Concetti Chiave
- L'arte egizia è caratterizzata da un focus su architettura, scultura e pittura, rimanendo invariata e immune alle influenze esterne nel corso del tempo.
- Le mastabe, strutture funerarie dei faraoni, evolvono in piramidi, come la piramide di Djoser, combinando elementi di architettura con significati spirituali e pratiche di mummificazione.
- La scultura egizia segue un processo in tre fasi: sbozzatura, rifinitura e politura, ed è impiegata principalmente per realizzare figure funerarie e guardiani dei templi.
- La pittura egizia si basa sulla tecnica di riempimento dei contorni, con un'evoluzione stilistica durante il Nuovo Regno, mentre il rilievo si distingue in incisioni e bassorilievi, riservati a scopi funerari.
- Nella rappresentazione pittorica e nei rilievi, l'arte egizia enfatizza caratteristiche fisiche significative, con convenzioni stilistiche come la raffigurazione del profilo e la differenziazione cromatica tra uomini e donne.
Fondamenti dell'arte egizia
I pilastri su cui si fonda una corrente artistica sono l’architettura, la scultura e la pittura.
L’arte egizia si è sempre mantenuta tale: è sempre stata indifferente ai flussi esterni.
Le mastabe, all’inizio dell’antico regno, erano delle tombe monumentali usate inizialmente per la sepoltura dei faraoni, riunite in necropoli.
Tecniche di scultura egizia
Il processo di scultura si divide in tre fasi: sbozzatura, rifinitura e politura. Durante la sbozzatura si da la prima e approssimativa forma alla materia da scolpire; durante la rifinitura si rifinisce, si scolpisce con scalpelli più sottili i dettagli; e durante la politura si rende la superficie della scultura liscia e levigata. La scultura veniva utilizzata principalmente
per reincarnare i defunti o per creare personaggi da impiegare come guardia dei templi.
Pittura e rilievo nell'antico Egitto
Dipingere significava compìre, riempire il contorno di una figura disegnata su una superficie liscia. La tecnica pittorica consisteva nel mescolare gli elementi coloranti di base con un agglutinante; durante il Nuovo Regno la pittura divenne via via più indipendente. Il rilievo poteva essere inciso, o un bassorilievo: era un rilievo inciso se veniva scolpito solo il contorno delle figure: era un bassorilievo se l'incisione era eseguita asportando completamente lo sfondo e lasciando il risalto solo l’oggetto e le scene principali. L’utilizzo del rilievo e della pittura era riservato esclusivamente ai defunti e la realtà non veniva rappresentata al 100%; venivano messe in evidenza caratteristiche fisiche essenziali e significative: il volto, la testa e gli occhi venivano rappresentati di profilo, il busto veniva rappresentato frontalmente e braccia e gambe al contrario, gli uomini venivano rappresentati più bruni rispetto alle donne.
Domande da interrogazione
- Quali sono i pilastri fondamentali dell'arte egizia?
- Come erano strutturate le mastabe nell'antico regno egizio?
- Quali sono le fasi del processo di scultura egizia?
- In che modo venivano utilizzati il rilievo e la pittura nell'arte egizia?
I pilastri fondamentali dell'arte egizia sono l'architettura, la scultura e la pittura, che si sono mantenuti costanti e indifferenti ai flussi esterni.
Le mastabe erano tombe monumentali con una parte sotterranea, contenente il sepolcreto, e una parte esterna costruita in mattoni o pietra calcarea, con una pianta rettangolare e mura inclinate verso l'esterno.
Il processo di scultura egizia si divide in tre fasi: sbozzatura, rifinitura e politura, che portano alla creazione di sculture utilizzate principalmente per reincarnare i defunti o come guardia dei templi.
Il rilievo e la pittura erano riservati ai defunti, con rappresentazioni non realistiche ma che evidenziavano caratteristiche fisiche essenziali, come il volto di profilo e il busto frontalmente.