Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Zola, influenzato da Cézanne, frequentò il Café Guerbois a Parigi, epicentro degli impressionisti, difendendo Manet in una recensione del 1866.
  • Manet dipinse un ritratto di Zola, simbolicamente ricco di elementi culturali come la tela Olympia e stampe giapponesi, riflettendo l'influenza dell'arte giapponese sull'impressionismo.
  • Il ritratto di Zola da parte di Manet è visto come un autoritratto dell'artista e rappresenta l'ambiente culturale e sociale dell'epoca, inclusi elementi borghesi e artistici.
  • Nel 1879, Zola iniziò a distanziarsi dagli impressionisti, culminando nel romanzo "L'œuvre" del 1886, che ruppe definitivamente i suoi legami con Cézanne e Manet.
  • "L'œuvre" esplora temi di amore e fallimento nell'arte, criticato per la sua rappresentazione negativa dell'impressionismo, portando a una rottura con il movimento.

Indice

  1. Infanzia e prime influenze artistiche
  2. Zola e l'incontro con Manet
  3. Il ritratto di Zola da parte di Manet
  4. Rottura con gli impressionisti
  5. Trama e impatto de L'œuvre

Infanzia e prime influenze artistiche

Emile Zola, nato a Parigi nel 1840, si trasferì con la famiglia per un po’ di tempo a Aix-en-Provence dove frequentò un corso di disegno insieme a Cézanne. Quando ritornò a Parigi, trovò un impiego presso la casa editrice Hachette e grazie a Cézanne iniziò a frequentare regolarmente il Café Guerbois, luogo di ritrovo dei pittori impressionisti.

Zola e l'incontro con Manet

Nel 1866, Zola sulla rivista “L’Événement” pubblicò una recensione molto severa sull’esposizione di quell’anno, prendendo le difese di Manet i cui dipinti erano stati rifiutati. L’anni successivo, scrisse anche un libretto, come forma di accompagnamento della mostra personale del pittore, realizzata in margine dell’Esposizione Universale. Zola, considerò Manet, tanto contestato dai fautori della tradizione, come l’artista del futuro, con un posto assicurato al Louvre. e, in segno di gratitudine, Manet dipinse il ritratto dello scrittore. L’ambiente è ricco di elementi che caratterizzano la personalità, i gusti e il mestiere dello scrittore. Attaccati al muro si riconosce una riproduzione della tela Olympia di Manet, il quadro che qualche anno prima aveva suscitato tanto scandalo, ma che Zola aveva considerato come un capolavoro. Dietro questa riproduzione, si trova un’incisione tratta dal Bacco di Velasquez, il che dimostra l’interesse di entrambi per la pittura spagnola. L’insieme è completato da una stampa giapponese che rappresenta un lottatore. Quest’ultimo particolare è importante perché il gusto per l’arte giapponese ebbe un’influenza determinante nell’avvento della nuova pittura e questo elemento acquista rilevanza per la presenza di un paravento giapponese, posto a sinistra.

Il ritratto di Zola da parte di Manet

Zola è in posa seduto al suo tavolo di lavoro. Ha un libro in mano e davanti a sé notiamo un calamaio e una penna d’oca, simboli del mestiere di scrittore. Esso indossa una redingote scura, di taglio borghese ed ha l’aria molto seria. Questo ritratto può essere considerato anche come una sorta di autoritratto del pittore. Infatti l’universo pittorico attraverso le riproduzioni non è altro che l’universo di Manet. Il significato e la portata del dipinto sono più ampi. L’opera permette di evocare la figura di Manet e di Zola, la loro sete di conoscenza, le loro strategie rispettive da scrittore e da pittore del Secondo Impero per farsi conoscere e l’importanza delle Esposizioni di pittura. Evoca anche la vita delle donne di facili costumi, le loro relazioni con gli artisti, l’arredamento dell’epoca, l’importanza dell’antiquariato e degli oggetti esotici ed antichi e soprattutto l’ambiente i cui erano soliti vivere sia i pittori che la borghesia. Probabilmente Zola non apprezzo del tutto il dipinto e lo collocò nella sala di biliardo della casa di Médan, già ricca di tante tele di Cézanne. Nel 1870, Zola viene raffigurato in altri due dipinti Atelier aux Batignolles di Fantin-Latour e Etude de l’artiste di Bazille. In quest’ultima tela, sono raffigurati anche Manet, Monet e Bazille, mentre Zola è collocato su di una scala.

Rottura con gli impressionisti

Nel 1879 avviene il primo passo verso la rottura con gruppo degli impressionisti; per la mostra di tale anno, ne “Le Figaro” compare un articolo dal titolo Zola ha rotto con Manet, in cui lo scritto, pur volendo rimanere anonimo afferma che gli impressionisti sono soltanto dei semplici tecnici che non erano affatto capaci di realizzare una poetica artistica che avrebbe resistito al tempo.

Trama e impatto de L'œuvre

Nel 1886, Zola pubblica un romanzo L’œuvre che fece molto scalpore e che comportò la rottura dell’amicizia di Zola con Cézanne e Manet e dall’ora in poi nessun impressionista volle più avere contatti con Zola. Il romanzo è una storia d’amore e d’amicizia. Il protagonista, Claude Lantier, incontra una ragazza, Cristina con la quale condividerà i momenti felici e gli insuccessi. Decidono di stabilirsi in campagna dove all’inizio vivono serenamente. La coppia ha anche un figlio che, essendo nato idrocefalo muore a dodici anni. Nel frattempo la coppia ritorna a Parigi dove Claude ritrova i vecchi amici ma anche il sentimento dei suoi fallimenti. Finisce per allontanarsi da sua moglie per passare la maggior parte del tempo in un capannone in cui ha intrapreso un’opera gigantesca cioè una tela che lascerà incompiuta e davanti alla quali deciderà di impiccarsi. Il libro incontrò il sostegno della critica più conservatrice che vedeva nell’arte impressionista e quindi moderna un pericolo per la stabilità dei costumi morali, visto essa portava il protagonista al suicidio. Lo stesso Cézanne sui riconobbe nel fallito Lantier.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Emile Zola nel movimento impressionista?
  2. Emile Zola ha sostenuto gli impressionisti, in particolare Manet, difendendoli dalle critiche e promuovendo le loro opere, come dimostrato dalla sua recensione su "L’Événement" e dal libretto per la mostra di Manet.

  3. Come viene rappresentato Zola nel ritratto di Manet?
  4. Zola è raffigurato seduto al suo tavolo di lavoro, con un libro in mano, un calamaio e una penna d’oca davanti a sé, indossando una redingote scura, circondato da elementi che riflettono i suoi interessi e la sua personalità.

  5. Quali elementi culturali e artistici sono presenti nel ritratto di Zola?
  6. Il ritratto include una riproduzione della tela Olympia di Manet, un’incisione dal Bacco di Velasquez, e una stampa giapponese, evidenziando l'interesse per l'arte spagnola e giapponese, influenze significative per la nuova pittura.

  7. Cosa ha causato la rottura tra Zola e gli impressionisti?
  8. La rottura è avvenuta dopo la pubblicazione del romanzo "L’œuvre" di Zola nel 1886, che ha suscitato scalpore e portato alla fine dell'amicizia con Cézanne e Manet, poiché il romanzo era critico nei confronti dell'arte impressionista.

  9. Qual è la trama del romanzo "L’œuvre" di Zola e quale impatto ha avuto?
  10. "L’œuvre" racconta la storia di Claude Lantier e la sua tragica vicenda artistica e personale, culminante nel suicidio. Il romanzo ha ricevuto il sostegno della critica conservatrice, che vedeva l'arte impressionista come una minaccia ai costumi morali.

Domande e risposte