Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Nana è un dipinto di Edouard Manet del 1877, ispirato al personaggio dell'Assommoir di Zola, e rappresenta una prostituta di alto bordo.
  • L'opera suscitò scandalo per la sua rappresentazione intima di una donna e per la presenza di un uomo elegante, identificato dai critici come il conte Muffat.
  • Il dipinto include dettagli lussuosi come un divano in stile Luigi XV e un contrasto cromatico di colori caldi e freddi.
  • Nonostante il rifiuto al Salon, l'opera fu esposta in un negozio di moda parigino e fu difesa dagli esponenti del Naturalismo.
  • La modella era Henriette Hauser, una figura nota nella società parigina, conosciuta anche come amante del Principe di Orange.

Indice

  1. Nana e la sua origine
  2. Descrizione dell'opera di Manet
  3. Contesto e reazioni sociali
  4. Reazioni di Manet e critica

Nana e la sua origine

Nana è un personaggio che si ritrova nelle ultime pagine dell’Assommoir di Zola, che uscì a puntate nel 1876. Colpito dalla descrizione fattane dallo scrittore, nel 1877, Manet realizzò questa tela di 154 x 115 cm, conservata al Kunsthalle di Amburgo. Addirittura, in un secondo momento, Emile Zola, riprenderà la figura di Nana per farla diventare protagonista di un romanzo che porta il suo nome.

Descrizione dell'opera di Manet

L’opera rappresenta una prostituta di alto bordo, intenta a truccarsi davanti allo specchio.

Quasi colta di sorpresa, senza scomporsi, essa gira il volto verso lo spettatore, accennando ad una parvenza di sorriso. Il suo abbigliamento non è completo; infatti, la donna è vestita unicamente da una camicia bianca, un corsetto blu, delle eleganti calze di seta ricamate e un paio di scarpe con i tacchi alti. Inoltre, la gonna arriva fin quasi al ginocchio e questo dettaglio era inammissibile. L’ arredamento che fa da sfondo è elegante e riprodotto con cura. Il divano, in stile Luigi XV, ha i contorni dorati ed è ricoperto di un tessuto rosso molto scuro, alleggerito cromaticamente da due cuscini chiari; su tale divano, sul lato destro della tela, è possibile scorgere seduto un uomo, irrigidito per l’impazienza, vestito di tutto punto e molto elegante, che volge il proprio sguardo altrove; fu proprio la presenza di questo personaggio che suscitò molto scandalo. Gli studiosi hanno visto in questo personaggio il conte Muffat, un uomo che non sapendo resistere alla bellezza di Nana la manteneva nel lusso, con la speranza che essa si decidesse a diventare la sua amante fissa. Davanti alla ragazza c‘è uno specchio, caratteristica fondamentale dei romanzi naturalisti, che si proponevano essere degli specchi della realtà sociale del tempo. A sinistra si intravede una sedia con appoggiati i vestiti della ragazza e un vaso di fiori.

Contesto e reazioni sociali

In realtà, tutti questi particolari ci fanno pensare ad una “casa chiusa” di alta classe in cui le prostitute incontravano i propri clienti e l’uomo sarebbe uno di questi. D’altra parte, non bisogna dimenticare che il nome “Nana” (pronuncia Nanà) era largamente utilizzato nell’Ottocento dalle prostitute, come cavallo di battaglia. Il pittore tentò di esporre la tela al Salon di quell’anno, ma fu rifiutata perché privo di morale e reputata oscena in quanto invadeva una zona molto intima e privata della donna. L’aspetto di indecenza che scandalizzò il pubblico parigino è dato anche dall’uomo: egli si sente molto a suo agio, come se si trovasse in un ambiente ben noto e familiare. La modella era una personalità ben nota: la cocotte Henriette Hauser, che era conosciuta in tutta Parigi e che fu amante del Principe di Orange, figlio del re d’Olanda. Dal punto di vista cromatico, si nota un’alternanza contrastante di colori caldi e freddi e di tonalità chiare e scure. Nell’insieme, il dipinto trasmette un'atmosfera allegra e spensierata, accentuata dalle sfumature bianche ed azzurre. E si è, pertanto, molto distanti dalla critica sociale di Zola.

Reazioni di Manet e critica

Questa volta, Manet reagì con violenza alle critiche negative ed espose la tela rifiutata nella vetrina di un elegante negozio di abbigliamento parigino. Invece, la tela fu acclamata e difesa dagli esponenti più in vista del Naturalismo perché vedevano in Manet un artista che aveva gli stessi loro interessi, espressi con un linguaggio artistico molto moderno.

Domande da interrogazione

  1. Chi è il personaggio di Nana e come è stato rappresentato da Manet?
  2. Nana è un personaggio tratto dall'Assommoir di Zola, rappresentata da Manet come una prostituta di alto bordo che si trucca davanti allo specchio, vestita in modo incompleto e con un sorriso accennato verso lo spettatore.

  3. Quali dettagli dell'opera di Manet hanno suscitato scandalo?
  4. L'opera ha suscitato scandalo per la presenza di un uomo elegante seduto sul divano, che suggerisce un ambiente di "casa chiusa" di alta classe, e per l'abbigliamento incompleto di Nana, considerato inammissibile.

  5. Qual è il significato dello specchio nell'opera di Manet?
  6. Lo specchio davanti a Nana è una caratteristica dei romanzi naturalisti, simbolizzando un riflesso della realtà sociale del tempo.

  7. Come ha reagito Manet al rifiuto della sua opera al Salon?
  8. Manet ha reagito con violenza alle critiche negative e ha esposto la tela rifiutata nella vetrina di un elegante negozio di abbigliamento parigino, dove è stata acclamata dai sostenitori del Naturalismo.

  9. Qual è l'atmosfera generale trasmessa dal dipinto di Manet?
  10. Il dipinto trasmette un'atmosfera allegra e spensierata, accentuata dalle sfumature bianche ed azzurre, in contrasto con la critica sociale di Zola.

Domande e risposte