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Concetti Chiave

  • Negli anni '20 e '30 in Italia, c'è un ritorno alle origini artistiche, influenzato da Franco Ciliberti e critici come Lionello Venturi e Roberto Longhi.
  • Venturi rivaluta l'arte italiana dal Duecento al Quattrocento, superando il contrasto tra classico e romantico ed estendendo la comprensione della storia dell'arte.
  • Longhi ha influenzato movimenti come "Valori Plastici" e pittori astratti, evidenziando la sintesi di forma e colore di Piero della Francesca.
  • La pittura astratta viene analizzata attraverso un'ottica geometrica e razionale, con riferimenti all'arte di Piero della Francesca e Paolo Uccello.
  • Nonostante l'astrattismo prediligesse l'analisi e l'ordine, pittori figurativi come Carrà e Morandi hanno contribuito all'innovazione artistica dell'epoca.

Indice

  1. La cultura del primordio
  2. Influenze storico-critiche
  3. Piero della Francesca e l'arte astratta
  4. La pittura astratta e i maestri del passato
  5. Contributi alla pittura astratta

La cultura del primordio

La cultura del primordio, inteso come ritorno alle origini, è comune nell’Italia degli anni ’20 e ’30 a diversi personaggi che hanno avuto contatti con il filosofo comasco Franco Ciliberti, tra questi possiamo indicare: Massimo Bontempelli, Carlo Carrà, Corrado Cagli.

Influenze storico-critiche

Questo clima di ritorno e di recupero di valori artistici dei pittori italiani del passato è incentivato da due importanti contributi storico-critici: “Gusto dei primitivi” di Lionello Venturi e “Piero della Francesca” di Roberto Longhi. Il primo rivaluta nel suo saggio l’arte dei pittori italiani che vissero dal Duecento fino al Quattrocento [da Cimabue a Botticelli], nella seconda parte del libro fa anche riferimento agli autori dell’’800 che hanno colto lo stesso spirito spiegando che, grazie a loro, si è potuto superare il contrasto tra classico e romantico di Roma e Parigi, aprendo nuovi orizzonti per una conoscenza più ampia della storia dell’arte.

Piero della Francesca e l'arte astratta

Il secondo invece ebbe una forte influenza su “Valori Plastici” e sui pittori astratti degli anni ’30, che hanno colto e valorizzato la sintesi prospettica di forma e colore, Piero della Francesca è stato infatti citato da Bogliardi, Reggiani, e Gino Ghiringhelli nella mostra del 1934 alla Galleria del Milione. Nella “Dichiarazione degli espositori”, pubblicata sul Bollettino della galleria, essi indicano nel metro, misura di grandezza di opere come il Partenone, le piramidi e la statuaria classica: “esso spiega perché sappiamo ammirare ad Arezzo e a Urbino la grandezza di Piero della Francesca e di Paolo Uccello”.

La pittura astratta e i maestri del passato

Allo stesso modo Atanasio Soldati, sempre sul bollettino del Milione, scrive che la pittura astratta ama l'analisi, l'ordine, gli armoniosi rapporti della geometria com'è di ogni opera d'arte di qualunque tempo dal Partenone a Piero della Francesca. Le illustrazioni scelte da Longhi per illustrare il volume valorizzavano, appunto, gli aspetti geometrici razionali e volumetrici della pittura del maestro, persino l'architetto Alberto Sartoris, in un documento indirizzato alla Contessa Giuliana e al Conte Corrado palazzi Trivelli, offre una lettura dell'arte astratta in rapporto agli stili dei grandi maestri del 400.

Contributi alla pittura astratta

Nonostante propendesse per la pittura astratta, anche Sartoris riconosce a pittori figurativi come Carrà il merito di avere individuato alcuni tra i principi basilari dall'astrattismo geometrico, insieme a De Chirico, che invece seppe esprimere quel misterioso e forte sentimento epico lirico della surrealtà, ricordando anche il decisivo contributo dato da Giorgio Morandi alla pittura astratta e alla pittura novecentista. Lo stesso spirito innovatore innerva la scultura abbandonando la statuaria ma non la scultura in toto Come disse Arturo Martini in "scultura lingua morta".

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale della riscoperta dei primitivi nell'arte italiana contemporanea degli anni '20 e '30?
  2. Il tema centrale è il ritorno alle origini e il recupero dei valori artistici dei pittori italiani del passato, influenzato da contributi storico-critici come "Gusto dei primitivi" di Lionello Venturi e "Piero della Francesca" di Roberto Longhi.

  3. Quali artisti e critici hanno influenzato il movimento di riscoperta dei primitivi?
  4. Artisti come Massimo Bontempelli, Carlo Carrà, Corrado Cagli e critici come Lionello Venturi e Roberto Longhi hanno avuto un ruolo significativo nel movimento di riscoperta dei primitivi.

  5. In che modo Piero della Francesca ha influenzato l'arte astratta degli anni '30?
  6. Piero della Francesca ha influenzato l'arte astratta degli anni '30 attraverso la sua sintesi prospettica di forma e colore, apprezzata da artisti come Bogliardi, Reggiani e Gino Ghiringhelli.

  7. Qual è il contributo di Giorgio Morandi alla pittura astratta e novecentista?
  8. Giorgio Morandi ha dato un contributo decisivo alla pittura astratta e novecentista, riconosciuto per il suo ruolo innovatore nel contesto artistico dell'epoca.

Domande e risposte