Roma antica - Architettura, pittura e scultura

Testimonianza delle arti pittoriche

È un importante testimonianza delle arti pittoriche, si sono conservate quelle sotto le ceneri del Vesuvio a Pompei.

La domus è:

- Una abitazione del ceto nobile, presenta stanze aperte chiuse con sale di rappresentanza

- Introversa

Chiusa verso la città ma si apriva negli spazi centrali.

C’è il vestibolo che è uno spazio di ingresso che introduce l’atrio, uno spazio aperto quadrangolare con un sistema di raccolta piovana: il compluvio, l’acqua viene raccolta poi nell’impluvio.

Attorno all’atrio ci sono delle stanzette, i cubicoli, ossia delle camere da letto. In asse con l’ingresso troviamo il tablinum, una sala di rappresentanza. Successivamente troviamo il peristilio, un porticato/colonnato aperto, una sorta di giardino. Sul fianco dell’atrio, accessibile dal peristilio, c’è il triclinium, una sala da pranzo dove i nobili mangiavano su letti triclinari.

Sono grandi condomini abitati da persone povere costruiti con materiali a loro volta poveri, non hanno strutture specializzate e presentano una sola latrina.

Importante la Domus Aurea di Nerone con 80 ettari di terreno, è presente una sala ottagona con una volta di arte bizantina

Caratteristiche della pittura romana

La pittura romana è la pittura murale più antica, siccome quella greca è poco basata su affreschi e ENCAUSTO

Ce la racconta Vitruvio, si basa sull’utilizzo di colori sciolti nella cera fusa per un effetto più luminoso, era utilizzata dagli egizi sui sarcofagi e venne ripresa dai romani.

I quattro stili pompeiani

I quattro stili pompeiani:

1) Primo stile; ad incrostazione: è utilizzato con stucchi e simula un rivestimento marmoreo serve a risparmiare materiali e ad arricchire le pareti

2) Secondo stile; architettonico: applica una prospettiva intuitiva, ci sono punti di fuga ed è uno stile molto decorato. Lo troviamo nella Villa Pompeiana e nella Villa dei Misteri nel triclinio, c’è uno effetto tridimensionale e non c’è la ricerca della raffinatezza

3) Terzo stile; ornamentale/della parete reale: con questo la pittura torna ad essere dimensionale, lo notiamo nella Villa Farnesina, diviso in riquadri e al centro dei campi monocromatici vediamo figure umane/flora

4) Quarto stile; fantastico: si serve di prospettive architettoniche e decorazione come nel terzo stile ma in modo più fantastico e astratto, la notiamo nella Veduta del Porticciolo

La pittura compendiaria si basa su decorazione di piatti e di vasi in ceramica. Priva di contorni precisi e marcati, è una decorazione stilizzata, fatta a punta di pennello.

Si divide in Pubblica/Privata e Patrizia/Plebea

Scultura romana privata e pubblica

La scultura romana era più idealistica e precisa di quella greca, che era più reale

Privata: nasce in ambito religioso, degli esempi sono le maschere di cera conservate nelle domus che venivano modellate sul viso del defunto ottenendo un certo realismo (es. statua barberini)

Rappresenta un patrizio con due suoi antenati, troviamo un avvio al collo e al busto mentre i volti sono limitati, c’è una estrema somiglianza e viene definita l’importanza della rappresentazione della gerarchia/albero genealogico.

Pubblica: è una scultura con ambito propagandistico, questa viene costruita in modo che si possa far vedere; è una scultura celebrativa e non viene mai riportato il nome dell’artista, mantiene un equilibrio tra realismo e ideazione. Ne riportiamo due esempi:

‐ Augusto di prima porta: presente la ponderazione (distribuzione del peso), è fatta in marmo e raffigura il personaggio. È una figura autorevole, c’è un riferimento alla scultura greca, il chiasmo: la composizione ad X. Viene raffigurato l’aspetto del personaggio in modo ideale ma reale. Oggi questa è situata nei musei capitolini

‐ Marco Aurelio: È una stata celebrativa dove vediamo Marco Aurelio con un atteggiamento di incitazione (dal braccio teso), è fatta in bronzo dorato e notiamo una certa cura della rappresentazione. (Inizialmente si pensava rappresentasse Costantino)

Scultura plebea e patrizia

-Plebea: è legata al popolo, è un arte etrusca/egizia, tra le opere troviamo:

-Arco di Costantino: presenta proporzioni mal riuscite, è una scultura semplice diretta e facile da leggere. Il personaggio più importante è messo in grande.

-Corteo funebre dell’aquila: è conservato oggi al museo nazionale dell’Abruzzo; rappresenta un funerale, troviamo le persone su due piani diversi nonostante siano su un piano bidimensionale, non c’è una terza dimensione.

Le Prefiche: donne pagate per piangere

Patrizia: è un arte più ellenista appartenente al ceto nobile. Presenta molta più finezza esecutiva, curata e raffinata oltre che ad una composizione simmetrica, tra le varie opere:

Descrizione dell'Ara Pacis

Ara Pacis: struttura voluta da Augusto nel 13 a.C., nel 9 fu inaugurata. Troviamo un recinto quadrato di 10mX11m che contiene l’altare. Il monumento celebra un periodo di pace.

L’Ara Pacis è posta su un podio e accessibile presso una scalinata ad Ovest, ad Est c’è anche un apertura ma senza scalinate.

Interno: è presente un bassorilievo geometrico nella parte più bassa, mentre ci sono festoni che sono motivi vegetali in quella superiore

Esterno: il registro inferiore esterno è formato da motivi vegetali con molta finezza esecutiva, troviamo piccoli animaletti ben fatti, ispirati al vero.

Nel secondo registro troviamo scene di celebrazione nei fronti nord e sud, ci sono dei cortei e il panneggio di questi è ben curato e preciso

Le figure sono messe una davanti all’altra, c’è quindi la ricerca della terza dimensione. Sul fronte Est ed Ovest troviamo invece figure celebrative del periodo di pace:

-su quello di ingresso vediamo Enea per la gens Iulia a destra e il Lupercale, simbolo di nuova ripartenza, a sinistra

-su quello opposto vediamo la madre terra che significa fertilità e la Dea Roma su un cumolo di armi, il che significa “pace conquistata”

Essa fu fatta costruire nel Campo Marzio, al compleanno di Augusto .’ombra dell’obelisco colpì l’altare. Questa fu sepolta dai detriti del Tevere, fu fatta ricostruire da Mussolini e attorno ad essa venne creata una costruzione protettiva; Nel 2006 Richard Meier che la costruì una architettura moderna (un Museo) che avvolgeva il monumento, c’è un enorme muro vetrato.

Colonna di Traiano

E' un opera celebrativa e funeraria (propagandistica), è una colonna di stile tuscanico. Alta 40m con un fusto di 30, è una colonna coclide percorsa da una scala elicoidale. Nel plinto di sono stanze con le ceneri di Traiano. Presenta un fregio continuo ed interrotto con un contenuto storico, l’altezza di esso cresce con l’altezza della colona per far vedere bene anche i fregi in alto. Ci sono scene inventate (allegoriche) tra le 255, raccontano di disboscamenti e del territorio romano. È un rilievo aurico con figure proporzionate e c’è una profondità cercata nei fregi.