Concetti Chiave
- Renoir, originario di Limoges, si avvicina alla pittura fin da giovane, studiando all'Accademia d'Arte di Parigi e lavorando nello studio di Glyère.
- Durante il suo periodo a Parigi, Renoir dipinge principalmente scene di vita urbana, focalizzandosi su luoghi affollati come boulevards, teatri e sale da ballo.
- Influenzato dagli artisti italiani come Raffaello e Michelangelo, Renoir integra gli studi di questi maestri nelle sue opere, mantenendo il soggetto umano al centro della sua arte.
- La pittura di Renoir si distingue per l'uso magistrale della luce filtrata, che crea effetti di luce-ombra e un gioco di colori caldi e freddi.
- Renoir utilizza i colori per fondere le figure con lo sfondo, creando un senso di volume e profondità attraverso l'affiancamento dei colori complementari.
Primi anni e formazione
Renoir, originario di Limoges, fin da piccolo si dedica alla pittura, tra cui anche al decoro di porcellane. Per questo motivo, viene mandato dal padre all’Accademia d’Arte di Parigi. Lì lavora allo studio di Glyère, e incontra Monet insieme agli altri Impressionisti. In questo periodo dipinge quasi esclusivamente scene di vita parigina. Dopo un viaggio in Inghilterra, nel 1870 torna a Parigi, e si interessa prettamente di luoghi con grandi folle di persone (es. boulevards, teatro, sale da ballo).
Influenze artistiche a Roma
A Roma egli studia artisti come Raffaello e Michelangelo, che rimarranno sempre punti di riferimento per il pittore. Inoltre, nella capitale, egli tornerà al disegno.
La pittura di Renoir è un’arte che mantiene ancora al centro il soggetto. Il pittore vuole, attraverso la sua pittura, trasmettere una sensazione di profondo piacere, e per attuare questo suo desiderio, egli raffigura spesso figure come donne e bambini. La figura umana rimane quindi un aspetto centrale della sua pittura, al contrario di Monet, che invece la elimina progressivamente dalle sue opere. Renoir dà anche grande importanza alla luce, e di come colpisce appunto coloro che egli rappresenta. Essa non è quindi mai diretta, ma sempre filtrata, quasi vibrata; sviluppando così effetti di luce-ombre, colori caldi-freddi, e una costante alternanza di complementari. Grazie al suo senso del colore, il pittore riesce a far “fondere” le figure con il colore, e soprattutto con lo sfondo. I colori vengono utilizzati per affiancamento appunto per dare senso del volume.