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Concetti Chiave

  • Il Neoclassicismo, nato nel Settecento, promuoveva l'arte come mezzo di educazione morale, ispirandosi all'arte greca e romana, in contrapposizione al Barocco e al Rococò.
  • L'arte accademica del primo Ottocento si concentrava sulla perfezione tecnica e sulla celebrazione degli eventi storici, ma soffocava la creatività individuale.
  • Parigi fu il cuore dell'Impressionismo, dove artisti come Monet e Renoir si opponevano alle regole accademiche, dipingendo all'aperto per rinnovare l'arte.
  • Gli impressionisti miravano a catturare la realtà mutevole con pennellate rapide e colori puri, senza disegno preparatorio, per cogliere l'attimo fuggente.
  • L'arte impressionista si dedicava a scene di vita quotidiana e paesaggi, utilizzando attrezzature semplici e tele di piccolo formato per una rapida esecuzione.

Indice

  1. Neoclassicismo - L’arte, strumento di educazione morale e civile
  2. Arte accademica - Le regole del linguaggio accademico
  3. Impressionismo - Parigi, capitale dell’Impressionismo
  4. Cogliere l’attimo fuggente

Neoclassicismo - L’arte, strumento di educazione morale e civile

Nella seconda metà del Settecento, in stretto rapporto con il diffondersi del pensiero illuminista, fondato sull’importanza della ragione, si fece strada un’espressione artistica nuova, che considerava l’arte uno strumento di educazione morale e civile della collettività.
Questo movimento traeva i suoi modelli dalle forme dell’arte greca e romana e per questo venne chiamato Neoclassicismo. Il gusto neoclassico, in polemica con le bizzarrie e le irregolarità del Barocco e del Rococò, proponeva in ogni campo dell’arte una maggiore razionalità. Da un lato il Rococò esprimeva il gusto spensierato e frivolo dell’aristocrazia; dall’altro il Neoclassicismo era portatore degli ideali progressisti della borghesia in ascesa. La sua diffusione fu vastissima: dall’Europa agli Stati Uniti alla Russia, coinvolgendo tutti i settori della produzione artistica. In ogni grande città vennero costruiti edifici neoclassici e innalzati archi di trionfo e colonne istoriate proprio come nella Roma antica. Napoleone utilizzò alcuni caratteri del gusto neoclassico per esaltare la grandezza del potere imperiale.

Arte accademica - Le regole del linguaggio accademico

Buona parte della produzione artistica del primo Ottocento europeo fu ancora dominato dalle accademie di Belle Arti (nate nel Cinquecento). Nelle accademie si cercava la perfezione tecnica, incentrata sullo studio dei maestri e dei modelli del passato. Lo scopo della pittura accademica era quello di produrre una pittura ufficiale, capace di testimoniare in modo solenne i grandi eventi storici e dinastici della nazione, esaltandone le tradizioni. La formazione di un artista accademico non era unicamente pittorica, ma anche culturale e filosofica: tra i suoi compiti non vi era solo quello di dipingere in modo impeccabile volti, arredi, abiti, gioielli, ma anche quello di conoscere la storia della propria nazione conservandone e valorizzandone il patrimonio artistico. L’omogeneità dell’insegnamento soffocava però qualsiasi vena creativa individuale

Impressionismo - Parigi, capitale dell’Impressionismo

Nella seconda metà dell’Ottocento, in una Parigi in rapida espansione, un gruppo di giovani artisti era solito ritrovarsi nei caffè cittadini per discutere sul modo più valido di fare arte. I loro nomi: Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Cézanne, Camille Pissarro e altri. Questi artisti erano diversi per estrazione sociale e per idee politiche, tuttavia li accomunava un sincero rifiuto verso le regole della pittura accademica. Essi intendevano rinnovare profondamente il modo di dipingere e per questo uscivano dai tradizionali atelier e lavoravano en plein air(all’aria aperta).

Cogliere l’attimo fuggente

Per cercare ispirazione, gli impressionisti andavano in giro per la città, nei luoghi di divertimento o nelle località di villeggiatura; in particolare, erano affascinati dalla natura intorno a Parigi. Questi pittori usavano un’attrezzatura essenziale: un cavalletto, un seggiolino pieghevole, tele di piccolo formato e colori a olio in tubetto (da poco disponibili sul mercato). La loro intenzione era di dipingere in modo semplice e “vero”, catturando la realtà mutevole delle cose. Per questo resero più veloce la loro tecnica esecutiva, abolendo il disegno preparatorio e il chiaroscuro. Gli impressionisti riproducevano il soggetto con rapide pennellate di colore puro, direttamente sulla tela, senza preoccuparsi della perfezione dei contorni. L’obiettivo era quello di cogliere l’attimo fuggente della realtà e di fermare sulla tela un’impressione visiva prima che svanisse per sempre.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del Neoclassicismo nell'arte del Settecento?
  2. Il Neoclassicismo, emerso nella seconda metà del Settecento, considerava l'arte uno strumento di educazione morale e civile, ispirandosi alle forme dell'arte greca e romana e opponendosi alle irregolarità del Barocco e del Rococò.

  3. Quali erano gli obiettivi dell'arte accademica nel primo Ottocento?
  4. L'arte accademica mirava a produrre una pittura ufficiale che testimoniasse solennemente i grandi eventi storici e dinastici, esaltando le tradizioni nazionali, con un'enfasi sulla perfezione tecnica e la conoscenza culturale e filosofica.

  5. Come si differenziavano gli impressionisti dalle regole accademiche?
  6. Gli impressionisti rifiutavano le regole della pittura accademica, preferendo lavorare en plein air per rinnovare il modo di dipingere, catturando la realtà mutevole con rapide pennellate di colore puro.

  7. Quali strumenti utilizzavano gli impressionisti per dipingere?
  8. Gli impressionisti usavano un'attrezzatura essenziale composta da un cavalletto, un seggiolino pieghevole, tele di piccolo formato e colori a olio in tubetto, per dipingere in modo semplice e "vero".

  9. Qual era l'obiettivo principale degli impressionisti nel loro approccio alla pittura?
  10. L'obiettivo principale degli impressionisti era cogliere l'attimo fuggente della realtà, fermando sulla tela un'impressione visiva prima che svanisse, senza preoccuparsi della perfezione dei contorni.

Domande e risposte