Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La pittura dell'antico Egitto copre un vasto arco temporale, dalla preistoria al periodo greco-romano, con esempi come la pittura Faiyûm, che integrano influenze egizie, greche e romane.
  • Le pitture egiziane includono rilievi su calcare duro e dipinti su papiri, come nei Libri dei Morti, che offrono una ricca documentazione sulla vita e le usanze egizie.
  • Oltre a raffigurare faraoni e dignitari, l'arte egizia rappresenta anche le attività quotidiane di lavoratori, aggiungendo valore documentario e culturale.
  • Gli artisti egiziani avevano un forte senso del colore, utilizzando tinte vivaci e contrasti per creare effetti cromatici originali e creativi.
  • La tecnica pittorica egiziana include l'uso del chiaroscuro per la natura morta e l'accentuazione dei contorni per enfatizzare dettagli psicologicamente significativi nelle figure umane.

Indice

  1. L'evoluzione della pittura egiziana
  2. Caratteristiche e tecniche pittoriche

L'evoluzione della pittura egiziana

La pittura dell’antico Egitto segue l’arco della storia di questo popolo. Le prime espressioni artistiche fanno parte della preistoria, mentre l’ultima fase del periodo greco-romano, come la pittura Faiyûm (un esempio di globalizzazione mediterranea), che per il suo carattere, che accoglie il residuo delle esperienze egizie, greche e romane, viene descritta in tutti i manuali sotto la voce delle tre differenti civiltà. Faiyûm è un centro egiziano vicino al Nilo in cui è stato ritrovato un gran numero di ritratti funerari. Come in Grecia, anche nella pittura egiziana sono spesso dipinti perfino i rilievi che, invece di essere di marmo, sono quasi sempre fatti di calcare duro. Due famosi rilievi provengono dalla tomba del re Seti I a Tebe: essi ritraggono il monarca e la dea Maat e risalgono al 1312-1298 a.C. Ancore più frequenti sono le pitture su papiro, specialmente nei Libri dei Morti di cui abbiamo tanti esemplari perché venivano collocati all’interno delle tombe. Tra i più noti abbiamo il papiro con il defunto che adora Osiris, risalente al 1350-1250 circa a.C. e conservato al museo del Louvre.

Caratteristiche e tecniche pittoriche

La pittura egiziana costituisce un repertorio inesauribile di materiale che ci permette di renderci conto della vita, delle usanze e delle tradizioni di quel popolo. Infatti, oltre a descrivere le cerimonie, le azioni di guerra e di pace dei Faraoni e dei grandi dignitari imperiali, essa raffigura anche le attività più modeste dei lavoratori, muratori e contadini e questo aspetto non trascurabile attribuisce all’arte egizia un notevole valore aggiunto. Gli Egiziani possedevano un forte senso del colore perché le tinte utilizzate sono unite, decise, anche se spesso appaiono anche tenui e delicati. Essi amavano contrasti e questo permette al pittore di ottenere un carattere cromatico originale e creativo che difficilmente può essere ripetuto. Per questo motivo, non è un caso che i falsi della pittura egiziana sono quelli più banali che si possano trovare. I pittori amavano molto alternare le tinte intense e lucide con quelle più opache cercando in questo modo di dare più risalto alle parti del corpo, nel caso di figure umane che avevano un maggior valore psicologico come il viso, gli occhi, i capelli o le mani. Quando invece si tratta di rappresentare la natura morta allora egli adotta la tecnica del chiaroscuro anche se accentua i contorni degli oggetti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della pittura dell'antico Egitto nella comprensione della vita e delle tradizioni egiziane?
  2. La pittura egiziana offre un repertorio inesauribile di materiale che ci permette di comprendere la vita, le usanze e le tradizioni del popolo egiziano, raffigurando cerimonie, azioni di guerra e pace, e attività quotidiane di lavoratori, muratori e contadini.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive del colore nella pittura egiziana?
  4. Gli Egiziani avevano un forte senso del colore, utilizzando tinte unite e decise, con contrasti che creavano un carattere cromatico originale e creativo. Alternavano tinte intense e lucide con quelle più opache per dare risalto a parti del corpo di valore psicologico.

  5. Quali tecniche utilizzavano i pittori egiziani per rappresentare la natura morta?
  6. Nella rappresentazione della natura morta, i pittori egiziani adottavano la tecnica del chiaroscuro, accentuando i contorni degli oggetti per ottenere un effetto visivo distintivo.

Domande e risposte

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