Concetti Chiave
- "San Gerolamo nello studio" è un dipinto di Antonello da Messina, esposto alla National Gallery di Londra, realizzato nel 1475, combinando lo stile rinascimentale italiano con l'attenzione ai dettagli tipica dell'arte fiamminga.
- Il dipinto raffigura San Gerolamo, un importante studioso e traduttore della Bibbia, in un ambiente ricco di simboli che rimandano alla sua figura complessa, come il leone, il gatto e il pavone.
- L'opera utilizza la prospettiva per porre San Gerolamo al centro, riflettendo la concezione umanista del periodo, con un focus sulla centralità dell'uomo nel mondo.
- Oggetti simbolici come il cappello da cardinale, il libro della Vulgata e i vari animali presenti nel dipinto sottolineano aspetti della vita e della spiritualità di San Gerolamo.
- Gli elementi naturali e simbolici, come il bosso e il garofano, arricchiscono ulteriormente l'opera con significati di perseveranza, vita eterna e passione di Cristo.
Indice
Il quadro e il suo contesto
Il quadro Sa. Gerolamo nello studio si trova alla National Gallery di Londra ed è stato dipinto da Antonello da Messina nel 1475, cioè quando in Italia era diffusa la cultura umanistico-rinascimentale. Nonostante si tratti di un olio su tavola dalle dimensioni ridotte di 46/36 centimetri, l’artista ha saputo dare il senso di uno spazio ampio e profondo, secondo i canoni del Rinascimento fiorentino a cui però, si unisce il carattere dell’arte fiamminga attenta ai ritratti realistici e alle rifiniture dell’ambiente nei minimi dettagli. San Gerolamo è uno dei Padre della Chiesa, vissuto fra il 347 e il 420; è stato un grande studioso e la sua opera fondamentale è la traduzione della Bibbia dall’ebraico in latino e per questo viene considerato il patrono degli umanisti. Egli viene anche considerato un uomo controverso, continuamente combattuto fra la fede e le tentazioni offerte dalla vita terrena.
La rappresentazione di San Gerolamo
Il Santo è rappresentato seduto alla sua scrivania posta su di una pedana. Egli si trova al centro della composizione ed piuttosto piccolo rispetto alle dimensioni del quadro. Tuttavia la costruzione prospettica è tale che lo guarda dell’osservatore arriva direttamente a lui; si tratta di un espediente in perfetto accordo con la concezione umanista che pone l’uomo al centro del mondo e che si ritrova anche nell’ uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (= l’uomo misura di tutto). Pare che il santo abbia le sembianze di Nicolò Cusano, che si occupò a lungo del rapporto esistente fra fede e conoscenza.
Simbolismo degli oggetti nel quadro
L’artista ha inserito nel quadro tutta una serie di oggetti e di animali con valore simbolico che ci rimandano alla figura complessa del santo e che, in quel tempo, erano facilmente comprensibili. Essi sono: vasi di ceramica inglesi su di una mensola della libreria, il cappello da cardinale che porta sulla testa il santo, il libro che il santo sta leggendo,il leone, posto a destra, dietro il santo, il gatto, accovacciato a sinistra, su di un angolo della pedana, la pernice collocata in basso, sullo scalino di accessi allo studio, il pavone anch’esso collocato sullo scalino di accesso, il catino di metallo collocato sullo scalino di accesso alla stanza, accanto al pavone, il garofano ai piedi del santo, il piccolo alberello di bosso, anch’esso ai piedi del santo.
Interpretazione dei simboli
Ora passiamo alla descrizione e all’interpretazione dei vari simboli:
• Vasi di ceramica olandesi: nel XV secolo l’Olanda era il punto di riferimento per la pittura e lo stile minuzioso dei pittori fiamminghi era molto apprezzato in tutte le corti europee. Nell’opera di Antonello da Messina. La presenza di vasi permette di creare preziosi giochi di luce.
• Il capello da cardinale è una forzatura storica perché Sam Girolamo non è stato mai nominato cardinale. Tuttavia egli porta il cappello cardinalizio per onorare la sua grandezza e questo particolare e sempre presente nell’iconografia che lo riguarda.
• La presenza del libro è ricca di significati perché San Girolamo è stato l’autore della Vulgata. L’opera gli fu commissionata dal Papa che, in questo modo, voleva mettere fine alla diffusione di traduzioni della Bibbia parziali dei testi sacri. San Gerolamo impiego ben 23 anni per terminare tale incarico. Nel quadro, il libro occupa la parte centrale., verso cui convergono le linee prospettiche.
• Il leone è l’animale simbolo del santo. Secondo la leggenda, Gerolamo sarebbe riuscito ad addomesticare un leone che spaventava i frati del convento e cui tolse anche una spina dalla zampa. Il leone è l’allegoria della forza della Chiesa che allevia le sofferenze e rende buono anche l’uomo più feroce.
• Il gatto, invece, è un animale collegato al peccato e simbolo della tentazione. Tuttavia, nel quadro esso se ne sta tranquillamente accucciato in un angolo. Questo significa che la fede può controllare tutte le tentazioni.
• La pernice è l’uccello che ha l’abitudine di rubare le uova dal nido degli altri volatili per covarle. Nonostante questo, i piccoli, una volta nati, sui ricongiungono ai genitori naturali, per cui la pernice, punita per il furto commesso, rimane sola. La pernice è la protagonista di una riflessione dello stesso San Girolamo a proposito di coloro che si arricchiscono ingiustamente ma che alla fine devono lasciare tutto e così sono puniti.
• Il pavone è un simbolo positivo che richiama la vita eterna, poiché secondo la tradizione è un uccello che vive in paradiso. Solo molto più tardi, il pavone diventerà simbolo della vanità; tuttavia, nel quadro esso non mostra la sua bellezza perché non è dipinto mentre sta facendo la ruota.
• Il catino di metallo è il simbolo del battesimo e quindi della purificazione dell’anima dal peccato originale.
• Il garofano, per la forma “a chiodino” dei suoi fiori, era associato ai chiodi del crocifisso e quindi era considerato il simbolo della Passione di Gesù Cristo
• L’alberello di bosso è il simbolo della perseveranza e della vita eterna. Infatti il bosso è una pianta sempreverde, molto resistente,. Si auto feconda ed è anche associata al concetto di castità.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del quadro "San Gerolamo nello studio" di Antonello da Messina?
- Quali elementi simbolici sono presenti nel dipinto e cosa rappresentano?
- Perché San Gerolamo è raffigurato con un cappello da cardinale?
- Qual è il significato del libro nel dipinto?
- Come viene rappresentata la concezione umanista nel dipinto?
Il quadro, dipinto nel 1475, è un esempio di fusione tra la cultura umanistico-rinascimentale italiana e l'arte fiamminga, rappresentando San Gerolamo con dettagli simbolici che riflettono la sua complessità e il suo ruolo come patrono degli umanisti.
Il dipinto include vari simboli come il leone, il gatto, la pernice, il pavone, e altri oggetti che rappresentano la forza della Chiesa, la tentazione, la riflessione morale, la vita eterna, e la purificazione dell'anima.
Anche se storicamente San Gerolamo non fu mai cardinale, il cappello cardinalizio è usato per onorare la sua grandezza e appare frequentemente nell'iconografia a lui associata.
Il libro simboleggia l'opera fondamentale di San Gerolamo, la Vulgata, la traduzione della Bibbia dall'ebraico in latino, che occupa una posizione centrale nel quadro, sottolineando l'importanza della conoscenza e della fede.
La costruzione prospettica del dipinto guida lo sguardo dell'osservatore verso San Gerolamo, riflettendo la concezione umanista che pone l'uomo al centro del mondo, simile all'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.