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Concetti Chiave

  • La ristrutturazione del Tempio Malatestiano di Rimini fu commissionata da Sigismondo Malatesta nel 1450.
  • Leon Battista Alberti fu incaricato di progettare l'esterno, ispirandosi all'architettura imperiale romana.
  • L'esterno del tempio presenta capitelli con cherubini e un frontone triangolare con festoni in marmo antico.
  • Un vasto arco a tutto sesto inquadra il portale centrale, accompagnato da due archi laterali.
  • I sarcofagi di Sigismondo e Isotta erano previsti nelle sezioni laterali, in uno stile classico.

L'opera di Alberti a Rimini

Nel 1450 Alberti ebbe la possibilità di mettere in pratica ciò che aveva studiato durante la sua giovinezza. La sua prima opera di architettura fu il tempio malatestiano di Rimini, il committente di quest’opera fu Sigismondo Malatesta. L’idea del committente fu quella di ristrutturare la chiesa gotica di San Francesco del XIII secolo. L’incarico per il rifacimento dell’interno fu affidato a Matteo dei pasti, la ristrutturazione esterna fu invece affidata all’architetto Leon battista Alberti. L’architetto decide di sì elaborare le tipologie dell’arco del trionfo ovvero dell’arte imperiale, la quale esalta le gesta dell’imperatore. I capitelli delle semicolonne sono composti da cherubini, che ritornano poi nella trave azione superiore di chiara matrice classica. Per quanto riguarda la parte superiore invece, soltanto la parte centrale sarebbe dovuta essere idealizzata e dietro di essa si sarebbe dovuta vedere la cupola . L’imponente porta centrale, posizionata a filo del terreno, E' coronata da un frontone triangolare e da festoni: ornamenti in marmo antico che provengono direttamente dalla città di Ravenna. Un vasto arco a tutto sesto inquadra il grande portale centrale e altri due si stagliano nelle sezioni laterali, poiché anche questi dovevano sormontare delle ampie aperture tali da poter ospitare i sarcofagi, in stile classico di Sigismondo e della sua amata Isotta.

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