_alex.sala_
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Concetti Chiave

  • La Prima Guerra punica iniziò quando i Mamertini chiesero aiuto ai Romani, provocando un conflitto con Cartagine e Siracusa.
  • La flotta romana, riformata sotto Lutazio Catulo, ottenne una vittoria decisiva contro i Cartaginesi alle Isole Egadi, portando all'annessione della Sicilia.
  • A Cartagine, la fazione espansionista prevalente portò alla seconda guerra punica, con Annibale che provocò Roma conquistando Sagunto nel 219 aC.
  • Annibale sconfisse Roma in diverse battaglie, tra cui quella di Canne, guadagnando alleati tra le colonie greche e ribelli italici.
  • Roma ribaltò la situazione con una controffensiva in Spagna e Sicilia, culminando nella vittoria decisiva a Zama, che portò alla resa di Cartagine.

Indice

  1. La Prima Guerra punica
  2. Seconda Guerra punica
  3. Controffensiva Roma

La Prima Guerra punica

I primi contatti tra Romani e Cartaginesi avvennero nel 509 aC, con la stipulazione di un primo trattato, seguito poi da altri due, sulla navigazione e il commercio; la situazione iniziale tra le due potenze era quindi di pace.
I conflitti cominciarono quando Messina fu invasa dai briganti Mamertini (seguaci del dio Mamers, Marte), i quali, quando furono assediati nella città dal tiranno di Siracusa Gerone II, chiesero aiuto prima ai Cartaginesi e poi ai Romani, chiedendo anche di essere annessi alla Lega Italica.
Nonostante aiutare i Mamertini in territorio siciliano costituisse una dichiarazione di guerra contro Cartagine, violando i trattati stipulati, i Romani decisero di inviare Appio Claudio a conquistare Messina nel 264 aC.
Ha quindi inizio la guerra contro Cartagine e Siracusa.
Il console Gaio Duilio sconfisse i Cartaginesi a Milazzo nel 250, poi però l’esercito romano venne completamente distrutto a Tunisi nel 255.
Viene quindi riformata la flotta romana, con a capo Lutazio Catulo, che ottiene una vittoria decisiva nella battaglia delle Isole Egadi del 241 aC: la Sicilia fu annessa all’Impero Romano.

I Romani ottennero poi diverse vittorie contro i Celti, a Talamone e Casteggio, conquistando l’Italia settentrionale e fondando colonie come Piacenza e Cremona; anche la Sardegna, la Corsica e le coste dell’Illiria (governata da Teuta) furono prese e annesse.
Tutti questi territori, compresa la Sicilia, divennero delle provinciae, dove governavano magistrati romani e i cui abitanti erano sudditi, costretti a pagare tributi e a lasciare che le loro terre fossero ridistribuite tra i Romani.

Seconda Guerra punica

A Cartagine si formarono 2 fazioni: i pacifisti, tra cui i proprietari terrieri che non volevano perdere i possedimenti, e gli espansionisti, favorevoli alla battaglia e alla fondazione di colonie, che prevalgono.
Nel 347 quindi partì una spedizione verso la Spagna, guidata da Amilcare, il genero Asdrubale e il figlio Annibale (con l’appellativo di Barca, da Barak, fulmine), che culminò nella fondazione di diverse colonie, tra cui Nuova Cartagine.
Alla morte di Amilcare il comando fu preso da Asdrubale e poi da Annibale, il quale progettava di provocare Roma per farle dichiarare guerra e far quindi riconoscere Cartagine come liberatrice dai popoli sottomessi ai Romani (Celti, Sanniti, Greci, Etruschi); così nel 219 aC conquistò Sagunto, alleata romana in Spagna.
Roma dichiarò guerra e inviò un esercito con Gneo Cornelio Scipione in Spagna, ma intanto i Cartaginesi erano già arrivati alle Alpi.
Nel 218 Cartagine sconfisse Roma sul Ticino, ottenendo l’Italia settentrionale, mentre Scipione si ritirò ferito e fu sostituito dal nipote Publio Cornelio Scipione.
I Romani furono poi sconfitti ancora a Trebbia e sul Trasimeno, intanto a Roma divenne dittatore Quinto Fabio Massimo, soprannominato “temporeggiatore” poiché non agì limitandosi a osservare le mosse nemiche .
Nel 216 aC i Cartaginesi ebbero la vittoria decisiva a Canne, in Puglia: ottennero le colonie greche, furono accolti da Capua, Siracusa e Macedonia, e provocarono la ribellione di Lucani e Sanniti.

Controffensiva Roma

Mentre i Cartaginesi sono a Capua, i Romani invasero Spagna e Sicilia e strinsero alleanze con le città greche nemiche dei Macedoni, riprendendo poi Capua e Siracusa.
Sconfissero i Cartaginesi (con Asdrubale) al fiume Metauro nel 207 aC; ottennero poi la vittoria decisiva a Zama, in Africa (da qui Scipione fu chiamato “l’africano”), utilizzando la disposizione dell’esercito a testuggine, compatta e con grandi scudi di protezione. Cartagine dovette rinunciare alla flotta, ai possedimenti e alla possibilità di dichiarare guerra.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della Prima Guerra punica?
  2. La Prima Guerra punica iniziò quando i Mamertini chiesero aiuto ai Romani contro Cartagine, portando Roma a violare i trattati di pace esistenti.

  3. Come si concluse la Prima Guerra punica?
  4. La Prima Guerra punica si concluse con la vittoria romana nella battaglia delle Isole Egadi nel 241 aC, portando all'annessione della Sicilia all'Impero Romano.

  5. Quali furono le fazioni principali a Cartagine durante la Seconda Guerra punica?
  6. A Cartagine si formarono due fazioni: i pacifisti, che volevano evitare la guerra, e gli espansionisti, che prevalsero e promossero la battaglia.

  7. Quale fu la strategia di Annibale nella Seconda Guerra punica?
  8. Annibale provocò Roma conquistando Sagunto per farle dichiarare guerra, sperando di essere visto come liberatore dai popoli sottomessi ai Romani.

  9. Come riuscì Roma a ribaltare la situazione nella Seconda Guerra punica?
  10. Roma lanciò una controffensiva invadendo la Spagna e la Sicilia, sconfiggendo i Cartaginesi al fiume Metauro e ottenendo la vittoria decisiva a Zama.

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