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Concetti Chiave

  • Giotto rivoluzionò l'arte abbandonando i modelli bizantini, introducendo tridimensionalità e veridicità anatomica nelle sue opere, posizionando l'uomo al centro della rappresentazione.
  • Nel Crocifisso di Santa Maria Novella, Giotto rappresenta Cristo con dettagli anatomici realistici, rompendo con la tradizione iconica e introducendo innovazioni come le proporzioni isoscele.
  • Le storie di San Francesco ad Assisi mostrano scene quotidiane con un innovativo utilizzo dello spazio, integrando elementi architettonici e una rappresentazione umana realistica.
  • La Maestà di Ognissanti rompe con la tradizionale solennità della Madonna, introducendo figure tridimensionali e un'interpretazione più umana e naturale delle espressioni.
  • Ambrogio Lorenzetti, con "Il buono e il cattivo governo", illustra allegoricamente le conseguenze dei diversi stili di governo, sottolineando l'importanza della giustizia e della virtù per la prosperità civica.

Indice

  1. Rinnovamento artistico di Giotto
  2. Innovazioni nella crocifissione di Cristo
  3. Scene della vita di San Francesco
  4. Dettagli del presepe di Greccio
  5. Predica e omaggio nella pittura di Giotto
  6. La Madonna e il bambino
  7. Il compianto di Cristo
  8. Affresco di Ambrogio Lorenzetti a Siena
  9. Esaltazione del buon governo
  10. Cattivo governo e suoi effetti

Rinnovamento artistico di Giotto

• Si abbandonano completamente i modelli bizantini ed ebbe inizio un importante rinnovamento che recuperò il senso del volume e dello spazio, il peso corporeo e la veridicità anatomica e sentimentale, perse con le figure piatte tipiche bizantine. Probabile allievo di Cimabue, riuscì a mettere in atto il superamento dell’astrazione figurativa, tipica dell’arte bizantina, avvicinandosi alla mimesis e posizionò l’uomo al centro delle sue opere.

Considerata una delle opere giovanili di Giotto e molto innovativa.

Innovazioni nella crocifissione di Cristo

- Cristo non è più reso come un’icona sacra, ma come un uomo vero sulla croce. Il tronco è ripiegato su sé stesso e non si incurva più innaturalmente verso destra, come in precedenza, ma ricade dalla parte opposta secondo la legge di gravità.

- La muscolatura tesa delle braccia è assottigliata dal peso del corpo, le mani sono scorciate con i pollici in prospettiva e non più appiattite contro il legno, in modo innaturale.

- Il ventre è anatomicamente credibile, non tripartito, oltre che leggermente rigonfio come accadeva in caso di morti violente. Le ginocchia, lasciate scoperte, cadono pesanti e si piegano. La veridicità anatomica è ottenuta anche grazie al chiaroscuro, che identifica una reale fonte luminosa da sinistra, conferendo al corpo un’inedita tridimensionalità. Il sangue è visibile che scorre dai piedi, si insinua sulla pietra del monte Golgota e si accumula accanto al teschio di Adamo.

- Il viso è reclinato da un lato e non rappresenta più il dolore, ma ha gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta.

I frati domenicani scelsero un’interpretazione più serena della morte e non sofferente poiché, oltre a voler coinvolgere lo spettatore, era importante farlo riflettere sulla morte e sulla sua vittoria da parte di Cristo, a indicare una promessa di vita e dignità per l’uomo.

- Giotto introdusse inoltre un’innovazione nelle proporzioni, cioè inserì il corpo di Cristo all’interno di un triangolo isoscele, non rispettando la tradizionale regola compositiva, secondo cui era previsto un triangolo equilatero, simbolo di perfezione divina. L'uso del triangolo isoscele permetteva una raffigurazione molto più naturale del corpo di Cristo, altrimenti spesso spostato verso destra.

In corso d’opera venne aggiunto il piede trapezoidale in cui è raffigurato il monte Golgota e la testa di Adamo e venne usato come parte integrante dell’opera, per sottolineare la fisicità della crocifissione, avvenuta in un luogo reale. Inoltre, il teschio di Adamo inserita in basso è ricco di significati simbolici che riprendono il peccato originale.

Scene della vita di San Francesco

28 episodi raffiguranti scene della vita di San Francesco nel registro inferiore della navata.

- Le scene sono inserite in una fitta loggia architettonica, scandita da colonne tortili, decorate con mosaici, che sembrano reggere un architrave dipinto

- Le prime 4 scene sono composizioni semplici, sia per il ridotto numero di personaggi, sai per le ambientazioni: stavolta, per la prima volta, la storia sacra è inserita all’interno un contesto quotidiano. Le raffigurazioni successive sono, invece, più ricche di personaggi e particolari.

- Giotto pone al centro della propria pittura la figura umana, la cui anatomia e le cui espressioni tornano ad avere naturalezza.

La rinuncia agli averi= vi è presente il primo nudo (parziale) realistico dell’arte italiana, in cui la figura non presenta né il perfezionismo classico, né l’astrazione tipica bizantina. Il contesto in cui è inserita la scena è urbano, cioè essa viene divisa da due edifici sullo sfondo che raggruppano diverse persone: a destra un gruppo di civili, mentre a sinistra di religiosi. Il padre di Francesco ha il volto contratto, tira su la veste come per scagliarsi contro il figlio, dando senso del movimento alla scena, ma viene trattenuto da un amico, mentre San Francesco, più sereno, rivolge lo sguardo e le braccia verso la mano divina che appare dal cielo.

Dettagli del presepe di Greccio

Presepe di Greccio= la scena si svolge all’interno del coro di una chiesa e l’intuizione spaziale di Giotto è evidente dal modo con cui ha organizzato la raffigurazione: un tramezzo, che tradizionalmente separava il clero dai laici, viene posto al centro e divide il luogo e i numerosi presenti, mentre altri fedeli si affacciano dalla porta della navata. In basso è stato raffigurato S. Francesco, circondato e osservato dalla folla.

Predica e omaggio nella pittura di Giotto

Predica davanti ad Onorio III= è rivoluzionaria l’integrazione dello spazio reale con lo spazio pittorico: la “scatola prospettica”, cioè lo spazio pittorico, coincide con i limiti del riquadro, come si denota dalle colonne del palazzo che terminano precisamente. Lo spazio è concepito come unitario e grazie alla posizione in semicerchio dei personaggi e agli arredi ed elementi architettonici scorciati, si ha anche il senso di profondità. Al centro della raffigurazione vi è il papa, seduto in trono, che ha un volto assorto e poggiato su una mano, mentre il resto dei presenti osservano i due interlocutori principali, posti proprio alla destra del papa, infine un umilissimo frate in basso sembra quasi addormentarsi.

Omaggio di un uomo semplice= raffigura un uomo che onora il santo stendendo a terra il suo mantello. È interessante soprattutto perché presenta la prima veduta urbana nella storia dell’arte italiana, che raffigura edifici della città di Assisi, come il palazzo comunale. Le figure sono avvolte in panneggi e monumentali.

La Madonna e il bambino

La Madonna e il bambino sono posizionati su un trono di stile gotico, riccamente decorato. La raffigurazione si basa sulla gerarchia dei personaggi, cioè la Madonna e il bambino sono più grandi rispetto agli altri, inoltre i due ruotano leggermente in posizioni opposte, con la madonna a sinistra e il bambino a destra. La Madonna ha un volto dolce ed un’espressione sorridente e la bocca socchiusa, indossa una veste bianca e un mantello che cade morbido lungo le forme del corpo, mentre la veste del bambino è caratterizzata dalla trasparenza. Questa raffigurazione rompe la tradizionale solennità della Madonna. Le figure degli angeli, posizionati tutt’intorno al trono, con alcuni che si affacciano delle parti aperte del trono ed altri in ginocchio in basso (scorciati), sono tridimensionali e volumetriche.

Il compianto di Cristo

Il compianto di Cristo= la composizione parte già nel cielo, dove sono stati posizionati 10 angeli, perfettamente scorciati, cioè con il corpo disposto in diversi modi obliqui, che mostrano il proprio dolore attraverso i tipici gesti medioevali: asciugarsi le lacrime, graffiarsi le guance e strapparsi i capelli. La loro disposizione porta lo sguardo dell’osservatore dritto al punto centrale della scena, cioè dove Maria straziata fissa da vicino il volto del figlio, il cui capo senza vita è rovesciato all’indietro e sorretto da un’altra donna. Questo costituisce il centro di pathos della scena, poiché vi convergono anche gli sguardi di tutti i personaggi e da qui il dolore si allarga anche alle altre figure: sulla sinistra c’è un gruppo di donne, con una forte espressività, che osservano tristemente la scena, tra cui una che tiene le mani incrociate sotto il mento e un’altra che allarga le braccia. Sulla destra, invece, il centro geometrico della composizione è costituito dalla testa tonda di Giovanni Evangelista, che spalanca le braccia in segno di dolore, offrendo un senso di profondità alla scena in entrambe le direzioni (dietro e di lato). Proseguendo a destra vi è inoltre un apostolo, su cui Giotto applicò la tecnica del “colore complementare”, cioè invece che fare le ombre della veste verde usando il colore nero, usa il rosso che è il suo complementare. (+2 triangoli formati dalle schiene delle donne davanti, che hanno vertice nella donna con le mani intrecciate e nell’Evangelista).

Affresco di Ambrogio Lorenzetti a Siena

Affresco commissionato dalla città di Siena all’artista Ambrogio Lorenzetti, realizzato nella sala del Consiglio comunale: i 9 governanti della città volevano che la sala fosse decorata in modo simbolico, cioè attraverso allegorie e pratico, cioè attraverso esempi, per ricordare le norme del buon governare e ammonire sulla tirannia.

Esaltazione del buon governo

PARETE NORD= Esaltazione del buon governo

A livello iconografico è la più complessa: qui appaiono le figure più importanti di tutta la raffigurazione (Bene comune e Giustizia), disposte secondo una gerarchia di proporzioni. Le figure presenti sono in maggioranza personificazioni delle qualità di ciascun governo.

- Giustizia: all’estrema sinistra, posizionata in trono che soppesa due piatti di una bilancia che viene retta dalla

- Sapienza: consigliera della Giustizia, posizionata sopra di lei

- 2 angeli: uno per ogni piatto, amministrano i due tipi giustizia possibili: quella distributiva, cioè che elargisce sia beni sia castighi e quella commutativa, cioè che stabilisce un’equità negli scambi.

Dai piatti della bilancia partono 2 corde che vengono riunite dalla Concordia, posta sotto la Giustizia, in un unico canapo (filo) che viene consegnato dalla Concordia ai 24 magistrati comunali.

Il filo si trasforma poi in un unico bastone di giudice.

- Bene comune: rappresentato come un vecchio saggio con indosso una veste nera e un mantello bianco, posizionato in trono e che personifica anche la città di Siena (scritta CSCV, cioè comune di Siena città della Vergine).

Intorno a lui vi sono tutte le virtù necessarie al buon governo:

- Virtù teologali= Fede, Speranza e Carità, in alto

- Virtù cardinali= a destra: la Magnanimità che mostra con distacco una corona e pietre preziose, la Temperanza che regge una clessidra e la Giustizia che regge la testa mozzata di un condannato. A sinistra: la Prudenza che tiene un motto latino con cui invita a tenere una buona condotta, la Fortezza che, preceduta da cavalieri armati, tiene uno scettro e uno scudo come simboli della decisione nel governare e la Pace, sdraiata su un cuscino con in mano un ramo d’ulivo.

Ai piedi del Bene comune è stata rappresentata la mitica origine romana di Siena con i due gemelli Aschio e Senio, cioè i figli di Remo e fondatori della città, che vengono allattati dalla lupa.

Accanto ai due gemelli, vi sono alcuni soldati che conducono in prigione dei prigionieri, come monito alle conseguenze della giustizia.

La raffigurazione è divisa al centro dalle mura della città, che la separano dalla campagna.

Sinistra= città di Siena che viene rappresentata con edifici riccamente decorati, a mostrare quanto fosse una città in crescita che si stava arricchendo e poi una serie di attività come i carpentieri che costruiscono un edificio e le attività commerciali nelle botteghe, ad evidenziare la vitalità della città. Tra queste immagini quotidiane è stata inserita in basso una scena ideale, in cui un gruppo di fanciulle balla una danza medievale (carola) in cerchio e tenendosi per mano: si tratta delle 9 muse classiche, quindi vi è un simbolismo del numero 9, che richiama i 9 governanti della città di Siena e li mostra così in armonia.

Destra= la fertile campagna senese, lavorata da contadini occupati in diverse attività e visitata dai nobili di città che vanno a caccia. In alto vi è la Sicurezza che regge un patibolo e una scritta che ammonisce chiunque attenti alla pace cittadina.

Cattivo governo e suoi effetti

Parete sud: la finestra.

Parete ovest: il Cattivo Governo e Gli effetti del Cattivo Governo sulla città e sul contado (piuttosto rovinato)

- Cattivo Governo: all’estrema destra, è un tiranno dall’aspetto demoniaco, con indosso un’armatura e seduto in trono tenendo due simboli di malvagità, cioè il pugnale e una coppa di veleno, mentre ai suoi piedi è stato posizionato un caprone, simbolo di lussuria.

- Sopra di lui vi sono le tre personificazioni di Avarizia, con ali di pipistrello e che stringe un sacchetto di monete, Superbia che tiene una spada e il giogo della tirannide e Vanagloria che si specchia.

Intorno a lui vi è la sua corte:

- Crudeltà: all’estrema sinistra, intenta a uccidere due bambini

- Tradimento: che tiene un agnello con coda di scorpione

- Frode

- Furore: metà uomo e metà bestia

- Divisione: si taglia in due con una sega

- Guerra: armata

Ai piedi del tiranno è stata incatenata la Giustizia.

La città è governata dal caos e in preda a furti e violenze.

La campagna, a sinistra, è sorvolata da Terrore ed appare abbandonata e vittima di soprusi dalle bande armate.

o Lorenzetti mostra una grande abilità nell’articolare un programma iconografico così complesso e soprattutto nell’inserire una grande ricchezza e cura dei particolari.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'innovazione principale introdotta da Giotto nel Crocifisso di Santa Maria Novella?
  2. Giotto ha rappresentato Cristo come un uomo reale sulla croce, abbandonando l'iconografia bizantina e introducendo una veridicità anatomica e sentimentale, con un uso innovativo del chiaroscuro per conferire tridimensionalità.

  3. Come Giotto ha rappresentato la vita di San Francesco nella basilica di San Francesco ad Assisi?
  4. Giotto ha raffigurato 28 episodi della vita di San Francesco, inserendo le scene in un contesto quotidiano e urbano, con un'attenzione particolare alla naturalezza delle figure umane e delle loro espressioni.

  5. Quali sono le caratteristiche distintive della Maestà di Ognissanti di Giotto?
  6. La Maestà di Ognissanti presenta la Madonna e il bambino su un trono gotico, con una gerarchia di dimensioni tra i personaggi e una rappresentazione tridimensionale e volumetrica degli angeli, rompendo la tradizionale solennità della Madonna.

  7. Qual è il significato dell'affresco "Il buono e il cattivo governo" di Ambrogio Lorenzetti a Siena?
  8. L'affresco rappresenta allegoricamente le virtù e i vizi del buon e cattivo governo, esaltando le qualità necessarie per un governo giusto e ammonendo contro la tirannia, con una complessa iconografia che include personificazioni e scene simboliche.

  9. Come sono rappresentati gli effetti del Buon Governo sulla città e sul contado nell'affresco di Lorenzetti?
  10. Gli effetti del Buon Governo sono mostrati attraverso una città di Siena prospera e attiva, con edifici decorati e attività commerciali, e una campagna fertile e sicura, simbolizzando l'armonia e la prosperità sotto un governo giusto.

Domande e risposte