Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Nel diciannovesimo secolo, il mondo rurale vive profonde trasformazioni, tra cui lo spopolamento e la meccanizzazione del lavoro agricolo, influenzando arte e letteratura.
  • La scuola di Barbizon, benché non un vero movimento organizzato, riunisce artisti che dipingono la natura direttamente sul luogo, ispirati da Camille Corot e John Constable.
  • Il realismo di pittori come Courbet e Millet si concentra sulla rappresentazione autentica della vita rurale, senza idealizzazioni, utilizzando la fotografia per rendere "arte vivente".
  • Impressionisti e post-impressionisti esplorano la natura come pretesto per studiare luce e colore, con opere iconiche come Les Meules di Monet, che rappresentano il lavoro agricolo.
  • Nel Novecento, l'arte si sposta verso il dinamismo urbano, con correnti come Fauvismo, Futurismo e Pop Art che privilegiano la città come nuovo soggetto di sperimentazione.

Indice

  1. Cambiamenti nel mondo rurale
  2. Influenza artistica e letteraria
  3. La scuola di Barbizon
  4. Realismo e pittura
  5. Impressionismo e natura

Cambiamenti nel mondo rurale

Il mondo rurale e contadino subì importanti cambiamenti nel diciannovesimo secolo. Ai ritmi lenti e ai gesti millenari si aggiunsero le caratteristiche della ruralità moderna: lo spopolamento dovuto all'esodo rurale che accelera dal 1870, la cancellazione della vita comunitaria e soprattutto, il passaggio dalla proprietà aristocratica o borghese della terra allo sfruttamento personale, aiutato dalla meccanizzazione del lavoro (vomeri, trebbiatrice e mietitrice integrano la campagna).

Influenza artistica e letteraria

Questi sconvolgimenti e le profonde radici rurali riecheggiano la letteratura e le arti visive che prendono come soggetti la campagna e i contadini (le opere letterarie, i contadini di Balzac o la Terra di Zola, essendo spesso destinati a un pubblico borghese e urbano, descrivono la vita contadina in un modo molto più banale dei pittori). I pittori della vita quotidiana, indipendentemente dalla scuola a cui appartengono, scelgono più spesso di rappresentare la vita rurale che la vita urbana, che è tuttavia in piena espansione.

La scuola di Barbizon

La scuola di Barbizon si riferisce informalmente a un gruppo di artisti che si stabilirono nell'omonimo villaggio ai margini della foresta di Fontainebleau per dipingere la natura sul motivo, seguendo Camille Corot. L’influenza di John Constable, i cui dipinti furono esposti al Salon del 1824, e la creazione del tubo a guazzo nel 1841 accelerarono l'esodo di questi pittori soprannominati i "pleinairistes" dalla stampa dell'epoca.

Per quasi cinquant'anni, dal 1825 al 1875, i pittori accorsero nel piccolo villaggio di Barbizon. Tuttavia, il termine scuola è ora considerato inappropriato dagli storici dell'arte, in considerazione della produzione diversificata di questi artisti. Ai margini del paesaggio codificato e accademico, i "Barbizonnais" desiderano prendere la natura come soggetto, e renderla al meglio, osservarla e dipingerla sul posto. Tra questi, Camille Corot appare per un certo periodo come leader e pioniere, al fianco di Théodore Rousseau, molto legato a Barbizon dove trascorre tutte le sue estati. Al di fuori del percorso tracciato da Rousseau, il più purista fra gli adepti della scuola di Barbizon, altri hanno tentato strade diverse, come Rosa Bonheur, la prima pittrice donna a ricevere la Legion d'onore dalle mani dell'imperatrice Eugenia, specializzata nella rappresentazione di animali da fattoria o Jean-François Millet e Gustave Courbet che abbandonarono la semplice rappresentazione della natura per trarre ispirazione della vita contadina e rurale.

Realismo e pittura

Per Courbet come per Millet, il realismo nella pittura non è un tentativo di imitazione servile della realtà: essi voglio o "tradurre i costumi, le idee, l'aspetto del loro tempo". Contemporaneo all'invenzione e alla diffusione della fotografia, Courbet la utilizza nel suo lavoro per poter produrre quella che chiama "arte vivente". A differenza di Daumier, considerato anche un pittore realista, Courbet non era destinato a esporre le proprie idee politiche nelle sue opere, sebbene non nascondesse la durezza della vita in campagna, resa senza teatralità.

Altri realisti, come Jean-François Millet o Jules Breton, danno un'immagine nostalgica del mondo rurale. Nell'opera L’Angelus, Millet rappresenta un ricordo: "L’Angelus” è un dipinto che ho realizzato pensando a come, mentre lavorava nei campi, mia nonna non mancò, sentendo suonare la campana, di farci fermare il nostro lavoro per dire l'Angelus per questi poveri morti", 1865. Il dipinto conoscerà un destino particolare: oggetto di un'incredibile mania patriottica quando fu acquistato dal Louvre nel 1889, per poi diventare, nel corso del XX secolo, un'opera iconica famosa in tutto il mondo.

Impressionismo e natura

I pittori di fine Ottocento cercavano lavorano all'aperto: per loro, questo pè l'unico modo per dimenticare le convenzioni e rinnovare la loro pittura. Ecco perché, gli impressionisti e Post-impressionisti sono molto interessati alla rappresentazione della natura, che sia vicina o esotica, poco importa. Alcuni, come Gauguin, cercano la natura primitiva a volte in Bretagna (soprattutto a Pont-Aven), talvolta nelle isole del Pacifico.

Il soggetto rurale è per loro solo un pretesto per l'applicazione della loro ricerca degli effetti della luce e del colore. In Les Meules, una serie di venticinque dipinti realizzati tra il 1890 e il 1891, Claude Monet esplora la ripetizione dello stesso motivo in giorni e stagioni diverse, come pretesto per un lavoro meticoloso e paziente sulla resa della luce e degli effetti atmosferici. Il motivo dei pagliai è un topo della rappresentazione della natura nel diciannovesimo secolo: dipinto da Millet, Pissaro, Van Gogh, le macine sono sufficienti per designare il raccolto e il lavoro contadino. L'anno seguente, Monet continuò il suo lavoro sulla serie prendendo come tema un soggetto urbano: la cattedrale di Rouen.

Gli artisti del Novecento hanno preferito alla ruralità il dinamismo della città, che sarà nuovamente campo di sperimentazioni pittoriche e tecniche, dal Fauvismo al Futurismo passando per la Pop Art.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i cambiamenti che il mondo rurale ha subito nel diciannovesimo secolo?
  2. Lo spopolamento dovuto all'esodo rurale, la cancellazione della vita comunitaria e il passaggio dalla proprietà aristocratica o borghese della terra allo sfruttamento personale.

  3. Chi erano i pittori della scuola di Barbizon?
  4. Erano un gruppo di artisti che si stabilirono nel villaggio di Barbizon per dipingere la natura sul motivo, seguendo l'influenza di Camille Corot e John Constable.

  5. Qual è l'obiettivo dei pittori realisti come Courbet e Millet?
  6. Vogliono tradurre i costumi, le idee e l'aspetto del loro tempo attraverso la pittura, senza nascondere la durezza della vita contadina.

  7. Qual è il soggetto principale degli impressionisti e dei post-impressionisti?
  8. La natura, che sia vicina o esotica, è un pretesto per la loro ricerca degli effetti della luce e del colore.

  9. Quali sono le correnti artistiche che hanno preferito la vita urbana rispetto alla ruralità nel Novecento?
  10. Il Fauvismo, il Futurismo e la Pop Art sono alcune delle correnti artistiche che hanno preferito il dinamismo della città.

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