Concetti Chiave
- L'Ecole de Paris non è una scuola o movimento, ma un'atmosfera a Parigi post Prima Guerra Mondiale, unendo artisti di varie origini e stili.
- Parigi offriva libertà artistica, accogliendo tutti gli stili, dal figurativo al surrealismo, con maestri come Matisse, Picasso e Braque.
- L'Ecole de Paris terminò con l'occupazione della Francia durante la Seconda Guerra Mondiale, ma il suo spirito influenzò l'arte contemporanea.
- L'arte del Novecento, nata da esperienze avanguardiste, si allontanò dalla bellezza classica, abbracciando valori innovativi e rivoluzionari.
- Valori artistici innovativi, inizialmente opposti e censurati, sono ora parte integrante della società dei consumi, sviluppando stili come il Kitsch.
Indice
L'atmosfera cosmopolita di Parigi
L’Ecole de Paris si sviluppa a Parigi, dopo la prima guerra mondiale (1915-1918) in un clima internazionale e cosmopolita, dove si riunisco numerosi artisti di varia provenienza geografica e culturale. Non si tratta di una scuola o di un movimento, bensì di un clima, un’atmosfera sociale dove artisti di varie
generazioni e orientamenti culturali e artistici si incontrano.
Libertà artistica e grandi maestri
Tutti gli stili e i linguaggi sono ammessi, dal figurativo all’attratto, dal cubismo al surrealismo, con il fine di dare all’arte quella libertà di ricerca che solo Parigi in quel momento è in grado di offrire.
I grandi maestri sono Matisse, Picasso e Braque e accanto a loro i giovani, quali Utrillo, Soutine, Chagall, Severini, Magnelli, Archipenko e molti altri si danno da fare per vivere l’arte in piena libertà.
L’Ecole de Paris, con il suo clima cosmopolita e libertario, con i suoi artisti bohémiens, cessa di esistere con l’avvento della seconda guerra mondiale (1939-1945) nel momento in cui le armate hitleriane occupano la Francia.
L'eredità delle avanguardie storiche
L’arte che noi vediamo oggi esposta nelle gallerie e nelle grandi mostre internazionali come biennali e fiere dedicate al contemporaneo, è ancora frutto di quello spirito di rottura manifestatosi del Novecento e nato dall’esperienza delle Avanguardie Storiche, che ha visto l’arte non più significativa in quanto “bella” nel senso classico del termine, ma importante in quanto portatrice di valori innovativi e rivoluzionari rispetto al passato. L’arte anzi ha subìto un processo di “bruttizzazione”, trovando in categorie estetiche lontane dal comune senso del bello e dai tradizionali canoni accademici il suo significato più rilevante. Con le avanguardie storiche e con movimenti an- ti-artistici come il Dada, l’arte ha smesso di essere valutata e apprezzata per il suo valore “visivo” ed estetico immediato, per la sua capacità di appagare i nostri sensi, e ha iniziato ad essere celebrata invece per il suo potere simbolico, espressivo e rivoluzionario.
L'arte rivoluzionaria e il suo impatto
Se tali modelli innovativi hanno subìto opposizione, censura e mille traversie per affermarsi all’interno dei contesti espositivi e accademici, oggi sono per noi valori acquisiti che nella società dei consumi hanno lasciato, lentamente ma con grande intensità, un’impronta enorme, sviluppando persino quello stile e quel gusto involontario che è definibile come Kitsch o Camp (nella sua accezione più colta e consapevole).
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'Ecole de Paris nel contesto artistico del Novecento?
- Quali sono stati alcuni dei principali artisti associati all'Ecole de Paris?
- Come ha influenzato l'Ecole de Paris l'arte contemporanea?
L'Ecole de Paris rappresenta un clima cosmopolita e libertario dove artisti di diverse generazioni e orientamenti si incontrano a Parigi, promuovendo la libertà di ricerca artistica e contribuendo allo sviluppo di stili innovativi e rivoluzionari.
Tra i grandi maestri dell'Ecole de Paris ci sono Matisse, Picasso e Braque, mentre tra i giovani artisti figurano Utrillo, Soutine, Chagall, Severini, Magnelli, Archipenko e molti altri.
L'Ecole de Paris ha contribuito a un cambiamento di paradigma nell'arte, spostando l'attenzione dal valore estetico tradizionale a quello simbolico e rivoluzionario, influenzando profondamente l'arte contemporanea e lasciando un'impronta duratura nella società dei consumi.