Concetti Chiave
- La scultura greca arcaica raggiunge l'equilibrio e la perfezione con le figure del Kouros e della Kore, rappresentando divinità, uomini o eroi.
- Il Kouros incarna l'uomo ideale, giovane e vigoroso, nudo per accentuare le qualità fisiche e intellettive, caratterizzato da posture specifiche come la gamba in avanti.
- La Kore rappresenta una giovane donna vestita, simbolizzando il ruolo di moglie e madre, con posture che richiamano la stabilità di una colonna.
- Le statue di Kore spesso tenevano un vaso o un piatto per le offerte, posizionate vicino ai templi come simboli votivi o rappresentazioni della donazione di sé stessi al divino.
- Entrambe le figure, Kouros e Kore, esprimono l'importanza della forma e della funzione nell'arte scultorea arcaica greca.
L'inizio della scultura greca
Solo in età arcaica la scultura greca inizia ad affacciarsi sullaIl termine kouros significa bello e buono quindi rappresentava l'uomo ideale sia dal punto di vista del corpo che della mente e rappresentava un giovane pieno e vigoroso splendore. Esso era un giovane uomo nudo in posizione eretta la nudità serviva a risaltare le sue caratteristiche fisiche e intellettive.
Le caratteristiche principali erano la testa eretta abbastanza grande, le braccia lungo i fianchi, i pugni serrati, e una gamba in avanti.Rappresentazione della kore
La Kore rappresentava una giovane donna vestita con un lungo abito (chitone) e un himation ossia un mantello che servivano ad indicare il ruolo della donna ossia moglie e madre perciò i suoi tratti fisici venivano attenuati ma non cancellati. Le sue caratteristiche principali erano la testa eretta i piedi uniti e un braccio lungo il fianco che serviva a mantenere la veste e una sul petto che manteneva un vaso o un piatto per le offerte. Un tempo il suo vestito era decorato e dipinto. la sua composizione poteva ricordare quella di una colonna infatti i due piedi attaccati al suolo facevamo pensare a essa. Erano collocati vicino ai templi e potevano essere che le offerte votive ma altre volte significava mandare se stessi al tempio attraverso la statua.