Concetti Chiave
- La scultura greca arcaica raggiunge l'equilibrio e la perfezione con le figure del Kouros e della Kore, rappresentando divinità, uomini o eroi.
- Il Kouros incarna l'uomo ideale, giovane e vigoroso, nudo per accentuare le qualità fisiche e intellettive, caratterizzato da posture specifiche come la gamba in avanti.
- La Kore rappresenta una giovane donna vestita, simbolizzando il ruolo di moglie e madre, con posture che richiamano la stabilità di una colonna.
- Le statue di Kore spesso tenevano un vaso o un piatto per le offerte, posizionate vicino ai templi come simboli votivi o rappresentazioni della donazione di sé stessi al divino.
- Entrambe le figure, Kouros e Kore, esprimono l'importanza della forma e della funzione nell'arte scultorea arcaica greca.
Nel seguente contenuto si parlerà della scultura greca arcaica,in particolare dell'evoluzione e la simbologia che la caratterizza.
Indice
Scultura greca arcaica: rigore esistenziale
L'arte scultorea in Grecia si sviluppò tra la metà del VII e l'inizio del V secolo a.C.. Si manifestò con un rigore formale che celava un profondo dinamismo evolutivo. Questo periodo è dominato dalle figure del Kouros (giovane uomo nudo) e della Kore (fanciulla vestita), prime espressioni monumentali realizzate in marmo o bronzo, spesso con funzione votiva o funeraria. Nonostante la chiara ispirazione, in particolare nella postura frontale e nella marcata geometria delle forme, derivante dalla statuaria egizia, la scultura arcaica greca se ne discostò introducendo una maggiore definizione anatomica. Soprattutto la volontà di dare alla figura un primo, abbozzato senso di movimento, evidente nel caratteristico passo in avanti e nei pugni serrati. L'espressione del volto, nota come "sorriso arcaico", non possiede una valenza psicologica, ma rappresenta piuttosto una convenzione estetica che conferisce un'aura di serenità atemporale e di vita non ancora compromessa dal dramma.Le differenze stilistiche si cristallizzarono in tre principali scuole: la dorica, più austera e massiccia (es. Cleobi e Bitone); la ionica, nota per l'eleganza dei panneggi e delle proporzioni più slanciate (es. Hera di Samo); e l'attica, che seppe fondere la forza dorica con la grazia ionica (es. Moscoforo). Questa fase, pur improntata su schemi ben definiti, fu essenziale per la sperimentazione delle proporzioni e delle tecniche di lavorazione, preparando il terreno per la rivoluzione naturalistica del successivo periodo Classico, senza tuttavia mai perdere quel senso di potenza simbolica e di presenza ieratica che la rende unica.
L'inizio della scultura greca
Solo in età arcaica la scultura greca inizia ad affacciarsi sul termine kouros significa bello e buono quindi rappresentava l'uomo ideale sia dal punto di vista del corpo che della mente e rappresentava un giovane pieno e vigoroso splendore. Esso era un giovane uomo nudo in posizione eretta la nudità serviva a risaltare le sue caratteristiche fisiche e intellettive. Le caratteristiche principali erano la testa eretta abbastanza grande, le braccia lungo i fianchi, i pugni serrati, e una gamba in avanti.