Concetti Chiave
- Il mito greco di Apollo e Dafne, narrato da Ovidio, è rappresentato nella scultura situata alla Galleria Borghese di Roma.
- La scultura cattura il momento culminante in cui Apollo cerca di abbracciare Dafne, che si trasforma in un alloro per sfuggire a lui.
- La rappresentazione è caratteristica dell'arte barocca, evidenziando dinamismo attraverso linee curve e l'uso dello spazio.
- Le intense luci e le leggere ombre nei panneggi danno vita alle figure, creando un effetto vibrante e drammatico.
- La superficie del marmo è finemente levigata, imitano con precisione materiali come pelle, foglie e corteccia.
Il mito di Apollo e Dafne
È rappresentato il mito greco raccontato da Ovidio che narra del bel dio che insegue la ninfa Dafne che si trasforma in alloro per sfuggire alle voglie di Apollo.
La scultura si trova nella Galleria Borghese di Roma e presenta le caratteristiche della nuova arte Barocca.
La trasformazione di Dafne
La scena rappresenta il momento culminante della storia: il dio cerca di abbracciare Dafne e in quell'istante lei si trasforma in alloro , avendo chiesto aiuto al al padre Penéo, dio dei fium.
Una gamba di Apollo è ancora sollevata nella corsa, una mano è già sul ventre di Dafne. Le braccia della ninfa, si trasformano in rami e le gambe in corteccia. Il volto di Dafne esprime una drammatica sorpresa.Caratteristiche dell'arte barocca
La scultura si apre nello spazio (confronta con la pietà di Michelangelo). L'aria penetra tra le foglie, tra i capelli, i panneggi e le figure.
Prevalgono linee curve e dinamiche. Le luci sono intense poiché riflesse dal corpo morbido delle figure; poche ombre nei panneggi molto vibranti (sono ombre leggere). La superficie del marmo è levigatissima e crea effetti mimetici, cioè imita il materiale che rappresenta (pelle, foglie, corteccia, panneggi...).