Concetti Chiave
- Il Realismo nasce a Parigi nel 1855, come risposta al rifiuto di opere d'arte non conformi ai canoni neoclassici, con Courbet come uno dei principali esponenti.
- Il movimento dei Macchiaioli, sorto a Firenze nel 1855, si distingue per la tecnica della "pittura a macchia" che rappresenta la realtà attraverso macchie di colore, senza una denuncia sociale diretta.
- L'Impressionismo, noto come la pittura dell'attimo fuggente, si caratterizza per l'uso del plein air e la rappresentazione della luce e delle condizioni atmosferiche, prendendo le distanze dalla pittura accademica.
- Manet, considerato un ponte tra il Realismo e l'Impressionismo, cercava di innovare la pittura dall'interno, mantenendo elementi tradizionali come il chiaroscuro e linee di contorno.
- Il Periodo dell'architettura vede l'emergere di stili come l'eclettico e il neogotico, con l'uso di nuovi materiali come ghisa e acciaio, esemplificato dalla costruzione della Torre Eiffel e del Crystal Palace.
Indice
- Origini del realismo francese
- Caratteristiche tecniche del realismo
- Courbet e il suo impatto
- Millet e la giustizia sociale
- Macchiaioli e la pittura a macchia
- Giovanni Fattori e la Maremma
- Silvestro Lega e la vita borghese
- Impressionismo e la pittura en plein air
- Manet e la rivoluzione pittorica
- Degas e l'ossessione per il teatro
- Architettura e innovazione nel XIX secolo
Origini del realismo francese
Movimento che nasce a partire metà ‘800 (secolo di grandissima evoluzione). La data precisa della nascita di questo movimento è il 1855. Nasce a Parigi (all’epoca considerata il centro del mondo) che organizza una grande esposizione universale che riguarda tutti gli ambiti delle conoscenze umane. Alcuni padiglioni accolgono anche esposizione d’arte. Si operava una rigida selezione sulla base dei criteri neoclassici: tanti dipinti vennero rifiutati perché i canoni pittorici erano cambiati, il neoclassico era ormai superato. Anche Courbet venne rifiutato (uno dei massimi rappresentanti del realismo francese). Accanto all'esposizione universale organizza (Courbet) un’altra esposizione: il padiglione del realismo dove vengono esposte opere di artisti rifiutati dall’esposizione.
Caratteristiche tecniche del realismo
Il realismo si basa sulla osservazione della realtà. Si volge sulla società (denuncia sociale) più colpita, coinvolta negativamente nel processo di industrializzazione. Il realismo francese si differenzia da altri realismi per la volontà di scandalizzare la borghesia mostrando come l’industrializzazione porta alla sofferenza della massa. Vengono rappresentati soggetti considerati non degni. Dal punto di vista tecnico il realismo prende alcune caratteristiche dalla scuola di Barbizon: ci sono alcuni artisti (paesaggisti) che abbandonano città e si trasferiscono in questo villaggio non tanto distante da Versailles e costruiscono la scuola di Barbizon (condividono gli stessi intenti) —> rappresentano in dipinti paesaggio che avevano innanzi —> novità è la tecnica —> per la prima volta iniziano a dipingere en Plein Air che consiste in prendere tele e iniziano a dipingere completamente all’aria aperta
Courbet e il suo impatto
Corot—> uno dei pittori più importanti. Dipinge il Ponte di Nami: - procede a macchie, dipinto a plein Air —> occhio percepisce realtà a macchie. La prima versione è sintetica cioè a macchie e la seconda analitica che era più particolare.
Tanti dei esponenti della scuola di Barbizon erano realisti e uno dei maggiori esponenti era Mille.
Appartiene a una famiglia benestante. Si trasferisce per studiare arte anche se era per lo più autodidatta.
Funerale a Ornans —> manifesti del realismo (funerale del romanticismo). Rifiutato all’esposizione universale Ritrae il funerale di uno sconosciuto: in primo piano è presente una fossa (taglio fotografico) e una bara coperta; - ritratti fisiognomici di persone realmente esistite.
Gli spaccapietre —> dipinto distrutto. Si dice che vedeva dei lavoratori che stavano lavorando vicino alla strada mentre era in carrozza. Ci sono due uomini: uno giovane e l’altro vecchio. Sono presentati con il viso nascosto, vestiti bucati, danneggiati come se fossero non persone conosciute, potrebbero essere chiunque. Presente denuncia sociale
Millet e la giustizia sociale
Nasce in un villaggio della Francia del Nord. Proviene da una famiglia media, i suoi genitori erano piccoli proprietari terrieri. Riceve un'educazione non ordinata. Attraverso la vittoria di una borsa di studio va a Parigi e si iscrive all’accademia delle belle arti. Si trasferisce a Barbizon e diventa il principale esponente del realismo e della scuola di Barbizon.
Lo distingue da Courbet la sua giustizia sociale; Millet la manifesta tra le linee —> vuole celebrare libertà e grandezza dell’essere umano.
Predilige le classi contadine che diventano i soggetti principali (no paesaggio). Ottengono grande dignità —> dignità perché fortemente cristiano. Per quanti abbiamo vite difficili il loro eroismo sta in questo. Nei suoi dipinti ci sono sempre gli stessi elementi: grandi paesaggi e figure isolate che si mettono al primo primo piano. Sempre stesso modo di procedere. Pochi personaggi e grandi campi.
Angelus —> preghiera che cristiani fanno tre volte al giorno. L’orizzonte è ampio. I personaggi sono in preghiera: sono dignitosamente composti —> attrezzi di lavoro posati. Non sappiamo con certezza l’ora del giorno: sembra pomeriggio (per la cesta colma di patate).
Le spigolatrici —> ci sono grandi orizzonti che hanno a che fare con la produzione agricola. Presenti personaggi che lavorano in primo piano: soggetti che non erano ritenuti degni di rappresentanza e questo portò grandi critiche. Le spigolatrici sono donne che spesso erano vedove e sopravvivevano spogliando campi dei padroni che le lasciavano. Rappresenta in sequenza il loro lavoro: la prima cerca, la seconda trova e raccoglie e la terza si alza. Ci fa vedere villaggio ricco di elementi. Indossano vestiti dignitosi —> donna in centri ha il copri maniche (attenzione e cura per la propria immagine). I colori sono terrosi.
Macchiaioli e la pittura a macchia
Movimento che nasce a Firenze nel 1855 con il caffè Michelangelo.
Questo movimento nascerà per rapporto vario di diversi artisti: avevano età, rapporti, educazione diversa. La discussione si baserà sul fatto che non sono soddisfatti della pittura romantica, non volevamo tutte quelle regole prestabilite. Colui che caratterizza il movimento è Diego Martelli. I due principali esponenti sono Silvestro Lega e Giovanni Fattori.
Movimenti che andrà fino al 1870 circa e dopo questa data il gruppo si disperderà. Nel 1861 ci fu una importante esposizione nazionale a Firenze subito dopo l’unità d’Italia —> momento incontro materiali, prodotti… Partecipano tutte le regioni che facevano parte dell’unità d’Italia. Nella esposizione espongono per la prima volta i Macchiaioli e nasce pure il loro nome. Un critico gli dà questo nome per un senso negativo, per lui non sapeva dipingere. La pittura a macchia erano gli schizzi. Era gente che faceva schizzi e che non dipinge —> questa definizione a loro piacque molto.
I soggetti rappresentati erano tutti quelli della vita quotidiana —> erano molto realisti. Nel realismo italiano non era presente la denuncia sociale —> rappresentazione di famiglia, borghesi, campagna, anche scene di guerra però durante un momento intimo cioè prima o dopo la battaglia mai durante.
Giovanni Fattori e la Maremma
I macchiaioli sono divisi in due scuole: Giovanni Fattori era a capo del gruppo di Castiglione (piccolo paese della Maremma e la rappresenta con campagna, contadini e la pianura) invece Lega della scuola di piagentina ( si concentra su vita quotidiana borghese, affetti famigliari).
Definiti macchiaioli perché il nome descrive il loro modo di lavorare. Quando vediamo la realtà la vediamo come insieme di macchie (il cervello poi li elabora). Rappresentavano solo ciò che percepisce l’occhio —> solo macchie. Usano la pittura sintetica —> ogni singolo elemento evocato da macchie e colori da cui è composto. No e il contenuti a definire la forma ma è la forma che evoca il contenuto —> partono esclusivamente da dato visivo
Ronda Palmieri —> opera di Giovanni Fattori. Le donne rappresentate non hanno un volto. Linee di contorno non vanno d’accordo con le macchie. Chiaroscuro assente. Dipinto studiato in modo accurato e per molto tempo. La differenza fondamentale della linea di contorno è che non è l’atto iniziale ma è l’atto finale.
Ha avuto un'educazione accademica. È un pittore romanico fino ai 30 anni. La struttura dei suoi disegni è ben definita. I suoi dipinti sono estremamente diversi. Rappresenta soggetti che hanno a che fare con se stesso.
Campo italiano nella battaglia di magenta —> considerato il primo dipinto di storia contemporanea italiano. Rappresenta la battaglia della seconda guerra d’indipendenza. La battaglia si sta ancora svolgendo all’orizzonte. In primo piano presenti le retrivi e: le donne accolgono feriti ed è la scena più umana.
In vendetta —> rappresentazione soldati in momento d’attesa. Non è presente il chiaroscuro ma macchie di colori.
Dipinti della Maremma —> in generale grande varietà dei soggetti: contadini e bestiame (con cani) rappresentati. Atmosfera serena —> rappresentati nel momento di riposo, no scene di combattimento
Studia all’accademia e lo si vedrà nella sua produzione: i suoi dipinti sono strutturati e solidi.
Silvestro Lega e la vita borghese
Il gruppo dei piacentini amerà dipingere atmosfere famigliari. Sottolinea le atmosfere di amore, solidarietà. I suoi personaggi sono per strutturati con una bella forma solida.
Il canto dello stornello —> ci sono tre ragazze occupate a suonare il pianoforte e a cantare. Campagna fiorentina dalla finestra. Sembra che lui stia osservando la scena.
La visita —> il paesaggio è invernale. Presente una madre, due sorelle che sono vestite allo stesso modo che vanno a visitare qualcuno
Il pergolato —> la prospettiva è ben calcolato. Rappresenta un pomeriggio in una bella tenuta di campagna di una famiglia benestante borghese. Domestica porta il caffè che è il caffè del pomeriggio. Il pergolato è un tetto. Molta precisione nella rappresentazione dei fiori, delle erbe e degli alberi.
Questi tre dipinti compongono la tricologia degli affetti.
Impressionismo e la pittura en plein air
Conosciuta come la pittura dell’attimo fuggente. Non possiamo parlare di una scuola o di un movimento —> si incontrano in un bar e sudino di dar vita al movimento.
Nel 1874 espongono i dipinti in un laboratorio fotografico (di Nadar). I dipinti esposti erano dipinti lontani da una pittura tradizionale (soggetti neoclassici e romantici).
Gli impressionisti non terminano i dipinti in atelier ma iniziano e concludono en plain Air. Si parla di pittura per serie —> prendere lo stesso soggetto cambiando però l’ora del giorno e le condizioni meteorologiche. I soggetti delle opere impressioniste sono soggetti esterni. La luce è il vero soggetto —> costituisce l’immagine del soggetto. Il colore di fondo non esiste perché è sempre influenzato dalla luce. Era una pittura veloce. Non utilizzavano il chiaroscuro —> ombra portata da macchie di colore diverso, erano ombre colorate. Per creare la plasticità del soggetto usavano le ombre colorate. - disinteresse per il soggetto. -abolizione del bianco e del nero. Amavano rappresentare la neve che non la rappresentano di bianco. Il bianco e nero puro non si trovano. Separano cioè che vedono da ciò che sanno. Contrapposizione delle convenzioni e della realtà.
Manet e la rivoluzione pittorica
Nasce nel 1832 e muore nel 1883. Riceve educazione accademica. Viaggia in Italia.
Era metà impressionista: frequenta gli impressionisti ma sue opere troviamo anche elementi non impressionisti come ad esempio l’utilizzo del bianco e del nero. Molti suoi dipinti sono rappresentati in ambienti chiusi, interni (come sale, bar, case…) invece gli impressionisti non dipingevano scene d’interno. Possiamo definirlo realista.
Voleva cambiare la pittura: renderla più immediata, soggetti quotidiani e volevo farlo dall’interno (non come gli impressionisti). Cerca di farsi ammettere ai saloni e i dipinti suscitano scandalo. Quando gli impressionisti vengono rifiutati dai saloni rompono ogni legame —> vogliono cambiare pittura dall’esterno criticando.
Dipinge in atelier (no plein Air) —> impressionisti iniziano e finiscono a plein Air.
Volontà di partecipare, essere ascoltato in ambienti dell’accademia —> impressionisti li rifiutavano: la prima esposizione (di Manet) venne organizzata nell'atelier di un fotografo. Usa le linee di contorno. Continua a riferirsi alla pittura antica —> soggetti opere si basano su modelli iconografici della pittura antica.
Con gli impressioni lo accomuna il voler cambiare la pittura —> rappresentare realtà più l’uso della tecnica analoga. Nei dipinti di Manet troviamo passaggio improvviso tra soggetto e altro e non è presente la plasticità. La sua tecnica assomiglia a quella impressionista.
Olympia —> opera con cui è stato accettato al salon del 1865. Il nome Olimpia era un nome comune tra le prostitute di Parigi. Prende Venere d’Urbino come modello. Per la prima volta non la disegna come rappresentazione di una Dea. Sono presenti che riportano alla lussuria e alla prostituzione —> fiori, nastro attorno al collo, nudità, solo una scarpa, serva che porta i fiori da cliente —> dipinti in tecnica impressionista (anche le lenzuola e il materasso), animali come il gatto nero (simbolo del demonio). La donna guarda dritta negli occhi di chi la guarda —> provi a maggior scandalo, come se volesse mettersi in contatto con te.
Colazione sull’erba —> opera presentata al salon ma è stata rifiutata. Questo dipinto suscitò scandalo e che ha dato origine alla rivoluzione impressionista. Da scandalo perché è presente una donna nuda che ti sta guardando. Pranzo all’aperto tra alberi bosco —> Senna a Parigi. L’ambiente ricorda il luogo dove la famiglia di Manet ci stava. A posare per le due donne c’è una sua cara amica prostituta e che posa per diversi quadri. Una figura maschile che si rifà al fratello di Manet e l’altra il cognato (sono ritratti riconoscibili). Predilige l'utilizzo dei colori puri che fanno forma ai personaggi. Ha giocato con le luci e non è presente il chiaroscuro. Non ci sono tanti dettagli. La struttura al dipinto è data da diverse macchie di colore. Non è presente una prospettiva lineare, calcolata. L’elemento di maggior novità è il soggetto —> picnic in riva alla Senna —> no soggetti dirompenti. Mette nel dipinti sia personaggi vestiti che nudi. Manet ama introdurre la natura morta nei suoi quadri (in primo piano la cesta picnic)
Il bar delle Folies-Bergère —> il dipinto celebra le notti delle borghesia parigina. A posare per questo dipinto è veramente una cameriera. Il bar in realtà è un locale di appuntamenti e non usa sala da ballo. Realizzato in seguito a dei bozzetti fatti in un locale e successivamente dipinto in studio. Ultima opera di Manet. In alto a sinistra trapezio su cui si trovano personaggi che sembrano conversare —> in realtà si stanno accordando. L’intendo di Manet era quello di rappresentare la vita quotidiana. Opera non completamente impressionista: il chiaroscuro è quasi inesistente, colori scuri. La cameriera è quasi un ritratto e l’unica ombreggiatura sta nella faccia della cameriera —> la sua faccia sembra come estraniata da tutto ciò che succede. Cameriera un piedi —> dietro grande specchio che riflette (riflesso irreale) ciò che ha di fronte a sé. La folla è abbozzata a macchie e non riusciamo a distinguerla con precisione. Dipinto che gli causò molta sofferenza.
Degas e l'ossessione per il teatro
Proviene da una importante e ricca famiglia francese. Suo nonno ha fondato una banca. Nasce in Francia, i suoi nonni vivono in Italia e li fa visita —> cultura e arte italiana lo influenzano moltissimo.
I corpi di Degas sono molto definiti. In lui ci sono elementi non impressionisti ma anche impressionisti: frequenta gli impressionisti francesi, mi chiaroscuro ma una giusta opposizione con colori diversi, coglie scene nel momento in cui la guarda, pennellate veloci.
Lezione di ballo —> scena in un luogo chiuso. Struttura corpo. Grande importanza al pavimento (punto di riferimento per prospettiva matematica). Usa colori come il bianco e il nero. alcune ballerine stanno riposando e alcune stanno ballando. L’uomo in mezzo è un ballerino famoso. In primo piano c’è una ballerina colta in un momento “personale”.
Degas era affascinato dall'ambiente del teatro e anche ossessionato dalle figure delle donne. Con loro ha avuto un rapporto contrastante
Le linee derivano dal pavimento non salta all’occhio.
Assenzio —> scena d’interno bar parigino. Assenzio è il nome di una bevanda tratta d’erba quasi come una droga. Il titolo si riferisce a personaggi seduti al bar davanti al tavolo di legno (linee che tagliano in modo obliquo la scena). Davanti alla donna la bevanda verdognola. La donna ha le spalle curve, fissa un punto con uno sguardo completamente perso, il piede è girato di lato. Ha uno sguardo vuoto e non gradevole da guardare. Le due persone sono fisicamente vicini ma mentalmente distanti.
Nell’ultima parte della sua vita si ammala e utilizza una nuova tecnica: la pittura a cera. In questa fase dipinge tanti quadri dove dipinge donne nella loro intimità come se le guardasse.
La tinozza —> giovane che si lava. Accovacciata in tinozza con spugna che si lava le spalle. Taglio obliquo rappresentato da tavolo.
Architettura e innovazione nel XIX secolo
Architettura eclettica (mescola diversi stili tra di loro), accanto allo stile eclettico c’è lo stile neogotico. Nella seconda metà del 1800 —> scienza fa un balzo in avanti, riguarda tutti gli ambiti. Vengono scoperti nuovi materiali: ghisa e acciaio. Nuovi monumenti utilizzati per costruire nuovi monumenti.
Torre Eiffel —> costruita da ingegnere Eiffel come monumento temporaneo per esposizione universale. Viene criticata. Interamente costruita con nuovi materiali.
Edifici cominciano a costruirsi con modello prefabbricati —> industrie producono modello e sul luogo veniva assemblato.
Crystal Palace —> costruito tra il 1849 e il 1851. Costruito ad Hyde Park per ospitare esposizione universale. Fatto da un costruttore di serie. Costruito per fare maestosità e potenza all’Inghilterra. Ci sono 5 navate e pannelli rettangolari di vetro. Dopo l’esposizione venne smontata e rimontata in un altro posto a Londra. Venne inaugurato come museo perché non sapevano cosa farne. Prese fuoco e si distrasse.
Domande da interrogazione
- Qual è l'anno di nascita del movimento realista e dove ha avuto origine?
- Quali sono le principali caratteristiche della pittura realista e come si differenzia il realismo francese?
- Chi è stato uno dei massimi rappresentanti del realismo francese e quale famoso dipinto ha realizzato?
- Cosa rappresenta il movimento dei Macchiaioli e in quale città è nato?
- Qual è stata l'ultima opera di Manet e quali caratteristiche presenta?
Il movimento realista è nato nel 1855 a Parigi, in concomitanza con una grande esposizione universale.
La pittura realista si basa sull'osservazione della realtà, con una particolare attenzione alla società colpita negativamente dall'industrializzazione. Il realismo francese si distingue per la volontà di scandalizzare la borghesia mostrando la sofferenza della massa e rappresentando soggetti considerati non degni.
Uno dei massimi rappresentanti del realismo francese è stato Courbet, che ha realizzato il famoso dipinto "Funerale a Ornans", considerato un manifesto del realismo.
Il movimento dei Macchiaioli, nato a Firenze nel 1855, si caratterizza per la rappresentazione di soggetti della vita quotidiana attraverso la tecnica della "pittura a macchia", che coglie solo ciò che percepisce l'occhio, senza una denuncia sociale esplicita.
L'ultima opera di Manet è "Il bar delle Folies-Bergère", che celebra le notti della borghesia parigina. Quest'opera, realizzata in studio, presenta colori scuri e un chiaroscuro quasi inesistente, con la figura della cameriera che appare estraniata dal contesto circostante.