Marco Zemella
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Concetti Chiave

  • Dopo l'assassinio di Cesare, la lotta per il potere tra Marco Antonio e Ottaviano ha portato all'instabilità politica, con Ottaviano che ha ottenuto il sostegno del senato e dell'esercito.
  • La battaglia di Modena del 43 a.C. ha visto la sconfitta di Antonio, costretto a rifugiarsi in Gallia, mentre Ottaviano si è proclamato console e ha revocato l'amnistia per i cesaricidi.
  • Il secondo triumvirato del 43 a.C. ha diviso l'Impero tra Antonio, Ottaviano e Lepido, usando le liste di proscrizione per eliminare oppositori politici e rafforzare il potere.
  • La sconfitta dei cesaricidi a Filippi nel 42 a.C. ha portato alla fine dell'opposizione repubblicana, mentre il conflitto tra Antonio e Ottaviano è riemerso per il controllo dell'Impero.
  • La battaglia di Azio nel 31 a.C. ha segnato la fine di Antonio e Cleopatra, con Ottaviano che ha consolidato il suo potere, trasformando l'Egitto in una provincia romana.

Indice

  1. L'assassinio di Cesare e le sue conseguenze
  2. L'emergere di Marco Antonio e Caio Ottavio
  3. Il primo scontro tra Antonio e Ottavio
  4. Il secondo triumvirato e le sue conseguenze
  5. La sconfitta dei cesaricidi e la nuova spartizione
  6. Il conflitto tra Antonio e Ottaviano
  7. La svolta orientale di Antonio e la guerra con Cleopatra

L'assassinio di Cesare e le sue conseguenze

Alle idi di Marzo del 44 a.C. Cesare fu assassinato dai cesaricidi con l’intento di consolidare la repubblica.

Tuttavia, le lotte per il potere si fecero così accese, da determinarne in seguito la fine. Ci si trova infatti in una situazione di incertezza politica animata dalle rivolte dei filocesariani, per le quali i congiurati (Bruto e Cassio) sono costretti a rifugiarsi altrove. Su proposta di Cicerone si trovò un accordo tra i sostenitori e gli oppositori di Cesare: gli assassini rimasero impuniti conservando le loro cariche mentre i provvedimenti presi da Cesare vennero confermati.

L'emergere di Marco Antonio e Caio Ottavio

In questa situazione di incertezza emersero le figure di Marco Antonio e Caio Ottavio. Marco Antonio che ricopriva la carica di console nel 44 a.C., si rivendicava come erede politico di Cesare, mentre Caio Ottavio si rivendicava come erede legittimo dato che era stato adottato dallo stesso Cesare come figlio nel 45 a.C.

tornato a Roma, Ottavio comincia ad aggiudicarsi l’appoggio dell’esercito e quello dei senatori in particolare di Cicerone che era ostile alle pretese di Antonio. Questo disegno politico portò Cicerone a scrivere delle orazioni contro Antonio chiamate Filippiche.

Il primo scontro tra Antonio e Ottavio

Il primo scontro si ebbe all'assegnazione del governo delle province. Antonio convinse i comizi a cedergli la Gallia Cisalpina, la quale però era già stata assegnata a Decimo Bruto che non l’avrebbe mai ceduta. Antonio assediò quindi Modena dove si trovava Bruto e a causa della sua decisione fu dichiarato nemico pubblico dal senato il quale gli scatenò contro l’esercito consolare affiancato dall'esercito di Ottavio. Nella battaglia di Modena del 43 a.C. Antonio fu sconfitto e costretto a rifugiarsi in Gallia dove poteva contare sull'appoggio di Lepido.

Ottavio, compreso che il senato voleva usarlo solo come strumento contro Antonio, convocò i comizi e si autoproclamò console. Da console revocò l’amnistia contro gli uccisori di Cesare e assunse il nome Caio Giulio Cesare Ottaviano. Intanto si accordò con Antonio per spartirsi il potere e fronteggiare le forze militari di Bruto e Cassio.

Il secondo triumvirato e le sue conseguenze

Nel 43 a.C. Antonio, Ottaviano e Lepido si riunirono nel secondo triumvirato che prevedeva una sanzione giuridica in caso di fine delle istituzioni repubblicane. L’accordo spartiva i territori dell’impero tra i triumviri consentendogli il pieno potere nei limiti della repubblica: ad Antonio toccarono la Gallia transalpina e cisalpina, a Ottaviano l’Africa e la Sicilia, a Lepido la Gallia narbonese e la spagna. L’Italia restava indivisa.

La legge assegnava i triumviri il compito di dare una nuova costituzione allo stato. Nella realtà fu usata come strumento di repressione: vennero infatti formulate liste di proscrizione attraverso le quali vennero eliminati molti anticesariani, tra cui lo stesso Cicerone. Furono inoltre eliminati molti cittadini comuni le cui ricchezze servivano per accrescere le finanze dello stato.

La sconfitta dei cesaricidi e la nuova spartizione

Nel frattempo i cesaricidi Bruto e Cassio avevano raggruppato un esercito di 19 legioni in Macedonia con l’intento di sconfiggere i triumviri. Antonio e Ottaviano presero l’iniziativa e li raggiunsero con altrettante legioni. Lo scontro decisivo avvenne a Filippi nel 42 a.C. nel quale i cesaricidi furono sconfitti e si diedero la morte. L’opposizione repubblicana era debellata.

Il conflitto tra Antonio e Ottaviano

Sconfitti i repubblicani e quindi venuta meno la ragione principale dell’alleanza, si riaccende il conflitto tra Antonio e Ottaviano per la conquista del potere.

Con l’accordo di Brindisi del 40 a.C. fu riformulata la spartizione dei domini romani: Antonio ebbe il controllo delle province orientali, Ottaviano di quelle occidentali, e lepido dell’Africa.

Ottaviano ritornato in Italia dovette affrontare il problema di distribuire le terre ai veterani, ciò gli procurò forti opposizioni perché ciò avvenne a danno degli italici. Molte citta furono punite per aver favorito gli oppositori e quindi trasformate in colonie. Ci furono malcontenti e scoppiarono rivolte, così Antonio decise di inviare truppe legionarie che vennero bloccate dal luogotenente Marco Agrippa a Perugia.

La svolta orientale di Antonio e la guerra con Cleopatra

Antonio nel frattempo si trovava in Oriente a preparare la spedizione contro i parti che era stata nei programmi di Cesare. In realtà, il suo comportamento si rivelò alquanto discutibile: imponeva infatti pesanti imposte alle province orientali disponendo di questi territori come beni propri.

A ciò si aggiunge la vicenda amorosa con Cleopatra, regina d’Egitto, regno cliente di Roma, dalla quale ebbe tre figli a cui assegnò alcuni territori romani.

La svolta “orientale” di Antonio creò intorno ad Ottaviano un vasto consenso. La guerra non fu dichiarata esplicitamente contro Antonio, ma contro Cleopatra, utilizzando i suoi regimi dispotici come pretesto. Lo scontro decisivo si ebbe ad Antonio e Cleopatra furono sconfitti e si uccisero. L’Egitto diventava così una provincia romana e Ottaviano controllava ormai tutto l’Impero.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze immediate dell'assassinio di Cesare nel 44 a.C.?
  2. L'assassinio di Cesare portò a una situazione di incertezza politica e a lotte di potere, con Bruto e Cassio costretti a rifugiarsi altrove. Un accordo tra sostenitori e oppositori di Cesare lasciò impuniti gli assassini, ma confermò i provvedimenti di Cesare.

  3. Come Ottaviano riuscì a consolidare il suo potere dopo la morte di Cesare?
  4. Ottaviano si guadagnò l'appoggio dell'esercito e dei senatori, in particolare di Cicerone, e si autoproclamò console. Revocò l'amnistia per gli uccisori di Cesare e si accordò con Antonio per spartirsi il potere.

  5. Quali furono i risultati del secondo triumvirato formato nel 43 a.C.?
  6. Il secondo triumvirato tra Antonio, Ottaviano e Lepido spartì i territori dell'impero e usò il potere per eliminare gli anticesariani attraverso liste di proscrizione, consolidando il controllo sui territori.

  7. Cosa portò al conflitto finale tra Ottaviano e Antonio?
  8. Dopo la sconfitta dei repubblicani, il conflitto tra Ottaviano e Antonio si riaccese per il controllo del potere. La svolta "orientale" di Antonio e la sua relazione con Cleopatra aumentarono il consenso intorno a Ottaviano.

  9. Quale fu l'esito della battaglia di Azio nel 31 a.C.?
  10. Nella battaglia di Azio, Antonio e Cleopatra furono sconfitti da Ottaviano. Dopo la loro morte, l'Egitto divenne una provincia romana e Ottaviano controllava tutto l'Impero.

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