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Concetti Chiave

  • Il colonnato di Piazza San Pietro, progettato da Gian Lorenzo Bernini, comprende 284 colonne e 88 pilastri disposti su quattro file, con un'architrave sormontata da statue di santi.
  • La struttura ellittica del colonnato simboleggia un abbraccio della Chiesa verso i fedeli, con effetti prospettici unici che cambiano mentre ci si avvicina alla basilica.
  • Bernini ha sfruttato la forma ellittica per creare un'allineazione perfetta delle colonne, visibile da un punto specifico della piazza, offrendo un effetto visivo sorprendente.
  • Gian Lorenzo Bernini, nato a Napoli nel 1598, ha lasciato un segno indelebile nel Barocco italiano con opere iconiche come il Ratto di Proserpina e Apollo e Dafne, conservate a Roma.
  • Sostenuto da mecenati come papa Urbano VIII, Bernini ha contribuito a diversi progetti significativi a Roma, tra cui la Fontana dei Quattro Fiumi e il Colonnato di Piazza San Pietro.

Indice

  1. Il colonnato di Piazza San Pietro
  2. Dettagli architettonici e simbolici
  3. La vita di Gian Lorenzo Bernini
  4. Opere e successi artistici
  5. Ultimi lavori e morte

Il colonnato di Piazza San Pietro

In questo appunto viene descritto il celebre colonnato di Piazza San Pietro costruito da Gian Lorenzo Bernini con tutti i dati tecnici dell'opera architettonica del Bernini. Inoltre viene proposto un approfondimento con all'interno la biografia del celebre Bernini.

Il colonnato di Piazza San Pietro consta di 284 colonne e di 88 pilastri disposti su quattro file.

A coronamento della struttura vi è uno spesso architrave sormontato da una cornice marmorea. La copertura è a capanna, ma in prossimità della gronda (parte del tetto che sporge fuori), si erge una massiccia balaustra sulla quale sono collocate, rivolte verso la piazza, 162 gigantesche statue di santi. La forma del colonnato è assimilabile a quella di un'ellisse; il colonnato si congiunge alla facciata della Basilica vaticana grazie a due ali laterali fra loro vistosamente divergenti. Prendendo in considerazione i raggi dell'ellisse, Bernini è riuscito a perfezionare l'allineamento delle colonne; ciò può essere facilmente dimostrato posizionandosi sopra un bassorilievo, posizionato al centro di quest'ellisse: la visione sarà quella di un colonnato, le cui prime colonne, nascondono perfettamente quelle posizionate dietro di esse. Al fedele che attraversa la piazza in direzione della basilica si offrono, via via che avanza, visioni prospettiche sempre diverse della foresta di colonne e pilastri che lo circondano, quasi si trovasse in mezzo ad una scena.

Bernini, Gian Lorenzo - Colonnato di Piazza San Pietro  articolo

Dettagli architettonici e simbolici

Le colonne che strutturano l'interno del colonnato si differenziano da quelle della facciata, le quali sono visibilmente meno massicce, ma con un'altezza maggiore rispetto alle prime. I due rami curvi del colonnato fanno pensare in modo abbastanza evidente a una sorta di grande abbraccio simbolico. Bernini ha realizzato un grande lavoro, dando quell'idea di eccessiva bellezza e spettacolarità che nessun'altra piazza al mondo possiede. Anche la forma ellittica non è casuale: egli, infatti, ha voluto utilizzare questa forma ellittica dei portici per rappresentare le braccia con le quali la Chiesa abbraccia tutti i suoi fedeli all'interno della piazza, mentre le statue posizionate nella parte alta del colonnato fungono da mediatori fra l'unione dei fedeli e il cielo.

La vita di Gian Lorenzo Bernini

Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli nel corso dell'anno 1598. Egli è stato un architetto, uno scultore, un urbanista e anche un pittore dotato di grande talento. Egli è stato uno dei personaggi emblematici del Barocco italiano influenzando molti dei più grandi artisti sia della sua epoca storica sia quelli successivi. Il padre era il famoso Pietro Bernini, uno degli scultori e pittori più famosi del XVII secolo, dunque Gian Lorenzo Bernini era anche figlio d'arte. Fu proprio lui a indirizzare il figlio verso il campo artistico. Fu proprio il padre Pietro a guidarlo nella sua formazione artistica, aiutandolo a realizzare la sua prima grande opera artistica, ovvero il San Lorenzo sulla Graticola che fu eseguito nell'anno 1614. Con la famiglia Gian Lorenzo si trasferì nell'anno 1606 da Napoli a Roma, dove operavano gli artisti più importanti dell'epoca, come Caravaggio e il Carracci. Fu qui che suo padre lo presentò alle più grandi famiglie romane: la famiglia Borghese e la famiglia Barberini. Fu proprio il cardinale Scipione Caffarelli-Borghese a scommettere sul grande talento artistico del giovane, assegnandogli l'esecuzione delle sue opere d'arte più famose, come per esempio il celebre Ratto di Proserpina, lavoro eseguito negli anni 1621-1622; Enea, Anchise e Ascanio fuggitivi da Troia eseguiti negli anni 1618 e 1619;

l'Apollo e Dafne realizzata tra il 1622 e il 1625. Tutte queste opere d'arte sono conservate presso la Galleria Borghese a Roma.

Opere e successi artistici

Le opere del Bernini erano considerate bellissime e il marmo sembrava acquisire una vera e propria morbidezza sotto il suo scalpello a tal punto che i corpi e le vesti dei suoi soggetti sembravano leggeri assumendo quasi movimenti fluidi e anche dinamici. L'anno 1623 fu un anno molto importante per Gian Lorenzo Bernini e per la sua ascesa in ambito artistico, infatti proprio Maffeo Barberini, che fu uno dei suoi primi mecenati, fu incoronato ed eletto papa con il nome di papa Urbano VIII. Questi aveva una grande stima per Gianlorenzo Bernini al punto tale da affidargli dei progetti urbanistici e architettonici molto importanti, come la direzione dei lavori per la costruzione della Basilica di San Pietro in Vaticano, del Sepolcro di Urbano VIII e dell'importante Baldacchino di San Pietro. Alla morte di papa Urbano VIII, avvenuta nel 1644, salì al soglio pontificale papa Innocenzo X che era molto ostile verso la famiglia Bernini e anche verso i suoi beniamini.

Le commissioni di opere per il Bernini furono di meno, ma nonostante tutto egli continuò a realizzare opere molto belle, come per esempio L’estasi di santa Teresa che si trovava nella chiesa di Santa Maria della Vittoria di Roma. (1647-1652)

descrizione della vita di Gian Lorenzo Bernini

Ultimi lavori e morte

Un'altra opera bellissima che realizzò fu La fontana dei quattro fiumi di Piazza Navona a Roma, che mise d'accordo tutti sull'affermare che il Bernini fosse uno degli artisti più bravi di quel periodo a Roma. Il papa si ricredette e gli affidò altri compiti importanti come la progettazione dell'accesso a Piazza del Popolo, la realizzazione dell'obelisco nel Pantheon e anche il sopra descritto Colonnato di Piazza San Pietro. L'ultimo bellissimo suo lavoro furono gli Angeli con i simboli della Passione che si trovano a Castel Sant'Angelo. Dopo una carriera caratterizzata da grandi successi, durante il quale realizzò dei veri e propri capolavori artistici Gian Lorenzo Bernini morì a Roma il 28 novembre 1680 a causa di una paralisi al braccio destro.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del colonnato di Piazza San Pietro progettato da Gian Lorenzo Bernini?
  2. Il colonnato di Piazza San Pietro è composto da 284 colonne e 88 pilastri disposti su quattro file, con un architrave sormontato da una cornice marmorea e una balaustra con 162 statue di santi. La sua forma ellittica simboleggia l'abbraccio della Chiesa verso i fedeli.

  3. Qual è il significato simbolico della forma ellittica del colonnato?
  4. La forma ellittica del colonnato rappresenta le braccia della Chiesa che abbracciano i fedeli, mentre le statue fungono da mediatori tra i fedeli e il cielo.

  5. Chi ha influenzato la carriera artistica di Gian Lorenzo Bernini e quali furono alcune delle sue opere più celebri?
  6. Gian Lorenzo Bernini fu influenzato dal padre Pietro Bernini e dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese. Alcune delle sue opere più celebri includono il Ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, e il Baldacchino di San Pietro.

  7. Come ha influenzato il papato di Urbano VIII la carriera di Bernini?
  8. Urbano VIII, grande estimatore di Bernini, gli affidò importanti progetti architettonici e urbanistici, come la direzione dei lavori per la Basilica di San Pietro e il Sepolcro di Urbano VIII.

  9. Quali furono le conseguenze della morte di papa Urbano VIII per Bernini?
  10. Dopo la morte di Urbano VIII, il nuovo papa Innocenzo X, ostile verso la famiglia Bernini, ridusse le commissioni per Bernini, ma egli continuò a realizzare opere importanti come L’estasi di santa Teresa e la Fontana dei Quattro Fiumi.

Domande e risposte