Concetti Chiave
- Antonello da Messina è una figura chiave del Rinascimento italiano, collegando l'Italia meridionale e settentrionale.
- Nonostante la scarsità di documentazione, si sa che è nato a Messina intorno al 1430-1431 e morto nel 1479.
- La sua formazione artistica avviene a Napoli, sotto l'influenza dello stile fiammingo di Colantonio.
- Antonello amplia il suo orizzonte artistico con influenze provenzali e nordiche, evolvendo continuamente il suo stile.
- Tra il 1474 e il 1476, l'incontro con Giovanni Bellini a Venezia segna un'evoluzione cruciale nella sua carriera artistica.
La vita di Antonello
Una delle personalità più straordinarie del Rinascimento italiano. La sua vicenda personale coinvolge sia l’Italia meridionale sia l’Italia settentrionale, unificando le due concezioni. Purtroppo Antonello non ha una ricchezza documentaria paragonabile ad altri artisti: le informazioni sul suo conto sono tarde e non concordano spesso fra di loro.
Le origini e la formazione
Non sappiamo quando nasce, ma da Vasari, il suo biografo, sappiamo che è morto a 49 anni, nel 1479.
Per deduzione potrebbe essere nato nel 1430 o nel 1431. Nasce a Messina, una città molto importante negli scambi commerciali e culturali fra Nord e Sud Europa. Messina è una tappa obbligatoria delle mude, ovvero delle carovane navali che da Venezia andavano nel Nord Europa. Chi vive a Messina è al corrente di tutto ciò che accade nel mondo conosciuto.
La storia di Antonello si iscrive sia nella storia artistica veneziana e fiamminga.
L'influenza artistica e l'incontro
La formazione di Antonello avviene a Napoli, nella bottega di Colantonio (secondo una lettera del 1540), che è uno dei massimi interpreti dello stile fiammingo nell’arte napoletana. Colantonio è un pittore locale, che ha svolto tutta la sua attività a Napoli, mentre Antonello sarà un artista che porterà la sua esperienza in tutte le città italiane.
Da Napoli Antonello guarda anche altre esperienze artistiche, come quella provenzale: il pittore ha un orizzonte di modelli artistici molto ampio. Antonello mette costantemente in discussione la sua arte, apprendendo anche elementi dell’arte del nord. Fra il 1474 e il 1476 Antonello va a Venezia, dove avrà un incontro importantissimo con Giovanni Bellini. Incontro che lo trasformerà in un artista di portata nazionale.