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Concetti Chiave

  • L'opera "Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta" è nota per l'attenuazione della tecnica macchiaiola, realizzata per un concorso indetto dal governo toscano.
  • Il concorso richiedeva la rappresentazione delle battaglie risorgimentali franco-piemontesi contro gli austriaci, con l'opera vincitrice destinata a raffigurare ulteriori battaglie.
  • Fattori adottò un approccio realistico, mostrando il recupero dei morti e feriti da parte della Croce Rossa, sottolineando l'umanità al di là delle fazioni.
  • L'opera è considerata una narrazione della storia contemporanea senza filtri interpretativi, un esempio di realismo secondo il critico Corrado Maltese.
  • La composizione presenta elementi macchiaioli nei dettagli e nella vegetazione, mentre il cielo e il carro si discostano da questo stile, con uno sviluppo prevalentemente orizzontale.

Fattori - Campo italiano dopo la battaglia di Magenta

Indice

  1. Fattori e il concorso di Ricasoli
  2. Il realismo di Fattori
  3. Tecnica macchiaiola e dettagli

Fattori e il concorso di Ricasoli

L’opera che rese Fattori più famoso è Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta, nella quale attenuò la tecnica macchiaiola, in quanto il quadro era destinato a un concorso, difatti in questo caso fu realizzato anche un disegno preparatorio.

Il concorso fu indetto da Ricasoli, reggente del governo di Toscana, per raccontare alcune delle battaglie risorgimentali della prima (1848) e seconda guerra indipendenza (1859). In particolare i partecipanti avrebbero dovuto raccontare una fra le seguenti battaglie nelle quali i franco-piemontesi sconfissero gli austriaci: Battaglia di Curtatone (1° guerra di indipendenza), Battaglia di San Martino e Solferino, Battaglia di Palestro e Battaglia di Magenta (2° guerra di indipendenza). Il vincitore avrebbe poi dovuto realizzare le restanti.

Il realismo di Fattori

Fattori non rappresentò la battaglia in sé come si può comprendere dal titolo: avendo partecipato ai moti del ‘48 raccontò attraverso un approccio nuovo, ossia spiegando come alla fine della guerra i morti, indipendentemente dalla loro fazione, fossero degli uomini. Racconta infatti il momento in cui i morti e i feriti venivano raccolti dalla Croce rossa italiana, che nacque proprio durante questi moti perché un imprenditore aveva notato che non vi era un’organizzazione per raccogliere i morti. Nell’opera una crocerossina vede delle persone ferite al ciglio della strada, invece a destra vi è il generale McMahon franco-piemontese. Questo dipinto fu considerato da il critico Corrado Maltese la prima opera a narrare la storia contemporanea senza filtri interpretativi, è per questo che si può parlare di realismo.

Tecnica macchiaiola e dettagli

A non essere macchiaioli sono il cielo, il carro, lo è invece la vegetazione e i dettagli che presentano ombre o improvvisi salti da chiaro a scuro. Per lo più come nelle opere macchiaiole l’opera è sviluppata con orizzontalità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'opera più famosa di Fattori e perché è significativa?
  2. L'opera più famosa di Fattori è "Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta", significativa perché attenua la tecnica macchiaiola per un concorso indetto da Ricasoli, raccontando le battaglie risorgimentali.

  3. Come Fattori rappresenta il realismo nel suo dipinto?
  4. Fattori rappresenta il realismo mostrando il momento in cui i morti e i feriti vengono raccolti dalla Croce Rossa, evidenziando l'umanità dei soldati indipendentemente dalla fazione.

  5. Quali elementi del dipinto di Fattori riflettono la tecnica macchiaiola?
  6. Nel dipinto di Fattori, la vegetazione e i dettagli con ombre o contrasti chiaro-scuro riflettono la tecnica macchiaiola, mentre il cielo e il carro non lo sono.

Domande e risposte