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Concetti Chiave

  • Impressionism was named after Monet's painting "Impression, Sunrise" and characterized by fast brush strokes, pure colors, and a focus on capturing the momentary impression of a scene without traditional chiaroscuro or perspective.
  • Édouard Manet, despite his classical training, defied academic norms with works like "Le Déjeuner sur l'herbe" and "Olympia," challenging traditional representations with modern and provocative themes.
  • "Le Déjeuner sur l'herbe" blended classical iconography with modern realism, featuring controversial compositional choices like overlapping triangles and a mix of plein air and studio techniques.
  • "Olympia" shocked audiences by depicting a nude prostitute in a candid and unapologetic manner, drawing on classical themes but with a modern and provocative twist.
  • Monet's "Impression, Sunrise" epitomizes impressionism with its loose, rapid brushwork, focusing on light and movement to convey an ephemeral scene, a hallmark of his exploration of light across various series.

Indice

  1. Origini dell'impressionismo
  2. Influenze e tecniche impressioniste
  3. Manet e la colazione sull'erba
  4. Scandalo di Olympia
  5. Monet e la cattedrale di Rouen

Origini dell'impressionismo

Gli impressionisti prendono il nome da un quadro di Monet, impression soleil levant, viene appunto dato questo nome, anche questa volta in maniera negativa durante l’esposizione del 1874, tant’è che si usa questa data come inizio dell’impressionismo, perché si trattava della loro prima mostra, realizzata all’interno di uno studio fotografico del fotografo Nadar.

Anche in questo caso un giornalista vide l’esposizione, si rese conto che secondo lui i quadri non erano completati e che erano semplicemente degli abbozzi: è come se avessero rappresentato la loro impressione della realtà e viene quindi coniato la definizione di impressionismo, termine negativo che poi verrà rivalutato dagli stessi artisti, perché effettivamente loro volevano rappresentare l’impressione di quello che avevano in quel preciso momento di quel preciso paesaggio. Hic et nunc.

Influenze e tecniche impressioniste

L’impressionismo viene influenzato dalla fotografia, che ormai era molto diffusa. E poi la vendita dei colori in tubetto dava l’opportunità, già ai tempi della scuola di Barbizon (artisti precursori dell’impressionismo), di poter andare a lavorare anche all’aperto. Le caratteristiche sono fissare l’impressione di un istante, la stesura del colore in maniera pura e diretta; abbiamo visto che gli artisti impressionisti studiano il colore puro, capiscono che accostare i colori complementari invece di mischiarli insieme, dava ai colori una luce propria; quindi invece di utilizzare le tavolozze per mischiare i colori, decidono di accostarli direttamente sulla tela in modo da essere più luminosi. Non viene utilizzato il chiaroscuro, una tecnica che serviva a dare tridimensionalità e plasticità a persone e oggetti. Gli impressionisti non vogliono dare tridimensionalità ai soggetti. Vogliono dare una visione istantanea e momentanea che ha il nostro occhio, la particolarità dell’impressionismo è creare le ombre non con il nero del chiaroscuro, ma utilizzando i colori.

Manet, Monet, Renoir; Degas.(che ha alcune caratteristiche dell’impressionismo)

Caratteristiche:

  • Immersione nell’atmosfera circostante: lavorano all’aperto.
  • Abolizione completa del chiaroscuro e dello spazio prospettico, andando contro alle accademie.
  • Attenzione alla luce e ai colori, stesi con pennellate spezzate e veloci, per cogliere il momento.
  • Rifiuto dei principi compositivi tradizionali, abolendo l’uso del disegno e delle rigorose costruzioni prospettiche, proprio perché devono rappresentare l’immediatezza e non hanno tempo di creare il disegno compositivo o la prospettiva.

    Non trattano soggetti mitologici, storici o religiosi. Sono completamente indifferenti ai temi politici e sociali, tanto cari invece ai realisti.

Manet e la colazione sull'erba

Viene da una famiglia abbiente, il padre era giudice e cerca in qualche di farlo iniziare in questa carriera legale, senza però riuscirci. Manet ha una formazione classica, quindi va nell’Accademia e ammira i quadri ei maestri del passato, va al Louvre e copia gli artisti di questo museo. Nonostante questo non sarà mai visto come un pittore accademico, non seguirà quindi le regole accademiche (collegamenti: Baudelaire, Emile Zola, Prust, erano quattro grandissimi amici, erano punti di riferimento per lui, avevano le stesse ideologie)

Nel 1863 dipinge la colazione sull’erba, quadro che i salon rifiutano categoricamente, e viene esposto nel salone dei rifiutati, una mostra pubblica, voluta da Napoleone III, per placare le polemiche attorno al salon ufficiale, perché c’erano più di tremila opere che non vennero accettate e serviva un nuovo salon che potesse accettare queste opere. Nonostante sia stato mostrato nel salon dei rifiutati, creò comunque molto scalpore, perché:

  1. Proponeva una contaminazione iconografica, perché abbiamo sia i concetti campestri di Tiziano, quindi un rimando alle ideologie dell’accademia, che in qualche modo si uniscono alla rappresentazione di una realtà moderna; infatti vediamo rappresentato questo picnic di studenti molto libertino, perché due uomini sono vestiti e una donna in primo piano viene rappresentata nuda; la seconda donna si trova sul fondo del quadro mentre fa il bagno in questo laghetto.
  2. La composizione è basata su giochi di triangoli intrecciati e sovrapposti. Il triangolo fin dal medioevo non prende un buon significato. Vediamo che ci sono diversi triangoli su cui viene imposto il disegno, ne abbiamo uno più grande che contiene tutti i personaggi, uno un po’ più piccolo, che racchiude solamente la donna e l’uomo alla nostra sinistra, e un altro ancora che riprende solo la postura e la posizione della donna nuda. Oltre a questi tre triangoli ne potremmo trovare altri; ad esempio quello creato dal braccio destro della donna nuda; o quello della gamba destra piegata, e anche la gamba piegata dell’uomo sulla destra.
  3. Mancata unità stilistica, forse la più importante. Mentre il paesaggio viene studiato e creato en pleine air, i personaggi e la natura morta in basso a sinistra (il picnic) vengono dipinti in studio, quindi hanno alla base un disegno, e sono una sorta di virtuosismo tecnico dell’artista, che vuole dimostrare quello che sapeva fare.

    Quest’opera è il momento di passaggio dal movimento realista a quello impressionista, perché questa pittura en pleine air del paesaggio è relativa proprio al mondo degli impressionisti.

    Non contento di non essere stato esposto nel Salon ufficiale, questo diventa il suo punto di riferimento, voleva essere riconosciuto ufficialmente come artista. Ogni anno tenta di mandare regolarmente delle opere al salon, due di queste saranno apprezzate perché rappresenteranno un soggetto tradizionale, mentre nel 1865 Manet torna di nuovo al centro delle critiche per la rappresentazione di Olympia.

Scandalo di Olympia

Lo scandalo è dato dal fatto che una prostituta sia stata rappresentata nuda (nel neoclassicismo solo le prostitute potevano essere rappresentate nude). Le prostitute avevano degli indumenti relativi alla vita lavorativi, come ad esempio il collarino di raso nero al collo, altra caratteristiche sono le ciabattine di raso, anche il bracciale molto largo nel braccio destro. Inoltre viene rappresentato su questo letto che è un po’ disfatto. Poi arriva questa serva di colore, che sta portando dei fiori probabilmente di un suo spasimante. Riprende un quadro, la Venere di Urbino di Tiziano, un quadro ben accetto perché viene rappresentata nuda la Venere e non una donna comune. Vediamo alcune similitudini, come il fatto che si sorreggono con il braccio destro, l’altro braccio serve per coprire il pube, la gamba sinistra si trova sotto quella destra e sono accavallate le une alle altre. La differenza è che, nonostante entrambe stiano guardando l’osservatore, la Venere china leggermente il volto, mentre Olimpia continua a guardare imperterrita l’osservatore, come se in qualche modo lo volesse sedurre. Entrambe si trovano sul letto, quello dell’Olympia più sgualcito, e entrambe hanno degli animali sul letto, una ha il cane e una il gatto. Il cane nella Venere di Urbino potrebbe rappresentare la fedeltà, mentre il gatto è simbolo di lussuria. Quindi anche la rappresentazione degli animali è simbolica e ci fa capire ciò che viene rappresentato.

Vi è utilizzato un colore molto candido per quanto riguarda sia il letto che la pelle di Olympia, a contrasto con il fondale molto scuro. Ci sono delle tende verdi molto scure, e il muro con questa tappezzeria damascata va sul marrone/oro. I grandi palazzi in questo periodo erano completamente rivestiti di queste tappezzerie damascate. Quello che vediamo alle sue spalle però, non è oro, ma è più tendente al marrone, quindi sicuramente non si tratta di un’ambiente nobiliare.

Era un bar conosciuto perché le cameriere avevano l’obbligo di prestare servizio sia al bancone per servire gli alcolici, ma anche perché dovevano offrire piacere fisico. Questo dalla cameriera lo possiamo capire dal suo collarino di raso nero e nel braccio destro anche lei ha un bracciale d’oro molto spesso.

La particolarità è che questo quadro viene realizzato attraverso uno specchio dove viene raffigurata la sala che si trova alle nostre spalle; utilizzando questa visuale lo spettatore si sente come un cliente che si trova davanti a questa cameriera. Avendo lo specchio dietro ci vediamo come se fossimo quel cliente sulla destra, noi personifichiamo quell’uomo. Anche qui, com’era già successo per la colazione sull’erba, abbiamo due tecniche diverse utilizzate: mentre ci sono dei dettagli che vengono realizzati in studio molto dettagliati e precisi (come la natura morta in primo piano), ci sono molti aspetti del quadro in cui la radice impressionista dell’artista viene fuori: in alto abbiamo le persone che si trovano nella sala, realizzate con delle pennellate molto rapide e piccole, Le donne in primo piano sono quelle più dettagliate e man mano che ci allontaniamo i dettagli vengono meno e ci viene difficile distinguere una persona dall’altra. Guardando le persone capiamo anche che cosa succedeva in questo bar: sicuramente era affollato, inoltre in alto a sinistra abbiamo dei piedi con una balaustra in ferro, sicuramente si facevano degli spettacoli con delle acrobate; a prova di questo sulla sinistra c’è una donna con un binocolo. Manet è quindi un precursore degli impressionisti.

Rappresenta una scena di un porto in maniera molto abbozzata e veloce: in fondo abbiamo degli alberi maestri molto alti di alcune imbarcazioni, dietro c’è un po’ di fumo, quindi probabilmente c’è qualche battello a vapore, mentre sulla destra abbiamo la scogliera; In primo piano abbiamo tre imbarcazioni, probabilmente si tratta di piccoli pescherecci che stanno andando a pesca. I colori utilizzati sono due colori complementari a contrasto: color pesca e azzurrino. Contrasto molto forte, perché si trovano agli antipodi della ruota dei colori, e sono quindi molto luminosi. L’artista fa delle pennellate veloci, ad esempio sul mare utilizza delle pennellate più scure per rappresentare l’impressione del movimento delle onde e la fisica rappresentazione delle onde stesse. L’artista si firma con l’anno e qui vediamo la pennellata diversa. Guardando sopra la scritta, vediamo delle pennellate che ci danno una sensazione di rapidità, si vedono le pennellate e sono ben distinguibili.

Monet e la cattedrale di Rouen

Gli impressionisti studiano sempre la luce. Monet è uno dei più grandi studiosi di luce, studio visibile soprattutto in un ciclo di opere che hanno come soggetto la cattedrale di Rouen. Sappiamo che di questo ciclo fanno parte una cinquantina di opere, che oggi sono suddivise in collezioni private e pubbliche. La caratteristica che le accomuna è il soggetto principale, la cattedrale, e il luogo dove vengono rappresentate. La cattedrale viene rappresentata in diversi momenti della giornata, con diverse condizioni atmosferiche, ma anche in diverse stagioni, infatti l’artista impiega molti anni per rappresentare questi dipinti. Vengono sviluppati a partire dal 1891, fino alla fine del 1894, e vengono tutti rappresentati dalla camera d’albergo dove alloggiava l’artista, che si trovava davanti questa cattedrale, che si trovava leggermente spostata, sulla sinistra. E’ visibile anche in questo caso il collegamento con la fotografia, perché la cattedrale non è rappresentata nella sua totalità, ad esempio le due torri che si trovavano davanti, non vengono completamente inserite nel quadro, quindi si tratta di una sorta di taglio fotografico. Inoltre non vengono rappresentate in maniera diretta, di fronte, ma abbiamo uno scorcio laterale, perché appunto l’artista si trova spostato lateralmente. La particolarità sta nel fatto che l’artista ha deciso di intraprendere questo ciclo come una sorta di esperimento, voleva studiare come la luce riflette sulla cattedrale, quindi la dipinge più volte, in diverse condizioni, per vedere come la luce riflessa sulla facciata cattedrale cambia. Il cielo non viene rappresentato molto, però guardando i colori del dipinto possiamo percepire lo stesso una probabile stagione e un probabile orario in cui ci troviamo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "Impressionismo" e come è stato inizialmente percepito?
  2. Il termine "Impressionismo" deriva dal quadro di Monet "Impression soleil levant" e fu inizialmente usato in modo negativo durante l'esposizione del 1874, poiché i critici ritenevano che i quadri fossero incompleti e solo abbozzi.

  3. Quali sono le principali caratteristiche tecniche dell'Impressionismo?
  4. L'Impressionismo si caratterizza per l'uso di colori puri e accostati direttamente sulla tela, l'abolizione del chiaroscuro e dello spazio prospettico, e l'attenzione alla luce e ai colori con pennellate spezzate e veloci.

  5. In che modo Manet si differenzia dagli artisti accademici e quale fu la sua relazione con il Salon?
  6. Manet, pur avendo una formazione classica, non seguì le regole accademiche e cercò costantemente il riconoscimento ufficiale al Salon, nonostante le sue opere spesso suscitassero scandalo e critiche.

  7. Quali elementi iconografici e stilistici caratterizzano "La colazione sull’erba" di Manet?
  8. "La colazione sull’erba" presenta una contaminazione iconografica tra concetti campestri e modernità, con una composizione basata su triangoli intrecciati e una mancata unità stilistica tra paesaggio e figure.

  9. Come Monet ha esplorato la luce nelle sue opere, in particolare nel ciclo della cattedrale di Rouen?
  10. Monet ha studiato la luce dipingendo la cattedrale di Rouen in diversi momenti della giornata e condizioni atmosferiche, utilizzando un approccio simile alla fotografia per catturare le variazioni di luce riflessa sulla facciata.

Domande e risposte