Concetti Chiave
- Nel 1400, Firenze era al centro di un'interazione tra la cultura pagana e quella cristiana, con un focus sul classicismo e l'etica cristiana.
- La famiglia Medici, guidata da Cosimo il Vecchio, cercò di unire queste due culture, promuovendo un circolo di filosofia neoplatonica a Firenze.
- Il circolo di Careggi coinvolse figure come Poliziano, Ficino, Pico della Mirandola, Pacioli e Botticelli, che esplorarono temi di amore e intelletto.
- Il neoplatonismo fiorentino vedeva l'elevazione dell'uomo dalla materia allo spirito attraverso la bellezza idealizzata e sublimata.
- Savonarola criticò il neoplatonismo, portando alla distruzione delle opere correlate nel Falò delle Vanità del 1490.
Firenze: l'età di Lorenzo il Magnifico
All'inizio del 1400 Firenze aveva focalizzato l'attenzione su due culture apparentemente contrastanti, ovvero la cultura pagana e la cultura cristiana, perchè da un lato c'era un acceso classicismo (pagano) legato a civiltà precristiane che si avvalevano di figure mitologiche per spiegare dei concetti , mentre d'altra parte si presentavano i concetti etici della cultura cristiana.
La famiglia Medici con Cosimo, chiamato il "vecchio" per distinguerlo dal nipote, volle unire queste due culture, salvaguardando l'etica e i segnali religiosi della cultura cristiana ed il classicismo pagano.
Attraverso lo strumento della bellezza l'uomo riesce ad elevarsi allo spirito. I temi più trattati dai frequentatori sono amore ed intelletto ma con estetica bellezza, non realista ma sublimata, idealizzata. I pittori neoplatonici in quanto devono elevare il loro spirito, non si interessano dello spazio che è sempre irreale. I personaggi affinché diventino bellissimi devono essere costruiti con una linea di contorno chiara e flessuosa. I personaggi sono trionfanti ma con una leggera malinconia nello sguardo, proprio per ricordare che la bellezza è momentanea e svanisce con il tempo.