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Concetti Chiave

  • L'Espressionismo tedesco nasce in Germania con il gruppo Die Brücke, caratterizzato da un linguaggio antinaturalistico e soggetti che richiamano le flapper girls degli anni '20, ma viene fortemente criticato e definito "arte degenerata".
  • L'Astrattismo, influenzato dall'Espressionismo e Cubismo, si distingue per la sua natura rivoluzionaria, concentrandosi su colori e forme essenziali, con tendenze come l'Astrattismo lirico e geometrico.
  • Kandinskij, pioniere dell'Astrattismo, si focalizza sull'emozionalità dei colori paragonandoli alla musica, creando opere come il "Primo acquerello astratto" e "Composizione VIII".
  • Il Surrealismo esplora il mondo interiore e inconscio, influenzato da Freud, con artisti come Dalì e Magritte che utilizzano simboli inquietanti e giochi di rappresentazione per liberare l'individuo dal razionale.
  • Il Dadaismo, nato durante la Prima Guerra Mondiale, propone un'arte irriverente e ironica, azzerando il concetto di bellezza universale attraverso ready-made e collage, con Marcel Duchamp come figura rivoluzionaria.

Indice

  1. Origini e discriminazione
  2. Linguaggio e ispirazioni artistiche
  3. Astrattismo e le sue tendenze
  4. Kandinskij e il suo approccio
  5. Mondrian e il Neoplasticismo
  6. Depero e il Futurismo
  7. Metafisica e De Chirico
  8. Surrealismo e influenze
  9. Magritte e il realismo surreale
  10. Dadaismo e il Cabaret Voltaire

Origini e discriminazione

Nasce in Germania da quattro studenti di architettura. Die Brüke indica il ponte che rappresenta la tendenza dell’uomo a migliorarsi. Venivano fortemente discriminati perché non venivano compresi dalle masse e per questo veniva definita come arte degenerata. Il culmine si raggiunge nel 1937 quando Hitler mette su una mostra di condanna nella quale denigra questa tipologia di arte.

Linguaggio e ispirazioni artistiche

Usano un linguaggio antinaturalistico, composto da soggetti come pedaggi e figure femminili, le quali sono un rimando alle flapper girls degli anni ‘20.

Deriva da quello tedesco e prende ispirazione anche da Klimt.

Gli artisti riportano temi esistenziali di morte e amore. Il maggiore esponente è Schiele il quale rappresenta figure femminili e volti pallidi.

Astrattismo e le sue tendenze

Tra tutte le Avanguardie, l’arte astratta è quella più rivoluzionaria, infatti questa mette in discussione la concezione della pittura come arte figurativa, cioè come rappresentazione di oggetti reali. Con l’Astrattismo gli unici protagonisti del dipinto sono i colori e le forme essenziali. È una pittura autoreferenziale che ha come oggetto il suo linguaggio e le emozioni prodotte dai colori. Ne consegue che gran parte delle opere astratte si intitoli “composizione”. Si distinguono due tendenze:

- Astrattismo lirico, deriva dall’Espressionismo, prevale la disposizione libera del colore.

- Astrattismo geometrico, dal Cubismo, emerge la forza delle forma.

Kandinskij e il suo approccio

Nasce a Mosca e si trasferisce a Monaco di Baviera per studiare pittura. È vicino al linguaggio fauve per i colori accesi e innaturali, ma con la differenza che lui non cerca di esprimere la gioia di vivere ma le sensazioni provocate dai colori stessi. Questo approccio emozionale viene descritto da lui in un saggio che diventerà caposaldo della pittura del Novecento. Secondo Kandinskij la pittura così come la musica può suscitare sensazioni spirituali senza ricorrere alla rappresentazione del reale.

Si unisce al gruppo del Cavaliere Azzurro, che mira a raffigurare visioni più pure e libere delle cose, attraverso ricerca di equilibrio e armonia cromatica.

- impressioni: ci derivano dalla natura esteriore in forma di grafico-pittorica.

- improvvisazioni: sono incosapevoli e di natura interiore.

- composizioni: sono espressioni che vengono rielaborate a lungo, dopo i primi abbozzi.

L’opera che segna l’inizio ufficiale dell’Astrattismo è un suo acquerello, un insieme di macchie colorate del tutto prive di qualsiasi riferimento al reale. Questo in realtà ha preso vita da un quadro che lui aveva dipinto ma che era appoggiato al cavalletto capovolto.

I colori sono abbinati a diversi strumenti musicali: giallo tromba, rosso tamburo, blu organo. Le macchie si espandono in diverse direzioni, in alcuni punti la pennellata è corposa e in altri acquosa.

A causa della sua formazione musicale, lui cerca analogie tra colori e suoni, non solo nella capacità di entrambi di suscitare emozioni, ma anche nella disposizione del colore secondo andamenti musicali. Nascono così le numerose Composizioni, nelle quali l’effetto ricercato è quello della sinfonia di colori.

Risale al periodo in cui lavora presso la sede del Bauhaus. Su uno sfondo azzurro chiaro dipinge un insieme geometrico calibrato dal punto di vista compositivo e cromatico, in cui dominano la figura del cerchio e la linea retta che fluttuano seguendo direzioni diagonali. In questo dipinto a ogni colore abbina per affinità spirituale una forma: il giallo pungente al triangolo, il blu calmo al cerchio e il rosso energico al quadrato. Vi è un insieme di elementi geometrici distribuiti sul piano in modo da creare un equilibrio visivo dei colori e un andamento ritmico delle forme.

Mondrian e il Neoplasticismo

Nasce nei pressi di Utrecht e frequenta l’Accademia di Amsterdam. Nel 1917 partecipa con Doesburg alla fondazione della rivista De Stijl e pubblica alcuni saggi e articoli sul Neoplasticismo.

È una delle sue composizioni classiche. Crea un’armonia asimmetrica ottenuta dall’intersezione di spesse linee nere orizzontali e verticali che delimitano aree di varie dimensioni. I tre colori primari, dei quali il rosso è predominante, riempiono i piani con una campitura uniforme e si alternano a superfici bianche. Mondrian studia con cura la corretta distribuzione degli spazi tenendo conto che la percezione di un colore varia in relazione alla forma e all’ampiezza della superficie che copre.

La ricerca pittorica di Mondrian si esprime attraverso una serie di composizioni che trattano soggetti analoghi. L’albero rosso e L’albero blu risentono della cultura espressionista. Nel primo il rosso arbitrario con cui dipinge il tronco e i rami del melo indica la volontà di restituire una visione soggettiva della natura e una forte carica espressiva. Nel quadro L’albero blu la stessa forma appare semplificata, mentre le rapide pennellate azzurre lasciano emergere la carta sotto e definiscono lo spazio. L’albero grigio presenta una frammentazione geometrica e una tavolozza monocromatica tipica del Cubismo analitico. I rami sono intrecciati tra loro e la stesura del colore dà spessore allo spazio. Nel Melo in fiore l’albero invece lascia il posto a una composizione di linee e di colori sul verde, ocra e azzurro. Queste opere esprimono le sue concezioni su crescita e smaterializzazione.

Depero e il Futurismo

Contrapposto alla Metafisica, ricerca la velocità e il movimento.

Si sposta a Roma dove conosce Marinetti e diventa allievo di Balla. È il più giovane dei futuristi. Ha una nuova concezione che vede al centro la fusione di tutte le arti attraverso i complessi plastici, in modo da rallegrare il mondo e di costruire dei giocattoli futuristi per insegnare ai bambini a fantasticare. I suoi personaggi sono buffe marionette colorate e meccanizzate che sembrano muoversi dentro i teatrini, in quelli che Depero chiama balli plastici. Nel 1919 Depero torna a Rovereto dove fonda la Casa d’Arte Futurista, dove si fabbricano mobili, lampade e mosaici. Con questi prodotti Depero partecipa a esposizioni internazionali di arti decorative. Molto richiesti erano dei pannelli che erano una sorta di collage tessile. Intanto lui era entrato in contatto con la Campari, azienda milanese produttrice di bevande, che gli commissiona una campagna pubblicitaria per la quale progetta la celebre bottiglietta conica, che sarebbe la forma rovesciata del calice del Bitter.

Era allieva di Giovanni Balla e sposa di Marinetti e insieme a lui idea il Tattilismo, che coinvolge tutti i sensi per una percezione totale della realtà.

Metafisica e De Chirico

Nasce tra 1916-17 dall’incontro tra De Chirico e Carrà. In filosofia è quella disciplina che studia i principi primi della realtà che non è possibile conoscere tramite l’esperienza empirica. Nell’arte invece, indica quella pittura che cerca di rappresentare una realtà non percepibile dai sensi. La riproduzione sulla tela si traduce in spazi enigmatici e inquietanti. Si sviluppa dalle idee del fondatore Giorgio De Chirico. Differenze con il Futurismo: cercava il dinamismo, il progresso mentre i dipinti metafisici ricercano l’immobilità e il silenzio. La metafisica si caratterizza anche per degli spazi con una luce irreale, ombre lunghe e l’assenza quasi totale di vita.

Incontra De Chirico ed entra a far parte del movimento della metafisica.

Nel 1918 dipinge quest’opera, pubblicata per la prima volta sulla rivista "Valori Plastici". Nell'ovale, forma che richiama l'esperienza cubista, sono dipinti con tecnica pittorica essenziale, un paesaggio urbano sullo sfondo e un palco ligneo in primo piano, su cui poggiano tre elementi: un pesce, un manichino, icona dell'esistenza contemporanea, e una statua classica in veste di tennista, figura enigmatica sospesa tra la staticità e l'azione. La mancanza di relazione fra queste tre presenze, che appaiono estranee l'una all'altra, crea un senso di inquietudine, come se la composizione ponesse delle domande a cui non è possibile trovare risposta.

Era influenzato dalle filosofie di Schopenhauer e Nietzsche, infatti riprende il concetto del velo di Maya come illusione che maschera il reale. Da Nietzsche invece riprende il concetto di enigma come realtà inconoscibile.

Con lo scoppio della guerra De Chirico si arruola e va a Ferrara dove conosce Carlo Carrà e con lui dà avvio al movimento della Metafisica. A Ferrara dipinge quest’opera che raffigura le muse, divinità greche protettrici delle arti, in forma di manichini. Una è in posizione stante di schiena, l’altra è seduta su una scatola blu. Le pieghe dell’abito ricordano una colonna dorica, evocano le korai greche. Una terza figura è una statua nascosta nell’ombra. Le Muse sono colpite da una luce radente del tramonto, che produce ombre scure sul pavimento. Una prospettiva errata fa apparire la piazza come simile al palco di un teatro. Sullo sfondo c’è un castello tinto da un rosso brillante a causa della luce. A sinistra invece ci sono delle ciminiere che sono un chiaro riferimento alla città contemporanea. Il cielo è di un irreale verde scuro e tutte queste caratteristiche rendono l’ambiente ancora più incomprensibile.

Surrealismo e influenze

Questa nuova Avanguardia intende esprimere il mondo interiore e inconscio degli artisti. Ne deriva un universo paradossale e spiazzante. Il non-sense di tante opere surrealiste ricorda quello del Dada, ma in questo caso l’intento non è quello di provocare, ma è quello di liberare l’individuo. Alla nascita del Surrealismo ha contribuito la teoria sul funzionamento della psiche umana elaborata da Sigmund Freud (il contenuto dell'inconscio si manifesta nel sogno sotto forma di simboli). Fondamentale è stata anche l'influenza della Metafisica di De Chirico.

Si basa sull’irrazionalità, caso, inconscio e sogni.

Vi sono due tendenze: quelli che scelgono il realismo per creare scarti tra il reale e l’immaginario, come Magritte, e quelli che utilizzano forme irreali per raccontare il mondo onirico, come Mirò e Dalì.

Vive la sua giovinezza in campagna, ambiente che influirà profondamente sul suo immaginario artistico. Si iscrive alla scuola d’arte di Barcellona dove scopre la pittura fauve e le potenzialità espressive dei colori.

Nasce a Figueres in Catalogna e si trasferisce a Madrid dove frequenta l’Accademia. Si reca a Parigi dove conosce Picasso e poi si unisce al Surrealismo.

È il suo primo capolavoro surrealista, realizzato secondo il metodo paranoico-critico inventato da lui stesso.

Vi sono quattro orologi in un paesaggio catalano. Tre di questi appaiono squagliati e adagiati su oggetti presenti in scena (un ramo, un parallelepipedo). Il quarto orologio è chiuso e coperto di formiche, insetti per i quali lui aveva una vera fobia. L’immagine degli degli orologi molli potrebbe fare riferimento alla disintegrazione del concetto di rigidità del tempo postulata dalle teorie di Einstein.

È una scultura identica all’antica statua nella quale si aprono alcuni cassetti, simbolo dei segreti sepolti nell’inconscio che possono essere aperti solo attraverso la psicanalisi.

Viene introdotto al Cubismo a cui si ispira per le opere giovanili. La svolta avviene davanti a un dipinto di De Chirico, un’opera metafisica che raffigura l'incontro di oggetti tra loro estranei.

Magritte e il realismo surreale

È una delle sue opere più celebri. Raffigura una pipa estremamente realistica, accompagnata dalla scritta in francese “Questa non è una pipa”. Quella infatti è la rappresentazione di una pipa, che è diversa con la pipa reale. La pipa di Magritte appartiene al mondo delle immagini.

È un'opera che appartiene a una serie in cui Magritte esplora il tema del quadro dentro il quadro e del rapporto ambiguo tra rappresentazione e realtà. Davanti alla finestra di una stanza, un cavalletto regge una tela che riproduce la parte coperta del paesaggio che si intravede. Solo il bordo della tela e la tenda ci segnano l’inganno. La finestra è una cornice che invece di aprirsi sulla realtà, si affaccia sul mondo interiore rendendo evidente il limite tra realtà e finzione.

La sua pittura è fatta di elementi ordinari capaci di creare uno slittamento che produce il balzo nel surreale. Questo quadro presenta il ritratto di un borghese in bombetta il cui volto è celato da una grossa mela verde. Magritte spiega che proviamo interesse per quello che è nascosto. Questo interesse può assumere la forma di un sentimento intenso.

La figura dell’uomo con la bombetta diventa simile a una pioggia di figure tutte uguali sopra le tipiche case di una strada belga. Potrebbe essere una critica alla massificazione della società dell’epoca, oppure una visione inquietante che altera il senso della gravità e l’ordine normale delle cose.

Dadaismo e il Cabaret Voltaire

Nasce nel 1916 in Svizzera durante il conflitto. Gli artisti che si erano rifugiati a Zurigo per sfuggire agli orrori della guerra sentono che davanti a una catastrofe del genere l’arte stessa non ha più senso. L’unica reazione possibile è l’ironia. Un gruppo di artisti e scrittori inaugura il Cabaret Voltaire, un locale dove vengono messi in scena spettacoli irriverenti e questo è l’atto di nascita del Dada. Lo scopo di questi artisti era di scandalizzare il borghese. Erano serate simili a quelle futuriste, ma queste non venivano fatte con l’intento di proporre una nuova poetica.

Secondo il Dada tutto può essere arte, infatti le tipiche opere dadaiste sono i ready-made, composizioni di oggetti estrapolati dal loro contesto e rimontati insieme e anche il collage creato con ritagli incollati in modo casuale.

Propone un azzeramento dell’arte. I dadaisti creano i presupposti per un’arte inedita, demolendo il concetto di bellezza universale.

Il nome Dada viene spiegato in modo diverso dai vari membri: russo = si si; tedesco = qui qui; italiano = prime sillabe pronunciate dai bambini. Gli interpreti d’eccezione sono Marcel Duchamp e Man Ray.

Inventa il Merz, un collage in cui oltre alla carta incolla sulla base anche oggetti di varia provenienza (biglietti del tram, mozziconi di sigaretta, corde e unghie tagliate). Non ha mai fatto parte ufficialmente del Dada.

Uno dei più rivoluzionari artisti del Novecento, formatosi a Parigi a contatto con le esperienze espressioniste e cubiste. Utilizza molto il ready-made (orinatoio).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'Espressionismo tedesco?
  2. L'Espressionismo tedesco nasce in Germania da quattro studenti di architettura e si caratterizza per un linguaggio antinaturalistico, con soggetti come pedaggi e figure femminili. Era considerato arte degenerata e culminò nel 1937 con una mostra di condanna organizzata da Hitler.

  3. Come si differenzia l'Astrattismo dalle altre Avanguardie?
  4. L'Astrattismo è considerato la più rivoluzionaria tra le Avanguardie, poiché mette in discussione la pittura come rappresentazione di oggetti reali, concentrandosi invece su colori e forme essenziali. Si divide in Astrattismo lirico e geometrico.

  5. Qual è il contributo di Vasilij Vasil'evič Kandinskij all'arte astratta?
  6. Kandinskij, trasferitosi a Monaco di Baviera, è noto per il suo approccio emozionale alla pittura, paragonando i colori a strumenti musicali. Ha creato il primo acquerello astratto e ha contribuito con il suo saggio a definire la pittura del Novecento.

  7. Quali sono le opere più significative di Piet Mondrian?
  8. Tra le opere più significative di Mondrian ci sono "Composizione con rosso, giallo e blu" e la serie degli alberi, come "L’albero rosso" e "L’albero blu", che mostrano la sua evoluzione dall'Espressionismo al Cubismo analitico.

  9. In che modo il Dadaismo ha influenzato l'arte del Novecento?
  10. Il Dadaismo, nato durante la Prima Guerra Mondiale, ha influenzato l'arte del Novecento proponendo un azzeramento dell'arte tradizionale. Ha introdotto il concetto di ready-made e collage, demolendo l'idea di bellezza universale e scandalizzando il borghese.

Domande e risposte