Concetti Chiave
- Il realismo americano è emerso nel XIX secolo per rappresentare la vita quotidiana e le attività degli americani, influenzato dai cambiamenti sociali e dall'immigrazione.
- L'Ashcan School, fondata a New York, si concentrava su scene di vita urbana e quotidiana, prediligendo rappresentazioni di ceti sociali bassi e ambienti popolari.
- La crisi economica e il Federal Art Project hanno influenzato l'arte, spingendo gli artisti a documentare la realtà americana con un approccio critico e realistico.
- Gli artisti del realismo americano si concentravano sul presente, evitando l'uso della fantasia per introdurre il modernismo nelle arti visive.
- Edward Hopper, esponente di spicco del realismo americano, utilizzava dipinti ad olio e acquerelli per rappresentare la vita urbana con un senso di abbandono e tristezza.
In questo appunto sono riportate diverse informazioni sul realismo americano. Sono descritte alcune informazioni riguardo il contesto storico, la nascita del realismo americano e l’Ashcan School, come si è sviluppato il movimento in campo artistico, come hanno agito gli artisti nel periodo del realismo americano concludendo con la descrizione di Edward Hopper, uno tra i massimi esponenti del realismo americano.
Indice
Contesto storico e Ashcan School
Il realismo americano è uno stile che si è affermato in campo artistico, musicale e letterario con lo scopo di rappresentare la società, le vite e le attività quotidiane della gente di quel periodo.
Iniziò ad affermarsi in campo letterario intorno alla metà del XIX secolo, per poi trasformarsi in una tendenza artistica nei primi anni del XX secolo. A partire dai primi anni del 1900, gli Stati Uniti d’America hanno subito grandi cambiamenti in vari ambiti. Oltretutto il Paese stava attraversando una forte immigrazione europea ed anche il settore commerciale mondiale era in costante aumento, dando una maggiore prosperità all’America. Grazie all'arte e all'espressione artistica nel suo genere, il realismo americano ha cercato di rappresentare l’atteggiamento e la vita degli americani.
Anni ruggenti e Ashcan School
Dopo la Prima Guerra Mondiale, gli Stati Uniti d’America scelsero una posizione di distacco dal resto del mondo, adottando per la prima volta nella loro storia una politica restrittiva verso l’immigrazione. Gli anni Venti sono stati definiti gli “Anni ruggenti”, un’era segnata dall’euforia, dal trionfo del cinema e del jazz, che terminò con l’inizio della grande crisi economica del 1929. L’Ashcan School era un gruppo di artisti di New York che cercava di catturare l'atmosfera tipica della città di New York nei primi anni del Novecento, attenzionando scene di vita quotidiana. Tra i massimi esponenti di questa scuola ricordiamo William Glackens, John Sloan, e Robert Henri. Questi artisti amavano rappresentare nelle loro opere gente di altri Paesi arrivata in America appartenente a ceti sociali molto bassi, anziché raccontare la vita dei ricchi americani. Però questo nuovo stile è stato oggetto di critiche perché non veniva accettata la scelta dei soggetti, degli ambienti che includevano vicoli, case popolari, abitanti delle baraccopoli e osterie frequentate dalla classe operaia.
Influenza della crisi sull'arte
L’arte è stata influenzata dalla situazione complicata di quegli anni di crisi ed anche da una legge conosciuta come la “Federal Art Project” che convenzionò centinaia di artisti affinché documentassero in modo esauriente e approfondita la condizione americana. Da ciò nacque un’arte capace di offrire la vera immagine delle cose, senza trascurare l’espressione del disagio e la critica verso la società. Diverse generazioni di artisti americani scelsero di rappresentare le forme del mondo industriale e delle metropoli, oscillando tra una posizione di critica e una visione ottimistica. Alcuni artisti mostravano nostalgia per il passato, esaltando la dimensione provinciale dell’America e contestando le abitudini delle grandi città.
Modernismo e Ashcan School
Gli artisti di questo periodo e del realismo americano cercarono di utilizzare tutto quello che avevano a disposizione come i colori, i suoni, i profumi come spunto per le loro opere per raccontare la realtà americana di quel periodo. Questi artisti evitarono l’uso della fantasia per concentrarsi sul momento, introducendo il modernismo e la rappresentazione del presente. Seguendo questa strada, la Ashcan School e il gruppo chiamato Ten American Painters crearono il nucleo del nuovo modernismo americano nelle arti visive.
Edward Hopper e la sua influenza
Il pittore che ha dominato la scena artistica americana nella prima metà del Novecento è stato proprio Edward Hopper. Egli attraversò il Novecento senza allontanarsi né da New York né da una pittura che tende a rappresentare in modo realistico e attento la vita e i numerosi aspetti degli americani.
Hopper influenzò fortemente i pittori della Pop Art e del New Realism degli anni '60 e '70. Nonostante abbia esposto dipinti presso Armory Show agli inizi del 1900, si è successivamente dedicato all'arte pubblicitaria e alle incisioni illustrative fino al 1924. In un secondo momento cominciò a realizzare dipinti utilizzando acquerelli e colori ad olio. Hopper, essendo un pittore appartenente alla Ashcan School, nei suoi dipinti rappresentò i luoghi comuni della vita urbana; però, diversamente dagli altri, dipingeva figure fisse, inanimate e forme geometriche creando in questo modo un senso di abbandono e tristezza.
Tecniche e opere di Hopper
L’arte di Hopper si basò soprattutto sulla realizzazione di dipinti ad olio ed acquerelli, anche se molti dei suoi schizzi furono realizzati utilizzando penne e matite. L’artista per la realizzazione dei disegni si servì di forme geometriche cercando di posizionare le figure umane in equilibrio con l’ambiente circostante. La sua fu un’arte molto precisa e studiata in tutti i minimi dettagli, anticipata da bozzetti preparatori, come testimonia la sua opera dal titolo “New York Movie” preceduta da più di 50 bozzetti. Inoltre essendo un pittore realista, Hopper cercò di semplificare le forme anche grazie all’utilizzo di colori pieni.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico in cui si è sviluppato il realismo americano?
- Come è nata l'Ashcan School e quali erano i suoi obiettivi?
- In che modo il realismo americano ha influenzato l'arte?
- Qual è stato il contributo di Edward Hopper al realismo americano?
- Quali tecniche pittoriche utilizzava Edward Hopper?
Il realismo americano si è sviluppato a metà del XIX secolo, in un periodo di grandi cambiamenti negli Stati Uniti, caratterizzato da forte immigrazione europea e crescita commerciale, con l'obiettivo di rappresentare la società e la vita quotidiana.
L'Ashcan School è nata a New York nei primi anni del Novecento, con l'obiettivo di catturare l'atmosfera della città e rappresentare scene di vita quotidiana, spesso di ceti sociali bassi, in contrasto con la vita dei ricchi americani.
Il realismo americano ha influenzato l'arte attraverso la documentazione della condizione americana, esprimendo disagio e critica sociale, e rappresentando il mondo industriale e le metropoli, oscillando tra critica e visione ottimistica.
Edward Hopper è stato un esponente di spicco del realismo americano, noto per rappresentare la vita urbana con figure inanimate e forme geometriche, creando un senso di abbandono e tristezza, influenzando la Pop Art e il New Realism.
Edward Hopper utilizzava principalmente dipinti ad olio e acquerelli, con schizzi preparatori realizzati con penne e matite, semplificando le forme e utilizzando colori pieni per creare un'arte precisa e dettagliata.