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Concetti Chiave

  • Bruno Munari, nato a Milano nel 1907, è stato un artista di fama internazionale, noto come pittore, scultore e designer.
  • Iniziò la sua carriera artistica nel movimento futurista, ma si distaccò da esso per esplorare nuove forme di espressione.
  • Munari è celebre per le "macchine inutili", oggetti mobili che stimolano la fantasia sfruttando fenomeni naturali.
  • Nel 1948 fondò il Movimento d'Arte Concreta (MAC), promuovendo l'astrattismo geometrico in Italia.
  • Negli anni '60 e '70, Munari continuò a innovare, sperimentando con progetti artistici e pellicole cinematografiche.

In questo appunto viene descritta la biografia e l'attività artistica del celebre pittore, artista, designer e scultore Bruno Munari che ha avuto una grande importanza in ambito internazionale. Si descrivono le sue mostre, le sue opere e non solo.

Indice

  1. Biografia di Bruno Munari
  2. A Milano
  3. Il primo manifesto
  4. La prima mostra
  5. Il distacco dal futurismo
  6. Le macchine inutili
  7. Il secondo manifesto
  8. Il Movimento d’Arte Concreta
  9. I negativi-positivi
  10. Gli anni '60
  11. La mostra Multipli
  12. Gli ultimi anni di vita

Biografia di Bruno Munari

Bruno Munari fu un’artista.

Fu pittore, scultore e designer di importanza internazionale. Nacque a Milano nel 1907, ma a soli 6 anni si trasferì in un paesino del Veneto, in Polesine. Qui viveva con la famiglia in un ambiente umile e di campagna.

A Milano

Dopo essere tornato nella città di Milano, Bruno Munari entra immediatamente in contatto con vari esponenti del movimento futurista come Depero, Prampolini, Marinetti e Buzzi. Bruno Munari, opere articoloGrazie a questi artisti Bruno esplorava varie tecniche pittoriche come l’aeropittura (genere pittorico che deriva dalla corrente del futurismo). L’anno successivo, nel 1927, iniziò ad esporre le sue opere nelle mostre futuriste organizzate in Italia e in Europa.

Il primo manifesto

Nel 1928 firmò con il collega Aligi Sassu il “Manifesto della pittura, del dinamismo e della riforma muscolare” nella quale tentarono di teorizzare la ricerca artistica attraverso l’uso di forme dinamiche e spesso astratte. Tramite questo manifesto, Munari e Sassu diedero inizio ad un nuovo modo di fare arte, completamente nuovo e originale.

La prima mostra

Dopo esser giunto a Milano ed esser entrato in contatto con i maggiori esponenti del movimento futurista, nel 1927, Bruno Munari partecipò alla sua prima mostra. L’esposizione era intitolata “Mostra di Trentaquattro Pittori Futuristi” e venne organizzata dalla Galleria Pesaro. Fu grazie a questa prima esperienza che la particolare arte di Munari si fece notare.

Il distacco dal futurismo

Ben presto però Bruno Munari si rese conto di non essere rappresentato a pieno dal movimento del futurismo, quindi cominciò a distaccarsi da esso. Per lui il futurismo rappresentava un concetto limitante, in quanto la sua creatività si estendeva ben oltre quei confini. Così nel 1930 (a soli 22 anni) creò la Macchina Aerea, ossia una composizione di forme geometriche libere capace quindi di rappresentare il movimento.

Le macchine inutili

Nel 1933 Bruno Munari creò un’altra novità, le macchine inutili. Queste macchine consistevano in oggetti mobili di vario colore e forma che vengono “azionati” da fenomeni naturali (spostamenti d’aria, innalzamento e abbassamento della temperatura, luce e ombra e umidità). Tramite queste macchine, inutili perché a prima vista non rappresentano nulla, Munari voleva scatenare la nostra fantasia e metterla alla prova. Queste macchine vennero esposte in molte delle mostre futuriste e attirarono l’attenzione di molti critici d’arte.

Il secondo manifesto

Nel 1934, insieme a Manzoni, Furlan, Ricas e Regina, Munari firmò il “Manifesto tecnico dell’aeroplastica futurista” che esprimeva la necessità di rappresentare lo spazio e la forma dell’aria insieme all’estetica della materia.

Il Movimento d’Arte Concreta

Nel 1948 Bruno Munari fondò, insieme a Dorfles, Monnet e Soldati, il MAC, ovvero il movimento d’arte concreta che aveva lo scopo di alimentare l’astrattismo libero e per lo più caratterizzato da forme geometriche. Il movimento nacque a Milano, poi negli anni successivi si diffuse in diverse città come Roma, Napoli, Firenze, Milano, Genova e Torino. Ad esso aderirono successivamente molti artisti futuristi come Franchini, Bertini, Furrer, Nigro, Mazzon, Ugolini e Perilli.

I negativi-positivi

La volontà di Bruno Munari di dare sempre forme nuove a ciò che osservava lo condusse alla creazione di un tipo di quadri differenti, i “negativi-positivi”. All’interno di questo progetto Munari rappresentò una serie di forme regolari e geometriche incastonate tra loro. L’obiettivo a cui voleva mirare era quello di dimostrare la soggettività dello sguardo, poiché ognuno deve essere libero di scegliere su quale figura concentrarsi.

Gli anni '60

Dal 1960 circa Bruno Munari iniziò a sperimentare e a realizzare nuovi progetti interessanti come “sfere doppie”, “nove sfere in colonna”, “tempo nel tempo”, “scacco matto” e “sulle scale mobili”. Inoltre iniziò a realizzare le prime pellicole cinematografiche che avevano la particolarità di suscitare, agli occhi del pubblico, nuovi colori rispetto a quelli già presenti.

La mostra Multipli

Nel 1971 prese parte alla mostra “Multipli” organizzata al museo d’arte di Philadelphia. Durante questa mostra ha esposto i dieci esemplari di “macchina aerea” del 1930 da lui replicati, poiché la prima era stata distrutta a causa di un trasloco.

Gli ultimi anni di vita

Durante gli anni ‘80 e fino al suo ultimo anno di vita, Munari non smise mai di progettare e fare nuovi esperimenti, poiché la sua creatività e voglia di mostrarsi non si esaurirono mai. Infatti, la sua ultima opera è stata designata nel 1988 (suo ultimo anno di vita) e si chiama “Tempo Libero”. Questo progetto venne realizzato grazie alla collaborazione con “Swatch”, famoso marchio di orologi. Bruno Munari in un’intervista che riguardava il suo rapporto con il futurismo disse:
“Un rapporto molto amichevole. Un rapporto di reazione a una società da rifiutare e, nello stesso tempo, prova per vedere se c'è qualcosa che può essere utilizzato. Uno sbaglio che ho notato nei futuristi, credo che sia uno sbaglio, è quello di cercare di esaltare il dinamismo con delle tecniche statiche. Se io faccio una scultura che vuol significare velocità però è ferma... sarà bella sotto altri aspetti, ma è sbagliata. Io devo prendere il cinema perché è una tecnica di movimento. Cioè mi pare che abbiano sbagliato a usare tutti quegli elementi compositivi che erano degli stereotipi mentali. Per esempio, quella scultura di Boccioni «Muscoli in velocità» è una statua ferma; mentre se io faccio una cosa che si muove, quella mi dà l'idea della mutazione.”

Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Bruno Munari e quale importanza ha avuto nel panorama artistico internazionale?
  2. Bruno Munari era un artista, pittore, scultore e designer di importanza internazionale, noto per la sua creatività e innovazione nel campo dell'arte.

  3. Qual è stato il contributo di Bruno Munari al movimento futurista?
  4. Munari ha contribuito al futurismo firmando il "Manifesto della pittura, del dinamismo e della riforma muscolare" e partecipando a mostre futuriste, ma si è poi distaccato per esplorare oltre i limiti del movimento.

  5. Cosa sono le "macchine inutili" create da Bruno Munari?
  6. Le "macchine inutili" sono oggetti mobili azionati da fenomeni naturali, progettati per stimolare la fantasia e l'immaginazione, esposte in molte mostre futuriste.

  7. Qual è stato il ruolo di Bruno Munari nel Movimento d’Arte Concreta?
  8. Munari ha fondato il Movimento d’Arte Concreta nel 1948, promuovendo l'astrattismo libero e geometrico, influenzando molti artisti futuristi.

  9. Come ha continuato Bruno Munari a innovare negli anni '60 e oltre?
  10. Negli anni '60, Munari ha sperimentato nuovi progetti artistici e cinematografici, continuando a creare opere innovative fino alla sua ultima opera "Tempo Libero" nel 1988.

Domande e risposte