Concetti Chiave
- Il Rinascimento, nato durante l'Umanesimo, segnò una rinascita culturale ispirata ai modelli classici greco-romani, con Firenze al centro grazie al supporto della famiglia Medici.
- Filippo Brunelleschi rivoluzionò l'architettura con l'uso della prospettiva lineare, esemplificato nel portico dello Spedale degli Innocenti e nella cupola di Santa Maria del Fiore.
- Leon Battista Alberti fu un importante teorico e architetto del Rinascimento, noto per opere come il Tempio Malatestiano e Palazzo Rucellai, che integravano proporzioni e armonia classica.
- Donatello, maestro della scultura, introdusse innovazioni come lo "stiacciato" e realizzò capolavori come il "David" e il "San Giorgio", caratterizzati da realismo e dinamismo.
- La pianificazione urbanistica rinascimentale puntava alla regolarità e modularità, come dimostrato nelle città di Pienza e Ferrara, con piazze armoniose e edifici ben proporzionati.
Indice
L'inizio del Rinascimento
Durante il periodo dell’Umanesimo, tra la fine del quattordicesimo e il sedicesimo secolo, nacque e si sviluppò il Rinascimento; il termine alludeva a una rinascita culturale che avrebbe posto fine ai “secoli bui” del Medioevo e avrebbe recuperato l’armonia classica.
Alla base della rinascita artistica del ‘400 vi erano i modelli dell’età romana, infatti gli artisti del Rinascimento studiarono la filosofia greco-romana, applicandone principi in campo figurativo. Uno degli elementi nuovi era la “collocazione dell’uomo come centro del mondo” capace di conoscere ciò che lo circondava attraverso la ragione, e quindi attraverso regole scientifiche e matematiche; quindi l’uomo era “padrone dello spazio”. Un’altra caratteristica era la rinnovata ricerca della proporzione e la riscoperta della “sezione aurea”.Firenze e i Medici
Il Rinascimento fu inizialmente fiorentino, perché la presenza della famiglia dei “Medici”, che deteneva il potere a Firenze, fu una delle maggiori committenti di opere d’arte, promotrice di cultura e letteratura umanistica.
Nel 1401 a Firenze fu bandito un concorso per realizzare la seconda porta del Battistero raffigurante il “Sacrificio di Isacco”, al quale parteciparono anche Donatello e Brunelleschi, il vincitore fu Lorenzo GHIBERTI. Nel 1425 quest’ultimo fu incaricato di realizzare anche la terza e ultima porta del battistero, la “Porta del Paradiso” completata nel 1452, raffigurante scene tratte dall’Antico Testamento.
L’osservazione dei modelli e lo studio teorico consentirono agli artisti del Rinascimento di acquisire profonde conoscenze della matematica e della geometria necessarie per l’applicazione della prospettiva nel campo dell’architettura e della pittura.
L'architettura di Brunelleschi
Una delle opere che meglio testimoniano questa ricerca della prospettiva è il portico dello “Spedale degli Innocenti”, costruito a Firenze da Filippo Brunelleschi dal 1419 fino al 1427. Questo edificio, realizzato per accogliere i bambini abbandonati, fu il primo edificio realizzato secondo i principi rinascimentali: la distanza tra le colonne era uguale sia all’altezza delle colonne che alla profondità del portico, quindi ogni campata era un cubo coperto da una volta a vela. Il portico esterno era caratterizzato da archi a tutto sesto tangenti ad una trabeazione che separava il piano porticato da quello finestrato. Con questi principi, Brunelleschi progettò anche le chiese di San Lorenzo e Santo Spirito a Firenze, entrambe con una pianta basilicale a croce latina e tre navate.
Filippo Brunelleschi si occupò di ottica ed elaborò la nuova tecnica sulla prospettiva lineare come mezzo per dominare razionalmente l’ambiente circostante.
La cupola di Santa Maria del Fiore
Il Rinascimento riprese e sviluppò il tema della cupola, che trovo la più importante attuazione nella cattedrale di “Santa Maria del Fiore” a Firenze. La sua costruzione creava problemi di ordine tecnico, e così Brunelleschi decise di evitare l’utilizzo di centine in legno, impossibili da mettere in opera su grandi dimensioni, ed elaborò una “cupola autoportante”, senza armature, creando una doppia calotta autoportante, irrigidita da uno scheletro di costoloni e nervature orizzontali e ricorrendo ad un rivestimento con mattoni disposti a spina di pesce in modo che i pesi non erano scaricati solo verso il basso, ma erano distribuiti in più direzioni, con un alleggerimento della struttura.
La cupola ha una sagoma gotica perché la sezione è a sesto acuto, nonostante ciò è pienamente rinascimentale, razionale nella sua logica,, misurata ed equilibrata. L’esterno della cupola è costituito da otto costoloni in marmo che risaltano sulle tegole rosse. Essa termina con una lanterna, che dà luce all’interno insieme agli otto oculi(piccole aperture di forma circolare o ovale), del tamburo.
Un’altra opera fondamentale fu la “Sagrestia Vecchia” della chiesa di San Lorenzo, un vano cubico sormontato da una cupola circolare su pennacchi; essa fu realizzata per la sepoltura di Giovanni de’ Medici.
Filippo Brunelleschi progettò anche la “Cappella de' Pazzi” tra il 1429 e il 1446, per la famiglia fiorentina dei Pazzi; nel progettarla prese spunto dalla Sagrestia Vecchia. Era un piccolo edificio a pianta centrale, coperto lateralmente da piccole volti a botte e al centro da una più grande e alta cupola a nervature sormontata da una sottile lanterna. Il portico era formato da sei colonne e da un’arcata al centro; nella facciata vi era una fascia rivestita da due fili di pannelli quadrati in marmo.
L’architetto Alberti è ricordato per le sue opere e per i suoi trattati nei quali affrontava: la prospettiva, il disegno, la composizione e la luce. Nel 1448 venne incaricato da Sigismondo Malatesta di progettare il rifacimento esterno della chiesa di San Francesco a Rimini, che venne rinominata “Tempio Malatestiano”, un luogo di sepoltura dei signori di Rimini; l’opera restò incompiuta.
Nella facciata di Santa Maria Novella a Firenze, ALBERTI ripropose il rivestimento marmoreo tipico del romanico fiorentino, anche se le decorazioni esterne disegnavano elementi geometrici secondo i rapporti e le proporzioni della nuova architettura.
Dopo quest’opera, a Mantova, tra il 1460 e il 1470, realizzò due chiese: “San Sebastiano” a pianta centrale che riprendeva i temi costruttivi delle basiliche romane, costruita internamente di mattoni; e la chiesa di “Sant’Andrea” a croce latina, presentava una facciata impostata su un solo grande arco centrale profondo.
ALBERTI progettò anche “Palazzo RUCCELLAI” a Firenze nel 1447; la facciata si divideva in tre piani mediante cornici orizzontali ed in verticale mediante semi-pilastri.
Le opere di Donatello
Il fiorentino Donatello fu il maggiore scultore del 1400. La sua formazione avvenne nel cantiere di GHIBERTI tra il 1404 e il 1407; conobbe Brunelleschi. Egli era lo scultore del rapporto drammatico e conflittuale tra uomo e mondo. Una delle sue opere maggiori fu il “San Giorgio”, una statua in marmo alta due metri; la figura si inserisce in un triangolo isoscele con il vertice verso l’alto. La statua è atteggiata con naturalezza nei gesti, è armoniosa e trasmette un senso di tensione. Sulla struttura Donatello impostò un movimento a spirale. La statua poggia su un bassorilievo, il primo esempio di “stiacciato”, che consisteva nel ridurre lo spessore delle figure in modo progressivo, dall’altorilievo delle figure in primo piano fino all’incisione usata per tracciare quelle nello sfondo. I suoi pannelli scolpiti grazie al chiaroscuro, rivelano una grande profondità e articolazione spaziale.
Un altro rilievo di Donatello fu il “Banchetto di Erode” del 1427, dove si narrava la decapitazione del Battista da parte del tetrarca della Galilea. Il tempo della storia fu costruito mediante lo spazio, una serie di muri scandivano i vani e il susseguirsi degli episodi; si aveva l’impressione di partecipare al dramma. Tutto avveniva in una profondità reale di 7.5 centimetri.
Nel 1452 DONATELLO scolpì una delle opere più famose del Rinascimento, il “David”, un’opera in bronzo alta 1.58 metri. L’eroe è nudo perché è difeso solo dalla propria virtù morale. Il suo corpo è snodato e slanciato, la spada è troppo grande e pesante per la sottile e sciolta figura adolescenziale.
A Padova, vicino la Basilica di Sant’Antonio, Donatello scolpì un monumento dedicato al condottiero della repubblica veneta “Erasmo da Narni”. Cavallo e cavaliere davano un’impressione di fermezza e superiorità, il viso del cavaliere era quello di un uomo maturo.
Masaccio e la pittura rinascimentale
Tommaso di Giovanni Cassai detto Masaccio( 1401 - 1428 ) è considerato il fondatore dell’Umanesimo in pittura insieme a Brunelleschi per l’architettura e a Donatello per la scultura. Con lui la pittura italiana iniziò a confrontarsi con la prospettiva; già a diciotto anni era considerato un maestro. Partendo dalle lezioni di Giotto e dagli insegnamenti di Brunelleschi e di Donatello, Masaccio può essere considerato l’inventore della pittura rinascimentale.
La sua prima opera fu il “Trittico di San Giovenale” (1422), un’opera che evidenziava l’influenza di Giotto per la consistenza delle forme, l’influenza di Donatello per la plasticità e gli insegnamenti di Brunelleschi per l’ordine spaziale dato dalla prospettiva. Nel pannello centrale vi è il trono su cui siede la Madonna, il quale si incurva in profondità e si proietta in avanti; l’arte infatti doveva essere imitazione della natura.
Tra il 1423 e il 1428 MASACCIO lavorò agli affreschi della “Cappella Brancacci”, nella chiesa del Carmine a Firenze, in cui dipinse “Storie di San Pietro”, il “Peccato originale” e la “Cacciata dei progenitori”.
Dipinse il Tributo, in cui vi era una precisa costruzione della profondità spaziale; ogni personaggio occupava un posto ben preciso.
Tra il 1426 e il 1428 lavorò all’affresco della “Trinità” in Santa Maria Novella. Tutti i personaggi sono delle stesse dimensioni, i committenti simboleggiavano l’intera umanità; lo spazio è profondo; le figure sono realistiche, espressive e sono collocate nello spazio come volumi tridimensionali. In quest’affresco un ruolo importante occupa la prospettiva.
L'arte di Piero Della Francesca
Piero Della Francesca fu l’artista che contribuì al perfezionamento della prospettiva nel campo della pittura. Le sue opere possono essere considerate una ricerca delle relazioni matematiche e geometriche, per definire la corretta rappresentazione spaziale e la perfezione delle forme rappresentate.
Egli si concentrava solo sull’aspetto esteriore dell’uomo, pensato come un insieme di solidi geometrici, il risultato era l’ideale di una bellezza che dava le misure esatte dell’ideale estetico di quel tempo.
Il Botticellifu l’artista fiorentino che più contribuì alla crescita del Rinascimento, la sua pittura era una affermazione di serena perfezione. A venticinque anni realizzò la sua prima opera importante “La Fortezza”, eseguita nel 1470 su commissione dell’ “Arte della Mercanzia”.
Egli fu scultore, architetto e orafo. Realizzò le porte di bronzo del Battistero di Firenze; egli si affermò in un concorso del 1401 vinto da lui. Contribuì anche al gusto archeologico di riscoperta dell’antico e cercò di introdurre la prospettiva nelle sue immagini.
Egli fu uno dei più noti artisti rinascimentali italiani. Era uno sperimentatore in campo stilistico e tecnico.
Fece studi di anatomia. In lui l’arte e la scienza convivevano perfettamente.
I suoi dipinti più famosi furono la “Gioconda” e “L’ultima Cena”.
L'architettura rinascimentale in Italia
La tendenza alla regolarizzazione e alla modularità coinvolse anche la progettazione urbanistica attraverso una pianificazione ordinata fondata su tracciati rettilinei ed ampie piazze.
Gli esempi più significativi di disegno delle città di quel periodo erano di Pienzae di Ferrara.
Pienzavenne realizzata da Bernardo Rossellino ed essa rappresenta un tentativo di concepire il rapporto tra edifici e spazio urbano; il punto di maggiore interesse era la piazza, dove si affacciavano i palazzi principali (il palazzo vescovile, il palazzo pretorio) e la chiesa. Significativa era l’armonia tra gli edifici e il vuoto nello spazio urbano che essi creavano.
Nel 1400 per la copertura si utilizzò molto la volte a botte e a crociera. Nella decorazione dei prospetti era frequente l’uso del bugnato, un rivestimento lapideo tagliato in grossi conci e connesso in modo da lasciare visibili le sconnessure tra i vari pezzi.
Le principali famiglie vivevano in eleganti palazzi. I più famosi si trovano a Firenze, come: “Palazzo Rucellai” realizzato tra il 1446 e il 1461 da Bernardo Rossellino, il prospetto è caratterizzato da un equilibrio tra pieni e vuoti e strutturato con il rivestimento a bugne squadrate e con la sovrapposizione degli ordini architettonici; e il “Palazzo Medici-Riccardi” realizzato da Michelozzotra il 1444 e il 1464, per la facciata egli alleggerì progressivamente la superficie usando, piano dopo piano, prima il bugnato rustico, poi quello liscio e infine la muratura continua dei conci.
Diffusione dello stile rinascimentale
Lo stile rinascimentale si diffuse in tutta l’Italia.
Biagio Rosetti fu l’architetto che introdusse lo stile rinascimentale in Emilia; la sua opera più importante fu il “Palazzo dei Diamanti” a Ferrara nel 1493, in cui venne usato un rivestimento di bugnato composto da conci tagliati a punta di diamante.
A Milano l’architettura fiorentina fu introdotta da Antonio Avellino (il Filarete), la sua opera principale fu l’ “Ospedale Maggiore” realizzato tra il 1456 e il 1465; fu introdotta anche da Donato Bramante, che realizzò la “Chiesa di Santa Maria” a San Satiro e la “Tribuna di Santa Maria delle Grazie”.
A Venezia va ricordato Mauro Codussi con la “Chiesa di San Michele in Isola”. Invece a Urbino vi fu l’architetto Luciano Lauranache lavorò al “Palazzo ducale”, e Francesco di Giorgio Martini autore di un trattato di architettura miliare e realizzò la “Rocca di Cagli”, quella di “San Leo” e “Sassocorvaro”.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura rinascimentale?
- Chi fu Filippo Brunelleschi e quale fu il suo contributo all'architettura rinascimentale?
- Quali furono le innovazioni introdotte da Donatello nella scultura rinascimentale?
- In che modo Masaccio influenzò la pittura rinascimentale?
- Come si diffuse lo stile rinascimentale nel resto d'Italia?
L'architettura rinascimentale si basa sull'armonia classica, la proporzione, e la sezione aurea, con l'uomo al centro del mondo, capace di comprendere l'ambiente attraverso la ragione e le regole scientifiche e matematiche.
Filippo Brunelleschi fu un architetto che elaborò la tecnica della prospettiva lineare e progettò opere come la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, caratterizzata da una struttura autoportante innovativa.
Donatello introdusse il "stiacciato", una tecnica di bassorilievo che crea profondità e articolazione spaziale, e realizzò opere come il "David" in bronzo, caratterizzato da una rappresentazione naturale e dinamica.
Masaccio è considerato il fondatore dell'Umanesimo in pittura, introducendo l'uso della prospettiva e la rappresentazione tridimensionale delle figure, come visibile nei suoi affreschi nella Cappella Brancacci.
Lo stile rinascimentale si diffuse in tutta Italia grazie a architetti come Biagio Rosetti a Ferrara, Antonio Avellino a Milano, e Mauro Codussi a Venezia, che introdussero elementi rinascimentali nelle loro opere architettoniche.