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Monet
Impressione, sole nascente: Si tratta dell’opera che, quasi casualmente, diede il nome all’intero movimento impressionista. L’opera è una piccola tela realizzata nel 1872. Non vi è alcuna traccia di disegno preparatorio e dunque il colore è steso direttamente sulla tela, con pennellate brevi e veloci. A fatica riusciamo a distinguere gli oggetti ed i soggetti del dipinto, in quanto ogni oggettività naturalistica è superata. L’uso giustapposto di colori caldi (il rosso e l’arancione) e freddi (il verde azzurrognolo) rende infatti in modo estremamente suggestivo il senso della nebbia al mattino. Monet, attraverso quest’opera afferma che non intende più descrivere la realtà ma vuole cogliere l’impressione che ha di essa nell’attimo immediatamente precedente ed immediatamente successivo.
La Cattedrale di Rouen: Sempre più entusiasmato dai problemi di luce e delle sensazioni di colore, si dedica a diverse serie, nelle quali ritrae un medesimo soggetto in decine di tele successive. Il punto di ripresa sarà sempre lo stesso ma quello che cambia è l’impressione del momento, le condizioni di luce e di colore. Particolarmente significativa è la celebre serie della Cattedrale di Rouen, una trentina in tutto. L’artista dipinge la facciata della cattedrale da una finestra della stanza di una bottega vicina, in diverse condizioni climatiche, sole, pioggia, nebbia, ore del giorno, mattino, mezzogiorno, sera, e tutto questo in due successivi soggiorni: febbraio-aprile del 1892 ed il medesimo periodo nel 1893. La serie può essere suddivisa in: armonia bruna (mancata data) , appartenete ad uno dei primi della serie, presenta colori scuri, bruni ed una vista prospettica differente,infatti, a differenze del resto delle opere la cattedrale è vista frontalmente; effetto del mattino (1893) , caratterizzata da colori e azzurrognoli, con effettivi spezzi di luce; armonia blu (1893), evidentemente definitiva dall’accoramento di colori tendenti al blu; pieno sole (1893), caratterizzato dalla rappresentazione della cattedrale in piena condizione di luce; effetto di luce mattutina (1894), rappresentato da tonalità di blu, cupi ed opachi; a sera, o meglio, tardo pomeriggio durante il tramonto del sole.