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Concetti Chiave

  • Cesare arrivò in Egitto a ottobre dopo aver sconfitto una flotta pompeiana, e si mostrò sconvolto alla vista della testa di Pompeo.
  • Rimase in Egitto fino a giugno del 47 a.C., cercando prima di mediare tra Tolomeo e sua sorella-sposa, poi divenne amante di Cleopatra.
  • L'alleanza con Cleopatra suscitò indignazione tra i dignitari egiziani, portando a una rivolta armata guidata da Achilla.
  • Durante la rivolta, Cesare incendiò le navi egiziane nel porto di Alessandria, ma il fuoco distrusse anche la famosa biblioteca.
  • Nella primavera del 47 a.C., Cesare ricevette i rinforzi e sconfisse i nemici tra il Cairo e Alessandria, consolidando il suo potere.

Indice

  1. Cesare in Egitto
  2. L'intesa con Cleopatra
  3. La rivolta di Achilla
  4. L'incendio di Alessandria
  5. La vittoria finale di Cesare

Cesare in Egitto

Cesare giunse in Egitto solo a ottobre, dopo aver ottenuto la resa di una flotta pompeiana oltre i Dardanelli: Plutarco racconta che quando gli presentarono la testa di Pompeo credendo di fargli cosa gradita, si ritrasse inorridito e scoppiò in lacrime.

L'intesa con Cleopatra

Il generale vittorioso restò in Egitto fino al giugno del 47 a.C. prima tentò la mediazione fra Tolomeo e la sorella-sposa; poi sedotto da Cleopatra e divenuto il suo amante, agì per insediarla sul trono: il sentimento e il calcolo politico gli suggerivano che Cleopatra avrebbe svolto il suo ruolo di sovrana di un Egitto inserito nel potere imperiale romano creato da lui.

La rivolta di Achilla

L’intesa fra Cesare e Cleopatra suscitò indignazione specie fra i dignitari, spingendo il tutore di Tolomeo, Achilla, uno dei responsabili dell’assassinio di Pompeo alla rivolta armata.

L'incendio di Alessandria

Durante i moti, Cesare asserragliato nell’area del palazzo reale ad Alessandria, in una sortita notturna insieme ad alcuni legionari abili nuotatori come lui riuscì ad appiccare il fuoco alle navi egiziane rimaste nel porto grande. Tuttavia l’incendio a causa di un forte vento che spirava da Sud, si propagò a quasi tutta la penisola che chiudeva il porto grande ad est, dove si trovava la biblioteca. Quasi mezzo milione di volumi, il meglio della cultura del tempo, andò in fumo.

La vittoria finale di Cesare

Nella primavera del 47 a.C. giunsero a Cesare i rinforzi che avevano richiesto al momento dello scoppio della rivolta, grazie ai quali sbaragliò i nemici a metà strada fra l’attuale Cairo e Alessandria.

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