Concetti Chiave
- Leonardo da Vinci, nato nel 1452 vicino Firenze, fu un genio del Rinascimento, noto per la sua vasta gamma di interessi e abilità.
- Formatosi nella bottega di Andrea Verrocchio, Leonardo apprese disegno, pittura, scultura e oreficeria accanto a futuri maestri come Botticelli.
- Considerato un uomo universale, Leonardo applicava il metodo sperimentale a vari campi, dalla botanica all'anatomia e dall'urbanistica alla pittura.
- La pittura per Leonardo era una scienza che richiedeva precisione nella rappresentazione dello spazio e della realtà naturale.
- L'Annunciazione, uno dei primi dipinti di Leonardo, introduce la prospettiva aerea per creare un senso di lontananza nel paesaggio.
Indice
Infanzia e formazione di Leonardo
Figlio illegittimo di un agiato notaio, Leonardo nacque a Vinci, presso Firenze, nel 1452. A partire dal 1469 si formò nella bottega di Andrea Verrocchio: suoi compagni di apprendistato furono Botticelli, Perugino e Ghirlandaio. Ancora ragazzo imparò le arti del disegno, della pittura, della scultura in terracotta e dell’oreficeria. Conosceva la musica e pare che suonasse la lira. Negli anni sessanta entrò nella cerchia di Lorenzo il Magnifico, risentendo del clima colto e raffinato di una stagione umanistica straordinaria.
Il genio universale del Rinascimento
Leonardo da Vinci è considerato il genio per eccellenza del Rinascimento, il vero uomo “universale” dell’epoca, artista, scienziato, trattatista, musico. Pur essendo privo di cultura letteraria fu sempre animato da un’inesauribile sete di sapere. Il suo sguardo attento lo spinse ad applicare il metodo sperimentale in ogni campo della sua attività, dalla botanica all’anatomia, dall’ingegneria militare all’idraulica, dall’urbanistica all’architettura e alla pittura. Per il maestro toscano la pittura era una scienza, perché richiedeva esattezza nella rappresentazione dello spazio e della realtà naturale.
L'Annunciazione e lo stile leonardesco
Uno dei primi dipinti di Leonardo, realizzato presso la bottega di Andrea Verrocchio, è l’Annunciazione: la tavola mostra a destra la Vergine seduta accanto a un leggio sulla soglia di casa, mentre a sinistra è inginocchiato l’arcangelo Gabriele, rappresentato nel momento in cui si inchina a salutare Maria, davanti a un paesaggio di alberi e montagne.
L’opera rivela alcune incertezze, per esempio nella resa prospettica. Sono invece già presenti le novità principali dello stile leonardesco, vale a dire la modulazione luministica, la resa naturalistica della realtà e l’attenzione agli elementi del paesaggio: l’inusuale collocazione della scena all’aperto permette all’artista di rappresentare sullo sfondo una serie di bellissimi alberi e in primo piano un prato fiorito.
Nel paesaggio che si perde all’orizzonte, il senso di lontananza è reso per la prima volta nella storia della pittura grazie all’impiego della cosiddetta prospettiva aerea: Leonardo riteneva infatti che l’aria avesse una densità e un colore, e che quindi le cose lontane non solo apparissero più piccole ma anche con contorni indistinti e tendenti a un’unica sfumatura grigio-azzurra.
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime esperienze formative di Leonardo da Vinci?
- Quali sono le caratteristiche principali dell'opera "Annunciazione" di Leonardo?
- Come Leonardo da Vinci applicava il suo metodo sperimentale?
Leonardo da Vinci si formò nella bottega di Andrea Verrocchio a partire dal 1469, dove apprese le arti del disegno, della pittura, della scultura in terracotta e dell’oreficeria, insieme a compagni come Botticelli, Perugino e Ghirlandaio.
L'"Annunciazione" di Leonardo mostra la Vergine e l'arcangelo Gabriele in un paesaggio aperto, con incertezze prospettiche ma anche innovazioni come la modulazione luministica e la prospettiva aerea, che conferisce un senso di lontananza.
Leonardo applicava il metodo sperimentale in vari campi, dalla botanica all’anatomia, dall’ingegneria militare all’idraulica, considerando la pittura una scienza per la sua esattezza nella rappresentazione dello spazio e della realtà naturale.