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Concetti Chiave

  • Commodo, noto per la sua crudeltà e fanatismo verso Ercole, suscitò diffidenza nel senato per le sue azioni politiche e militari, tra cui la pace con i Marcomanni.
  • Per consolidare il suo potere, Commodo usò la violenza e cercò il favore delle masse, ma la sua tirannia portò a numerose congiure, culminando con la sua morte nel 192.
  • La morte di Commodo scatenò una crisi politica che vide il breve regno di Pertinace e l'asta del titolo imperiale, finché Settimio Severo prese il potere nel 193.
  • Con l'avvento della dinastia dei Severi, il senato perse ulteriormente potere, mentre i pretoriani influenzarono sempre di più la scelta degli imperatori, fino all'abolizione del corpo pretoriano da parte di Settimio Severo.
  • Settimio Severo instaurò una monarchia militare, riorganizzando l'esercito e introducendo l'annona militare per garantire approvvigionamenti, reclutando soldati germanici per rafforzare le legioni di confine.

Indice

  1. Commodo e il suo regno
  2. La caduta di Commodo
  3. La crisi politica post-Commodo
  4. L'ascesa di Settimio Severo
  5. La dinastia dei Severi
  6. Settimio Severo e la monarchia militare

Commodo e il suo regno

Le fonti di cui disponiamo sono concordi nel descrivere Commodo come un giovane crudele ed esaltato, privo di cultura, a differenza del padre, amante dei giochi circensi e pronto a tutto, pur di conquistare il potere. Pare fosse fanatico del culto di Ercole; si fece infatti raffigurare come l'eroe mitologico greco, con la pelle di leone sul capo e la clava in mano. Il senato si rivelò, da subito, diffidente nei suoi confronti, criticandolo per aver concluso la pace con i Marcomanni: gli si contestava il fatto che la campagna militare era praticamente già stata vinta da Marco Aurelio e che accordarsi con i "barbari" significava, dunque, annullare i risultati raggiunti fino a quel momento.

La caduta di Commodo

Alle critiche Commodo rispose con la violenza, assicurandosi il sostegno dei pretoriani mediante cospicui donativi in denaro e avviando una serie di vendette personali. Per imporsi sull'aristocrazia senatoriale, cercò, con diversi provvedimenti, di guadagnare il favore delle masse popolari: introdusse un calmiere per i prezzi dei generi di prima necessità, istituì un'imposta sui redditi più alti e organizzò grandiosi spettacoli per la plebe. Contro di lui furono ordite numerose congiure, alle quali non furono estranei membri della sua stessa famiglia. Morì nel 192, strangolato da un gladiatore, con cui si allenava nella lotta, dopo che una delle sue amanti gli aveva somministrato una bevanda avvelenata.

La crisi politica post-Commodo

La morte di Commodo aprì una grave crisi politica. Liberatosi del dispotico figlio di Marco Aurelio, il senato elesse imperatore Publio Elvio Pertinace, distintosi in passato proprio come collaboratore di Marco Aurelio. Questi si preoccupò di porre rimedio al grave dissesto finanziario provocato dalla politica del suo predecessore, ma colpì gli interessi dei pretoriani, divenuti oramai troppo potenti e, per questo, fu assassinato dopo meno di tre mesi. A quel punto, ebbe inizio un indegno mercato del titolo imperiale, che fu letteralmente messo all'asta dagli stessi pretoriani e "venduto" al miglior offerente. Riuscì ad aggiudicarselo Didio Giuliano, un ricchissimo senatore, forse implicato nell'assassinio del suo predecessore.

L'ascesa di Settimio Severo

A opporsi con forza agli eventi fu il generale Settimio Severo che, nel 193, al comando delle legioni della Pannonia, insorse contro Didio Giuliano, uccidendolo e prendendo il suo posto, malgrado l'iniziale opposizione di una parte del senato. Con l'elezione a imperatore di Settimio Severo, aveva inizio una nuova dinastia, quella dei Severi.

La dinastia dei Severi

Con il regno di Commodo e quelli, successivi, di Pertinace e di Giuliano, si era consolidata la tendenza, già manifestatasi con gli imperatori adottivi, a trasformare la figura dell'imperatore in un monarca assoluto. Il ruolo del senato appariva sempre più debole, mentre era ormai evidente, sul piano politico, un'altra forza, quella dei pretoriani. La guardia personale dell'imperatore si era appropriata, infatti, della facoltà di scegliere gli imperatori, imponendo con la violenza le proprie decisioni. Questo sistema ebbe tuttavia fine con l'avvento del generale Settimio Severo, da cui ebbe inizio la dinastia dei Severi.

Settimio Severo e la monarchia militare

Settimio Severo, della dinastia dei Severi, era nato a Leptis Magna (nell'attuale Libia) e discendeva da una famiglia libico-punica. Quando giunse al trono imperiale, nel 193, l'autorità e il potere del senato erano ormai irrimediabilmente in declino, e il nuovo imperatore non modificò tale tendenza, dando inizio a una vera e propria monarchia militare. In primo luogo, abolì il corpo dei pretoriani, inaffidabile e violento; poi riorganizzò l'esercito, determinante per la difesa delle frontiere, sempre più soggette alle pressioni dei popoli esterni. Il limes fu dotato di un esercito stabile; per irrobustire le legioni, specie quelle stanziate nelle zone di confine, incoraggiò il reclutamento di soldati germanici, appartenenti alle tribù "barbare" che vivevano in quelle regioni. A essi fu anche consentito di fare carriera nelle legioni, accedendo ai gradi più alti. Per assicurare alle truppe un regolare rifornimento alimentare, Settimio Severo introdusse l'annona militare, una tassa aggiuntiva in grano o in altri prodotti agricoli corrisposta dai proprietari terrieri e dai contadini.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le caratteristiche principali di Commodo secondo le fonti storiche?
  2. Le fonti descrivono Commodo come un giovane crudele, esaltato e privo di cultura, amante dei giochi circensi e fanatico del culto di Ercole.

  3. Come reagì Commodo alle critiche del senato?
  4. Commodo rispose con violenza, assicurandosi il sostegno dei pretoriani con donativi e cercando il favore delle masse popolari attraverso provvedimenti economici e spettacoli.

  5. Cosa accadde dopo la morte di Commodo?
  6. La morte di Commodo portò a una crisi politica, con l'elezione di Publio Elvio Pertinace come imperatore, seguito da un mercato del titolo imperiale e l'ascesa di Settimio Severo.

  7. Qual era il ruolo del senato durante i regni di Commodo e dei suoi successori?
  8. Il ruolo del senato divenne sempre più debole, mentre i pretoriani acquisirono potere, scegliendo gli imperatori e imponendo le loro decisioni con la forza.

  9. Quali furono le principali riforme di Settimio Severo?
  10. Settimio Severo abolì il corpo dei pretoriani, riorganizzò l'esercito, incoraggiò il reclutamento di soldati germanici e introdusse l'annona militare per garantire rifornimenti alle truppe.

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