Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • L’Annunciazione di San Martino alla Scala è un dipinto murale staccato proveniente dallo Spedale omonimo di Firenze, noto per accogliere bambini abbandonati e viandanti.
  • Il dipinto fu diviso nel XVII secolo ma ricomposto nel 1920, e si pensa possa essere un ex-voto per ringraziare la Vergine per uno scampato pericolo.
  • La scena si svolge in un interno con marmi policromi, richiamando l'“hortus conclusus”, simbolo di verginità, con la Madonna inginocchiata e l'angelo in volo.
  • L'affresco presenta una grande padronanza della prospettiva, rappresentando diversi ambienti in uno spazio limitato, dimostrando l'abilità di Botticelli.
  • Dipinta nel 1481, l'opera è esposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze, e presenta somiglianze stilistiche con il lavoro di Pollaiolo.

Indice

  1. Origine e storia dell'opera
  2. Descrizione della scena
  3. Dettagli architettonici e prospettici
  4. Esposizione e attribuzione

Origine e storia dell'opera

L’Annunciazione di San Martino alla Scala è un dipinto murale staccato, proveniente dallo “Spedale” omonimo di Firenze , situato a poca distanza dall’abitazione di Botticelli. Esso si occupava di fornire assistenza ai bambini abbandonati e offriva alloggio ai viandanti e pellegrini fino a diventare un ricovero per i malati di peste fra il 1478 e il 1479. Nel XVII secolo, l’opera fu divisa in due,ma ricomposta nel 1920 nella sua forma originale. Alcuni studiosi sostengono che si potrebbe trattare di un ex-voto per ringraziare la Vergine per lo scampato pericolo . La scena si svolge in un interno ricco di marmi policromi che ci rimanda all’ “hortus conclusus”, simbolo di verginità.

Descrizione della scena

In esso, la Madonna sta ricevendo il messaggio dell’angelo annunciante, ancora in volo. Essa tiene gli occhi abbassati ed è inginocchiata, tutti particolari che evidenziano la sua umiltà e la sua sottomissione alla volontà divina. Nella sua stanza, prevale il colore bianco presente neri cuscini e nelle cortine del letto con chiaro rinvio alla purezza d’animo; allo stesso significato si collega anche il giglio tenuto dall’angelo annunciante.

Dettagli architettonici e prospettici

Dal punto di vista architettonico si notano delle lesene riccamente decorate che, dietro l’angelo, lasciano intravedere un giardino, delimitato da mura con merli che lo separano da un paesaggio in cui si notano dei cipressi molto slanciati. L’affresco dimostra una grande conoscenza della prospettiva da parte dell’artista. Infatti, in uno spazio di 243 x 555 cm, egli si è dimostrato capace di rappresentare diversi ambienti: l’ingresso con l’angelo, aperto sul giardino, l’anticamera della Vergine ed infine la sua stanza da letto. Lo scorcio prospettico e l’interesse per i particolari ci autorizzano ad accostare Botticelli al Pollaiolo.

Esposizione e attribuzione

L’opera dipinta nel 1481, è esposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la storia dell'opera "Annunciazione di San Martino alla Scala"?
  2. L'opera è un dipinto murale staccato proveniente dallo "Spedale" di San Martino alla Scala a Firenze, che forniva assistenza ai bambini abbandonati e ai viandanti. Fu divisa nel XVII secolo e ricomposta nel 1920. Potrebbe essere un ex-voto per ringraziare la Vergine.

  3. Come viene descritta la scena dell'Annunciazione nell'opera?
  4. La scena mostra la Madonna che riceve il messaggio dell'angelo, evidenziando la sua umiltà e sottomissione. Il colore bianco predominante simboleggia la purezza, e il giglio tenuto dall'angelo rinforza questo significato.

  5. Quali sono i dettagli architettonici e prospettici dell'opera?
  6. L'opera presenta lesene decorate e un giardino visibile dietro l'angelo. L'artista dimostra una grande conoscenza della prospettiva, rappresentando diversi ambienti in uno spazio limitato, accostando Botticelli al Pollaiolo.

Domande e risposte