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Concetti Chiave

  • Paul Gauguin's painting "Ia Orana Maria" blends Christian and Polynesian imagery, depicting an Annunciation scene set in Tahiti with indigenous figures.
  • The painting sparked controversy as it combined various religious symbols and artistic influences, showcasing an exotic landscape with unreal colors.
  • Gauguin's personal journey led him from Peru to France and eventually to Tahiti, where he sought a "lost paradise" to paint untouched nature and culture.
  • In Brittany, Gauguin developed the Synthetism style, characterized by flat designs and bold outlines, moving away from Impressionist naturalism.
  • Gauguin's final move to Hiva Oa in the Marquesas Islands inspired works like "White Horse," depicting harmony between humans and nature in lush settings.

Indice

  1. L'opera di Gauguin a Tahiti
  2. L'influenza di Botticelli
  3. La vita di Gauguin
  4. Il periodo in Bretagna
  5. L'ultimo soggiorno a Hiva Oa

L'opera di Gauguin a Tahiti

Una insolita scena religiosa della storia dell’arte fu dipinta dal pittore francese Paul Gauguin (Parigi, 1848 - Hiva Oa, 1903) durante il suo soggiorno a Tahiti, un’isola della lontana Polinesia. Nel quadro Ia Orana Maria rappresentò l’Annunciazione, il momento in cui l’arcangelo Gabriele (che qui appare in secondo piano, oltre i rami di un arbusto fiorito) sta per pronunciare le parole di saluto «Ave Maria», rivolte alla Madonna e al piccolo Gesù Bambino.

Le due figure sacre, sulla destra, si distinguono per l’aureola dorata che ne circonda la testa. Gauguin mescola e interpreta immagini cristiane e culti polinesiani: la Madonna è scalza, ha i lineamenti tahitiani e, al posto del tradizionale mantello blu, indossa un rosso pareo fiorito. Inoltre, non regge il Figlio in braccio ma sulle spalle. Al centro, due donne di Tahiti, a seno nudo, hanno le mani giunte in preghiera mentre ai loro piedi, in primo piano, troviamo come dono alcuni frutti tropicali. Anche il titolo dell’opera che compare in basso sulla tela sottolinea il significato religioso del dipinto: Ia Orana Maria è la traduzione di «Ave Maria» nella lingua dell’isola.

L'influenza di Botticelli

Evocare un Eden incontaminato. L’episodio raffigurato da Gauguin non ha più nulla di tradizionale: tutti i protagonisti, anche l’angelo, sono indigeni e il paesaggio esotico è riprodotto con colori irreali. Per questo l’opera suscitò scandalo, poiché mescolava figure e simboli provenienti da varie religioni e da varie fonti pittoriche. Quando Gauguin si recò a Tahiti portò con sé riproduzioni e stampe di varie opere, tra cui dei dipinti di Sandro Botticelli. Nell’opera si avverte, ad esempio, un vago richiamo a La Primavera del pittore fiorentino .

La vita di Gauguin

Cercando il Paradiso perduto Paul Gauguin arrivò tardi alla pittura e la sua vita fu difficile. Da bambino si trasferì a Lima, in Perù; tornato in Francia, a 17 anni si imbarcò come marinaio per il Sud America. Compì il giro del mondo e raggiunse il Circolo polare artico. Poi lavorò in Borsa, si sposò con una donna danese e diventò collezionista d’arte. Per questo motivo frequentò gli impressionisti e cominciò a dipingere. Abbandonò il lavoro e la famiglia e inseguì il suo sogno: fondare una «scuola dei Tropici», dove poter dipingere indisturbato uomini, animali e paesaggi dall’aspetto incontaminato. Nel 1891 vendette tutto e partì per Tahiti, alla ricerca del Paradiso perduto.

Il periodo in Bretagna

Per concentrarsi sulla sua ricerca, Gauguin fuggì dalle mode e dalla vita frenetica di Parigi. Inizialmente andò a stabilirsi in Bretagna, una regione di severe tradizioni contadine. Di quel mondo fatto di immagini semplici, dure, arcaiche, l’artista studiò le forme che interpretò con uno stile personale detto «Sintetismo»: il disegno era piatto e il colore chiuso dentro nette linee di contorno. In Bretagna Gauguin abolì ogni intento naturalistico: a differenza degli impressionisti non imitò più gli effetti di luce della natura, ma interpretò un’atmosfera, uno stato d’animo indefinibile come nel dipinto Il Cristo giallo. In quest’opera Gauguin esprime la religiosità popolare: un antico crocifisso ligneo di campagna è venerato da alcune contadine bretoni. Ai piedi della croce tre donne sono raccolte in preghiera, mentre in lontananza si apre un paesaggio composto da alberi rossi e casupole dai colori irreali. Qui Gauguin applica la tecnica detta «cloisonnisme», che consiste nel contornare con un marcato segno nero cose e persone e nel riempire lo spazio così definito con il colore (come nelle vetrate colorate delle cattedrali).

L'ultimo soggiorno a Hiva Oa

Nel 1895 Gauguin lasciò per sempre la Francia per trasferirsi in un luogo ancora più remoto e selvaggio della Polinesia: HivaOa, nelle Isole Marchesi. Nell’opera Cavallo bianco, caratteristica di questo suo ultimo soggiorno, dipinge uomini e animali intimamente immersi in un paesaggio lussureggiante

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del dipinto "Ia Orana Maria" di Paul Gauguin?
  2. "Ia Orana Maria" rappresenta l'Annunciazione con un'interpretazione unica, mescolando immagini cristiane e culti polinesiani, con la Madonna dai lineamenti tahitiani e un paesaggio esotico.

  3. Come si distingue lo stile pittorico di Gauguin durante il suo soggiorno in Bretagna?
  4. In Bretagna, Gauguin sviluppò il "Sintetismo", caratterizzato da disegni piatti e colori racchiusi in nette linee di contorno, come nel dipinto "Il Cristo giallo".

  5. Quali influenze artistiche portò Gauguin con sé a Tahiti?
  6. Gauguin portò riproduzioni e stampe di varie opere, tra cui dipinti di Sandro Botticelli, che influenzarono il suo lavoro a Tahiti.

  7. Perché Gauguin decise di trasferirsi a HivaOa nelle Isole Marchesi?
  8. Gauguin si trasferì a HivaOa in cerca di un luogo ancora più remoto e selvaggio per continuare la sua ricerca artistica lontano dalla civiltà occidentale.

  9. Qual è la tecnica del "cloisonnisme" utilizzata da Gauguin?
  10. Il "cloisonnisme" consiste nel contornare con un marcato segno nero cose e persone e nel riempire lo spazio così definito con il colore, simile alle vetrate colorate delle cattedrali.

Domande e risposte