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Concetti Chiave

  • Marco Aurelio associò al trono il figlio Commodo, segnando la fine del Principato adottivo e l'inizio di un periodo di instabilità.
  • Commodo, popolare tra la plebe e i soldati, cercò di garantirsi il loro sostegno attraverso donazioni e spettacoli, ma causò il dissesto finanziario dell'impero.
  • Il regno di Commodo fu segnato da persecuzioni sanguinose e vendette personali contro il Senato e gli aristocratici, culminando nella sua morte violenta nel 192 d.C.
  • La morte di Commodo innescò un periodo caotico con il breve regno di Pertinace e la vendita del titolo imperiale a Didio Giuliano, in seguito eliminato da Settimo Severo.
  • Settimo Severo, dopo aver sconfitto Didio Giuliano, divenne imperatore e riportò stabilità all'impero romano.

Indice

  1. L'ascesa di Commodo
  2. Politiche di Commodo
  3. La caduta di Commodo
  4. Il caos dopo Commodo

L'ascesa di Commodo

Marco Aurelio aveva già associato al suo trono Aurelio Commodo, suo figlio naturale, determinando così la fine del Principato adottivo. Quando Comodo iniziò il suo regno aveva soltanto 19 anni ed era molto popolare tra la plebe di Roma e i soldati: le fonti contemporanee lo hanno descritto quasi del tutto privo di cultura, amante dei giochi circensi e pronto a battersi in prima persona nell'arena con i gladiatori.

Politiche di Commodo

Tornato a Roma dopo la pace frettolosa con i Marcomanni, che annullava in parte i risultati di una campagna militare praticamente già vinta da Marco Aurelio, per difendersi dalle critiche del Senato, Comodo ha avviato una sanguinosa persecuzione e una serie di vendette personali in cui i pretoriani giocarono un ruolo determinante. Fin dall'inizio del suo principato infatti Comodo cercò l'appoggio dei pretoriani e il consenso delle masse popolari: ha istituito perciò un'imposta che colpiva le ricchezze e dispose un calmiere per i prezzi dei generi di prima necessità; fece inoltre consistenti elarginazioni a favore della plebe urbana, organizzando anche grandiosi spettacoli circensi. Tutte queste misure non avevano altra funzione che tenere a bada il proletariato urbana e si conclusero con il dissesto dell'erario.

La caduta di Commodo

Senato e aristocratici furono di nuovo oggetto di processi sommari e di assassini brutali, come ai tempi di Nerone e di Domiziano finché nel 192 d.C. l'ennesima congiura contro di lui ebbe buon esito. La morte violenta di Comodo dette il via a un periodo caotico per la vita dell'impero.

Il caos dopo Commodo

Il Senato aveva eletto imperatore uno dei suoi membri, Publio Elvio Pertinace che era stato già collaboratore di Marco Aurelio. Il problema più urgente però era costituito dall'esigenza di risanamento delle finanze: per questo Pertinace tagliò drasticamente i donativi ai pretoriani dai quali, dopo soli 87 giorni di regno, fu eliminato. Diventata padrona assoluta del campo, la guardia pretoria mise all'asta il titolo di imperatore che fu comprato da un ricchissimo senatore Didio Giuliano. L'indegno mercato a cui era ridotta la successione imperiale fece insorgere il generale Settimo Severo, al comando delle legioni della Pannonia: Didio Giuliano fu decapitato dopo appena sessanta giorni di regno e Settimio Severo diventa imperatore, avviando un nuovo periodo di tranquillità per l'impero romano.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali azioni di Commodo durante il suo regno?
  2. Commodo cercò l'appoggio dei pretoriani e il consenso delle masse popolari attraverso misure come un'imposta sulle ricchezze, un calmiere sui prezzi dei beni di prima necessità, elargizioni alla plebe urbana e grandiosi spettacoli circensi. Tuttavia, queste azioni portarono al dissesto dell'erario.

  3. Come reagì il Senato alla morte di Commodo?
  4. Dopo la morte di Commodo, il Senato elesse imperatore Publio Elvio Pertinace, un collaboratore di Marco Aurelio, ma il suo regno durò solo 87 giorni a causa dell'eliminazione da parte dei pretoriani.

  5. Quali furono le conseguenze della vendita del titolo di imperatore da parte della guardia pretoriana?
  6. La vendita del titolo di imperatore portò all'insurrezione del generale Settimo Severo, che, dopo la decapitazione di Didio Giuliano, divenne imperatore e avviò un nuovo periodo di tranquillità per l'impero romano.

Domande e risposte

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