Concetti Chiave
- I santuari dell'antica Grecia, come Delfi e Olimpia, ospitavano tesori d'arte offerti dalle città-stato per esibire la loro eccellenza culturale e unificare la collettività greca.
- Nel mondo romano, emerge il collezionismo privato, influenzato dalla conquista della Grecia e dalla domanda crescente di opere d'arte, simile al moderno mercato dell'arte.
- L'imperatore Adriano e altri romani iniziarono a raccogliere opere, costruendo spazi dedicati come Tivoli, includendo sculture e pitture di alta qualità.
- Le biblioteche romane, come quella di Lucullo, fungevano da luoghi di condivisione per i collezionisti, promuovendo la diffusione e l'accesso all'arte.
- L'Arco di Costantino è un esempio di arte antica che incorpora bassorilievi di epoche diverse, utilizzato per fini politici di continuità imperiale.
Indice
Santuari e tesauri nell'antica Grecia
A differenza delle epoche precedenti, dove era molto più comune acculare gli oggetti artistici nelle tombe dei nobili, nell’antica Grecia si erano diffusi santuari come quello di Delfi o Olimpia dove le singole città offrivano alle divinità delle opere d’arte raccolte in edifici specifici, chiamati “tesauri” e le opere all’interno rappresentavano ovviamente il meglio di ciò che riusciva a realizzare. La riunione di opere d’arte assume un senso collettivo e competitivo nella polis in modo da riuscire a presentare al meglio l’eccellenza della propria comunità in un contesto a confronto con altre città simili, ma si può notare anche una funzione di unificazione e compattamento della collettività greca divisa in diverse poleis.
Collezionismo privato nel mondo romano
Per quanto riguarda il mondo romano, si verifica una cosa nuova che consiste nell’introduzione del collezionismo privato che nasce dal fatto che i romani avessero meno il senso di polis ma anche dopo la conquista romana della Grecia con il conseguente saccheggio di opere d’arte e cominciarono a fare più esemplari della stessa scultura perché c’è una richiesta simile al mercato d’arte odierno. Questa idea del collezionismo entra anche nella mentalità degli imperatori stessi che iniziano a raccogliere opere, ad esempio Adriano fece costruire a Tivoli uno spazio per le opere che provenivano principalmente dalla Grecia.
L'arte e il collezionismo nell'antica Roma
Probabilmente queste raccolte erano fatte anche di dipinti, per esempio a Pompei nella casa delle nozze di Alessandro si trovano due pannelli di marmo dipinti, la pittura romana era infatti di una qualità altissima e quindi il collezionismo si rivolgeva anche alle opere pittoriche. Spesso le opere venivano conservate nelle biblioteche e diventavano luoghi di condivisione per i collezionisti, Plutarco parlava così riguardo alla biblioteca di Lucullo “i locali della biblioteca erano a parti a tutti, trascorrevano insieme le giornate”.
L'Arco di Costantino e il suo significato
Uno degli esempi più straordinari dell’arte antica è rappresentato dall’Arco di Costantino, i cui bassorilievi però non risalgono tutti al periodo costantiniano, raccoglie infatti dei bassorilievi di età precedenti come una sorta di composizione di alcuni che risalgono all’età adrianea, altri al periodo di Marco Aurelio e invece altri proprio di epoca costantiniana. Questo significa che Costantino volesse quasi mettersi sullo stesso piano di imperatori passati che erano ancora stimati, quindi assume un significato politico-propagandistico per testimoniare la continuità dell’impero e dei suoi imperatori migliori.
Domande da interrogazione
- Qual era la funzione dei "tesauri" nell'antica Grecia?
- Come si è sviluppato il collezionismo nel mondo romano?
- Qual è il significato politico dell'Arco di Costantino?
I "tesauri" erano edifici specifici nei santuari greci dove le città offrivano opere d'arte alle divinità, rappresentando l'eccellenza artistica della comunità in un contesto competitivo e collettivo.
Nel mondo romano, il collezionismo si è sviluppato come pratica privata, influenzata dalla conquista della Grecia e dal saccheggio di opere d'arte, con una crescente domanda simile al mercato d'arte odierno.
L'Arco di Costantino, con i suoi bassorilievi di epoche diverse, aveva un significato politico-propagandistico, testimoniando la continuità dell'impero e mettendo Costantino sullo stesso piano degli imperatori passati stimati.