Concetti Chiave
- Il dipinto "San Gerolamo nello studio" di Antonello da Messina unisce elementi della pittura fiamminga e rinascimentale, creando un'opera dettagliata e armoniosa.
- L'opera è caratterizzata da un ambiente gotico, con volte ogivali e dettagli architettonici, che incorniciano San Gerolamo nel suo studio illuminato dalla luce naturale.
- Sulle pareti sono presenti numerosi dettagli come un pavimento a piastrelle policrome, colonne, archi, e un paesaggio visibile attraverso una finestra.
- San Gerolamo, raffigurato in abiti cardinalizi, è circondato da simboli iconici quali un leone, un pavone, e una pernice, che alludono alla sua attività di traduttore della Bibbia.
- Antonello utilizza tecniche fiamminghe come la resa dei dettagli e gli effetti di luce, insieme alla prospettiva italiana, per creare un'opera ricca di particolari e innovativa.
L'opera di Antonello
L’opera che combina al meglio le caratteristiche della pittura di Antonello, quindi la combinazione della pittura fiamminga e di quella rinascimentale, è il San Gerolamo nello studio. È una tavola di piccole dimensioni, ma, nonostante ciò, è molto dettagliata sia nella raffigurazione del protagonista, che dell’ambiente circostante, ricco di oggetti dettagliati. L’immagine è riquadrata da una sorta di cornice ad arco ribassato (si ha quando il centro dell’arco non si trova sul piano di imposta (cioè il punto in cui comincia l’arco) ma più in basso, quindi la freccia, cioè la distanza tra la linea d’imposta e il punto più alto dell’intradosso e il raggio è inferiore a 1), ed è catalano perché due capitelli ne decorano internamente le imposte. All’interno c’è un ombroso ambiente gotico, e lo riconosciamo dalle volte ogivali e dalla bifora, e non sappiamo se si tratta quindi di una chiesa o di un qualunque edificio. Al centro, illuminato dalla luce che entra dall’arco di accesso, è presente San Gerolamo nel suo studio, che è composto da una specie di vano rialzato di tre gradini, immerso in questo grande ambiente gotico.
Dettagli dell'ambiente
Sul lato destro troviamo una perfetta prospettiva del pavimento a piastrelle policrome, che termina in un colore biancastro a causa della luce riflessa dalla ceramica. Proprio su quel lato sono presenti numerose sottili colonne sormontate da archi e volte a crociera, che si incontrano verso le due aperture in fondo, da cui entra la luce e che mostrano all’osservatore un paesaggio sereno e armonioso. Sempre a destra, nell'ombra è presente un leone, simbolo di San Gerolamo, che cammina sotto le volte in direzione dello studio. A sinistra, in fondo, e presente una grande finestra, che ci mostra un ulteriore lato del paesaggio, accuratamente dettagliato, infatti possiamo intravedere un corso d'acqua, una città circondata dalle mura, una barca, delle donne e dei cavalieri.
San Gerolamo e simboli
San Gerolamo è seduto al tavolo del suo studio, ed è intento alla lettura. Indossa una veste rossa che scende in pieghe attorno a lui. Per accedere al suo studiolo, bisogna salire tre gradini, e notiamo che ai piedi di essi, sono presenti i calzari, che si è tolto prima di salire, mentre sulla panca dietro di lui, e presente il galèro, ovvero il cappello rosso che utilizzano i cardinali. Su questo ripiano, per la precisione sul lato sinistro, è presente un gatto, che riposa tranquillo. Vicino al gatto, sempre su questo ripiano, sono poi presenti due vasi policromi con delle piante. Appesi a due chiodi sono presenti un asciugamano e una fiaschetta, mentre sui ripiani della libreria, oltre ai libri, alcuni dei quali aperti, sono presenti numerosi oggetti: un cofanetto di legno, dei recipienti in ottone, dei vasi in ceramica bianchi e azzurri, e davanti al Santo, è presente un piccolo crocifisso in alto. Davanti al portale d'ingresso, ci sono due animali: un pavone, che si dirige verso una bacinella a destra, mentre dalla parte opposta c'è una pernice. Il pavone è simbolo dell'eternità, dal momento che si pensava che le sue carni non marcissero mai, mentre il secondo animale è simbolo della verità, dato che si pensava che tra diverse voci riuscisse a riconoscerle quella di sua madre. Entrambi gli uccelli alludono all'attività del Santo, che tradusse in latino la Bibbia.
Tecniche artistiche
L'attenzione di Antonello per la descrizione dei più piccoli particolari, l'utilizzo della punta del manico del pennello per grattare il colore in modo da simulare le venature della pietra (si può notare nella superficie della facciata) e gli effetti della luce sono di ispirazione fiamminga (gli uccelli in controluce, il diverso assorbimento della luce nei differenti materiali raffigurati, la presenza di più sorgenti di luce, quindi non solo dalla finestrella dalla quale noi osserviamo il santo, che illumina tutta la scena, ma abbiamo anche la luce delle bifore, dalle due finestre laterali), e ciò insieme all'uso della prospettiva italiana (il punto di fuga si trova sopra il libro che tiene tra le mani San Girolamo e la linea d'orizzonte che coincide con il ripiano più basso della libreria), contribuendo così a creare un insieme completamente nuovo ed originale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dell'opera "San Gerolamo nello studio" di Antonello da Messina?
- Come è strutturato l'ambiente in cui si trova San Gerolamo?
- Quali simboli e dettagli sono presenti nell'opera?
- Quali tecniche pittoriche utilizza Antonello da Messina in quest'opera?
- Qual è il significato simbolico degli animali raffigurati nell'opera?
L'opera combina la pittura fiamminga e rinascimentale, è dettagliata nella raffigurazione del protagonista e dell'ambiente, e utilizza una prospettiva italiana con influenze fiamminghe.
San Gerolamo è in un ambiente gotico con volte ogivali e una bifora, seduto in uno studio rialzato di tre gradini, illuminato dalla luce che entra dall'arco di accesso.
L'opera include simboli come il leone, il pavone e la pernice, e dettagli come un gatto, vasi policromi, libri, e un crocifisso, che alludono all'attività di San Gerolamo.
Antonello utilizza la punta del manico del pennello per simulare venature della pietra e gioca con effetti di luce fiamminghi, come diverse sorgenti di luce e il diverso assorbimento della luce nei materiali.
Il pavone simboleggia l'eternità e la pernice la verità, entrambi alludono all'attività di San Gerolamo di tradurre la Bibbia in latino.