezione spaziale che evidenzia uno spazio aperto e libero.
- Il tema è il matrimonio della Vergine Maria e San Giuseppe, con il bastone fiorito di Giuseppe simbolizzante la sua scelta divina tra diversi pretendenti.
- I personaggi sono disposti in cerchio attorno ai protagonisti, creando un nuovo senso dello spazio con dettagli simbolici come l'anello e i bastoni dei pretendenti.
- L'opera è simmetrica, con una divisione precisa tra uomini e donne, e una composizione che segue rigorosi principi prospettici secondo la tradizione fiorentina.
- I colori del dipinto presentano una tonalità dorata con sfumature di rosso, marrone, giallo, e blu-verde, in contrasto con un cielo azzurro.
Indice
L'opera cerniera di Raffaello
Questo dipinto costituisce un’opera cerniera nella carriera artistica di Raffaello che a quel tempo - 1504 - aveva solo 21 anni. Esso fu realizzato su commissione della famiglia Albizzini per la cappella di San Giuseppe della chiesa di San Francesco a Città di Castello.
Ispirazione e innovazione
Innanzitutto, Raffaello, ancora giovane, si è ispirato a due pitture del Perugino “La consegna delle chiavi a S. Pietro,” un affresco per la cappella Sistina e soprattutto “Lo Sposalizio della Vergine”, dipinto fra il 1503 e il 1504. La composizione generale di Raffaello si ispira direttamente a quest’ultima opera e i visi dei personaggi sono di una chiara ispirazione che ci rimanda al Perugino. D’altra parte, Raffaello rinnova e si distacca dalla concezione spaziale ereditata dal Quattrocento. Infatti, l’edificio sullo sfondo, che evoca il tempio di Gerusalemme e che ci ricorda molto da vicino le realizzazioni architettoniche del Bramante, non schiaccia i personaggi; al contrario, esso rinforza l’impressione di uno spazio aperto e libero. I personaggi, invece di essere strutturati come nell’opera del Perugino, attraverso un gioco di linee parallele che, sovrapposte, danno l’impressione di profondità, qui formano una decorazione discreta, non appariscente. Inoltre, il leggero movimento che anima i personaggi, differisce notevolmente dalle soluzioni stereotipate che caratterizzato il dipinto del Perugino ed anticipa il classicismo dinamico ed inventivo tipico delle opere successive.
Il tema dello sposalizio
Per quanto riguarda il tema, esso è legato ad un avvenimento della vita della Vergine Maria che sposa Giuseppe. L’unione è benedetta dal grande sacerdote. Il bastone fiorito, e portato da San Giuseppe, è un’allusione esplicita a dei testi apocrifi che completano in modo leggendario il racconto strettamente evangelico. Parecchi pretendenti avrebbero voluto sposare Maria; colui il cui bastone sarebbe fiorito, avrebbe dimostrato di essere stato designato da Dio. Soltanto il bastone di Giuseppe testimonia miracolosamente una simile scelta. A destra, uno dei pretendenti sfortunato spezza contro un ginocchio il suo ramo che non ha prodotto fiori.
La disposizione dei personaggi
I personaggi emanano una grande forza: essi sono disposti in cerchio intorno ai personaggi principali, definendo così un senso nuovo dello spazio in cu egli dà accesso all’osservatore. La circolarità dello spazio è accentuata dalla forma del tempio. La Vergine indossa, come da tradizione un abito rosso simbolo della passione con un mantello blu, simbolo della verginità; l’uomo di fronte a lei – San Giuseppe – le passa l’anello al dito, simbolo dello sposalizio. Pare che questo dettaglio sia stato aggiunto per volere della Chiesa che voleva che tale usanza fosse diffusa. Gli uomini dietro Giuseppe sono i pretendenti di Maria. Ognuno di loro ha un piccolo bastone, ma solo quello di Giuseppe è fiorita, come prova che è stato scelto da Dio. Giuseppe è scalzo per farci capire era il più povero. Subito dietro Giuseppe, le due figure sono membri appartenenti alla Casa Albizzini. Possiamo anche notare l'uomo che si trova direttamente dietro Joseph che piega il suo bastone mentre guarda verso il pittore. Il suo viso e la sua posizione hanno una forte somiglianza con quelli di una donna posta dietro Maria. Potrebbe rappresentare una personalità femminile o una mancanza di interesse per la sessualità (il bastone ricurvo è la rappresentazione di una sessualità "anormale" o insoddisfatta).
Simmetria e composizione
Occorre anche notare che l’opera è simmetrica perché ci sono gli uomini da un lato e le donne dall’altro. Solo il grande saggio sta nel mezzo e in qualche modo “unisce” le due parti. Se dividiamo il quadro in due in senso verticale, l’asse passa esattamente dall’anello; se dividiamo il dipinto in tre parti, in senso orizzontale, di nuovo, la linea del primo terzo, partendo dal basso, passa dall’anello. Il tempio occupa esattamente la metà del quadro e i personaggi l’altra metà. Già al primo colpo d’occhio si capisce che il dipinto appartiene al XVI secolo per l’espressione dei personaggi: i lori visi presentano dei dettagli ben definiti, un particolare che li rende particolarmente vivi.
Dettagli compositivi e prospettiva
Dal punto di vista compositivo, il quadro può essere diviso in tre parti. In primo piano, si ha la scena del matrimonio con i personaggi principali. Nel piano centrale, alcune figure punteggiano lo spazio per rendere il dipinto meno vuoto. Essi servono a determinare l'altezza dell'edificio. La pavimentazione presenta dei rettangoli marrone ocra, allineati parallelamente; essi servono per approfondire la circolarità dell'edificio sullo sfondo e ci danno indicazioni sulla prospettiva, secondo la tradizione artistica fiorentina. Se tracciamo una linea seguendo la direzione dei rettangoli, possiamo vedere che tutte queste linee hanno come punto di fuga il piccolo punto buio all'interno dell'edificio, tra la porta di fronte a noi e quella dietro.
L'edificio e i colori
L’artista dipinse questo edificio prendendo l'esempio della chiesetta di San Pietro a Roma. La porta è aperta e, attraverso essa, si può scorgere l'orizzonte. Il dipinto termina in alto con un semicerchio perché è incastonato in una cornice di legno ricoperta d'oro. È anche stato rifinito finito in questo modo affinché assomigli al dipinto del Perugino, per un migliore confronto.
Innanzitutto possiamo dire che c'è una tonalità fulva dorata nella disposizione dei colori, con passaggi di rosso, marrone, giallo, blu-verde scuro e il cielo è azzurro.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e artistico del dipinto di Raffaello?
- Qual è il tema principale del dipinto?
- Come sono organizzati i personaggi nel dipinto?
- Qual è l'organizzazione spaziale del dipinto?
- Quali sono le caratteristiche cromatiche del dipinto?
Il dipinto è un'opera cerniera nella carriera di Raffaello, realizzata nel 1504 su commissione della famiglia Albizzini per la cappella di San Giuseppe a Città di Castello. Raffaello si ispira a opere del Perugino, ma rinnova la concezione spaziale del Quattrocento.
Il tema è il matrimonio della Vergine Maria con Giuseppe, benedetto dal grande sacerdote. Il bastone fiorito di Giuseppe allude a testi apocrifi, indicando la scelta divina di Giuseppe come sposo di Maria.
I personaggi sono disposti in cerchio intorno ai protagonisti, creando un nuovo senso dello spazio. La Vergine indossa un abito rosso e un mantello blu, mentre Giuseppe è scalzo e tiene un bastone fiorito, simbolo della sua scelta divina.
L'opera è simmetrica, con uomini da un lato e donne dall'altro, uniti dal grande saggio al centro. Il tempio occupa metà del quadro, mentre i personaggi l'altra metà. La composizione è divisa in tre parti, con una prospettiva che segue la tradizione fiorentina.
Il dipinto presenta una tonalità fulva dorata con passaggi di rosso, marrone, giallo, blu-verde scuro e un cielo azzurro, creando un effetto armonioso e vivace.