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Concetti Chiave

  • La "Vergine annunciata" di Antonello da Messina, dipinta nel 1475 a Venezia, elimina distrazioni tradizionali come l'angelo annunciante.
  • La presenza dell'angelo è suggerita dal sollevamento della pagina delle sacre scritture, indicando un evento appena accaduto.
  • Maria ha uno sguardo pensieroso, suggerendo un riflessivo post-annuncio piuttosto che una sorpresa immediata.
  • Il dipinto presenta una composizione geometrica piramidale, con un mantello blu cobalto rigido che avvolge la Vergine.
  • La profondità è accentuata da un leggìo gotico dettagliato e una mano scorciata, creando un contrasto tra viso illuminato e sfondo scuro.

Indice

  1. L'opera di Antonello
  2. La presenza dell'angelo
  3. La composizione geometrica

L'opera di Antonello

È l'opera più celebre di Antonello realizzata nel 1475 mentre era a Venezia.
Rispetto alla tradizionale annunciazione, qui non è presente niente al di fuori della figura della Vergine, non ci sono delle distrazioni che possono spostare lo sguardo dell’osservatore, non è presente l’angelo annunciante, cosa piuttosto insolita.

La presenza dell'angelo

L’unica cosa che ci fa percepire la presenza dell’angelo è il fatto che la pagina della delle sacre scritture che sta leggendo Maria è sollevata, e questo ci fa pensare che o l’angelo è appena arrivato, quindi ella anche per lo stupore solleva la mano destra fortemente scorciata, e con la mano sinistra si chiude il velo, anche un po’ per protezione, e quindi magari le ali dell'angelo hanno fatto sollevare questa pagina. Quindi o l’angelo è appena arrivato, quindi lei ha questo sguardo interrogativo sull’evento che le sta capitando davanti agli occhi, oppure l’angelo è appena andato via, ed è l’opzione più probabile dal momento che il suo viso, più che stupito ha un viso estremamente pensieroso, come se stesse riflettendo sull’annuncio che le è stato fatto.

La composizione geometrica

La composizione è una composizione molto geometrica, quasi piramidale, dovuto al fatto che questo mantello blu cobalto della Madonna che le copre i capelli e il corpo è molto rigido, il panneggio infatti non è morbido, ma quasi spigoloso.
L’elemento che dà profondità al tutto è sicuramente il leggìo di legno, di stile gotico, del quale vengono rappresentate anche le più piccole caratteristiche del legno, quindi sia le venature che i fori dei tarli, che è reso in prospettiva e la mano in scorcio che dà profondità, perché alla fine l'immagine di Maria è resa come se fosse effettivamente uno dei tanti ritratti di Antonello da Messina. Il viso è leggermente di tre quarti che si distacca da uno sfondo nero, che crea un contrasto tra la parte in luce (il suo viso dolce e luminoso) e la parte in ombra. Attraverso quest’opera possiamo dire che ci sentiamo come dei protagonisti, perché in qualche modo è come se fossimo noi l'angelo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'elemento distintivo dell'opera "Vergine annunciata" di Antonello da Messina rispetto alle tradizionali annunciazioni?
  2. L'opera si distingue per l'assenza dell'angelo annunciante e di altre distrazioni, concentrandosi unicamente sulla figura della Vergine, con un'interpretazione che lascia spazio all'immaginazione dell'osservatore.

  3. Come viene rappresentata la profondità nell'opera "Vergine annunciata"?
  4. La profondità è data dal leggìo di legno in stile gotico, reso in prospettiva, e dalla mano della Vergine in scorcio, che contribuiscono a creare un effetto tridimensionale.

  5. Qual è l'interpretazione del volto della Vergine nell'opera?
  6. Il volto della Vergine appare estremamente pensieroso, suggerendo che l'angelo potrebbe essere appena andato via, mentre lei riflette sull'annuncio ricevuto, piuttosto che essere sorpresa dal suo arrivo.

Domande e risposte