Concetti Chiave
- Nel 1400, Firenze era al centro di un'interazione tra la cultura pagana e quella cristiana, con un focus sul classicismo e l'etica cristiana.
- La famiglia Medici, guidata da Cosimo il Vecchio, cercò di unire queste due culture, promuovendo un circolo di filosofia neoplatonica a Firenze.
- Il circolo di Careggi coinvolse figure come Poliziano, Ficino, Pico della Mirandola, Pacioli e Botticelli, che esplorarono temi di amore e intelletto.
- Il neoplatonismo fiorentino vedeva l'elevazione dell'uomo dalla materia allo spirito attraverso la bellezza idealizzata e sublimata.
- Savonarola criticò il neoplatonismo, portando alla distruzione delle opere correlate nel Falò delle Vanità del 1490.
Indice
Firenze e le culture contrastanti
All'inizio del 1400 Firenze aveva focalizzato l'attenzione su due culture apparentemente contrastanti, ovvero la cultura pagana e la cultura cristiana, perchè da un lato c'era un acceso classicismo (pagano) legato a civiltà precristiane che si avvalevano di figure mitologiche per spiegare dei concetti , mentre d'altra parte si presentavano i concetti etici della cultura cristiana.
L'influenza dei Medici e il neoplatonismo
La famiglia Medici con Cosimo, chiamato il "vecchio" per distinguerlo dal nipote, volle unire queste due culture, salvaguardando l'etica e i segnali religiosi della cultura cristiana ed il classicismo pagano. Nel 1459 nella villa di Careggi, Cosimo apre un circolo di filosofia neoplatonica , localizzato quasi esclusivamente a Firenze. Grandi letterati come Poliziano e Ficino che è un letterato traduttore di testi dal greco al latino di Platone. Poliziano è un poeta, Pico della Mirandola ,letterato e filosofo. Luca Pacioli, un grande matematico e Alessandro Botticelli pittore. Dal 1459 al 1490 si sviluppa il neoplatonismo. Poiché Savonarola critica questa filosofia, induce i cittadini fiorentini a bruciare nel Falò delle Vanità tutte le opere neoplatoniche nel 1490. Tutti i frequentatori della villa di Careggi, ritengono che l'uomo debba elevarsi da materia a spirito, attraverso l'amore e l'intelletto, ovvero passioni e ragione.
La bellezza e l'arte neoplatonica
Attraverso lo strumento della bellezza l'uomo riesce ad elevarsi allo spirito. I temi più trattati dai frequentatori sono amore ed intelletto ma con estetica bellezza, non realista ma sublimata, idealizzata. I pittori neoplatonici in quanto devono elevare il loro spirito, non si interessano dello spazio che è sempre irreale. I personaggi affinché diventino bellissimi devono essere costruiti con una linea di contorno chiara e flessuosa. I personaggi sono trionfanti ma con una leggera malinconia nello sguardo, proprio per ricordare che la bellezza è momentanea e svanisce con il tempo.
Domande da interrogazione
- Quali culture contrastanti erano presenti a Firenze all'inizio del 1400?
- Qual è stato il ruolo della famiglia Medici nel promuovere il neoplatonismo a Firenze?
- Come viene rappresentata la bellezza nell'arte neoplatonica?
Firenze all'inizio del 1400 era caratterizzata dalla presenza di due culture contrastanti: la cultura pagana, legata al classicismo e alle civiltà precristiane, e la cultura cristiana, con i suoi concetti etici.
La famiglia Medici, in particolare Cosimo il Vecchio, ha cercato di unire la cultura pagana e cristiana, promuovendo il neoplatonismo attraverso un circolo filosofico nella villa di Careggi, coinvolgendo letterati e artisti come Poliziano, Ficino e Botticelli.
Nell'arte neoplatonica, la bellezza è idealizzata e sublimata, con personaggi costruiti con linee di contorno chiare e flessuose, che esprimono una bellezza trionfante ma malinconica, per sottolineare la sua natura effimera.