Concetti Chiave
- L'opera "Sposalizio della Vergine" di Raffaello del 1504 è il primo lavoro datato e firmato dall'artista, esposto alla Pinacoteca di Brera a Milano.
- Raffaello si ispira alla "Consegna delle chiavi" e allo "Sposalizio della Vergine" del Perugino, con cui condivide elementi compositivi, ma apporta modifiche significative.
- La scena rappresenta un sacerdote centrale che unisce due sposi, con i gruppi di uomini e donne invertiti rispetto alle opere del Perugino.
- L'uso della prospettiva si riflette nella piazza a scacchi e nell'accesso al tempio, che presenta un'apertura visibile fino al cielo.
- Il tempio di Raffaello è quasi circolare con sedici lati e somiglia al Tempietto di San Pietro in Montorio del Bramante, pur non avendolo mai visto direttamente.
Indice
Descrizione dell'opera
Si tratta di un olio su tavola, dipinto da Raffaello nel 1504 ed esposto alla Pinacoteca di Brera a Milano. È anche la prima opera data e firmata dall’artista, poco più che ventenne.
La composizione nasce da un’idea del Perugino cioè dei personaggi, divisi in due schiere, davanti ad un grande spazio chiuso sul fondo da un edificio simile ad un tempio a forma circolare. Il dipinto di riferimento è la Consegna delle chiavi del Perugino, presente nella Cappella Sistina e lo Sposalizio della Vergine, entrambi del Perugino. Del primo capolavoro, Raffaello aveva sentito parlare e probabilmente aveva visto dei disegni preparatori perché non era ancora andato a Roma. Invece, del secondo, Raffaello aveva una conoscenza diretta. Con lo Sposalizio del Perugino le somiglianze sono fuori dubbio e numerose, anche se da un attento esame io due quadri sono profondamente diversi.
Dettagli del dipinto
In entrambi i casi il sacerdote, al centro del dipinto, sostiene i polsi dei due sposi ed infila l’anello nel dito della Vergine. In entrambi i casi abbiamo il gruppo di uomini e quello delle donne,però in posizione invertita, come invertita è la collocazione dei due promessi sposi. In entrambi i casi un giovane spezza con le gambe la bacchetta che non avendo fiorito ha determinato la scelta dello sposo, Secondo i Vangeli apocrifi, giunto il tempo del matrimonio, Maria non si decideva a scegliere lo sposo fra pretendenti. Allora il Sommo sacerdote del Tempio consegnò ad ogni pretendente un rametto. Il giovane il cui rametto avrebbe fiorito avrebbe sposato Maria. Il ramo che fiorì, fu quello di Giuseppe. Ecco perché nel dipinto molti giovani portano un rametto secco: sono coloro che non sono stati prescelti.
Prospettiva e architettura
La piazza, essendo pavimentata a scacchi, ci fornisce informazioni sulla prospettiva, secondo la tradizione fiorentina. Al tempio si sale tramite una scalinata e si accede all’interno da una porta che, essendo in corrispondenza con un’altra, lascia intravedere il cielo e tale particolare è presente anche nell’opera del Perugino.
Originalità di Raffaello
Tuttavia, il quadro di Raffaello è molto più originale e moderno. Il tempio del Perugino è a forma ottagonale con un pronao su entrambi i lati. La cupola è tagliata dal limite della tavola, senza nessuna motivazione e l’insieme ha un valore statico, tipico dei fondali scenici di un teatro. In Raffaello, il tempio ha sedici lati, per cui è quasi circolare. Tutt’intorno si snoda una peristasi di archi a tutto sesto sostenuti da colonne con eleganti capitelli. La perístasi riprende la forma della cornice. Il tempietto di Raffaello ha una certa somiglianza con il Tempietto di San Pietro in Montorio del Bramante; è vero che Raffaello non ha mai visto l’opera del Bramante che fra l’altro in quegli anni era in costruzione. Tuttavia essendo i due artisti di Urbino è molto probabile che Raffaello abbia avuto l’occasione di aver visto il progetto.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza storica del dipinto di Raffaello esposto alla Pinacoteca di Brera?
- Quali sono le somiglianze tra l'opera di Raffaello e quella del Perugino?
- In che modo Raffaello ha innovato rispetto al modello del Perugino?
- Quali elementi prospettici e architettonici caratterizzano il dipinto di Raffaello?
Il dipinto è significativo perché è la prima opera datata e firmata da Raffaello, realizzata quando l'artista era poco più che ventenne.
Entrambi i dipinti presentano un sacerdote al centro che unisce gli sposi, gruppi di uomini e donne in posizioni invertite, e giovani con rametti secchi, simbolo dei pretendenti non scelti.
Raffaello ha reso il tempio quasi circolare con sedici lati e una peristasi di archi eleganti, mentre il tempio del Perugino è ottagonale e statico.
La piazza pavimentata a scacchi fornisce informazioni prospettiche, e il tempio presenta una peristasi di archi sostenuti da colonne, simile al Tempietto di San Pietro in Montorio del Bramante.