Concetti Chiave
- La Prima Guerra punica iniziò quando i Mamertini chiesero aiuto ai Romani, provocando un conflitto con Cartagine e Siracusa.
- La flotta romana, riformata sotto Lutazio Catulo, ottenne una vittoria decisiva contro i Cartaginesi alle Isole Egadi, portando all'annessione della Sicilia.
- A Cartagine, la fazione espansionista prevalente portò alla seconda guerra punica, con Annibale che provocò Roma conquistando Sagunto nel 219 aC.
- Annibale sconfisse Roma in diverse battaglie, tra cui quella di Canne, guadagnando alleati tra le colonie greche e ribelli italici.
- Roma ribaltò la situazione con una controffensiva in Spagna e Sicilia, culminando nella vittoria decisiva a Zama, che portò alla resa di Cartagine.
La Prima Guerra punica
I primi contatti tra Romani e Cartaginesi avvennero nel 509 aC, con la stipulazione di un primo trattato, seguito poi da altri due, sulla navigazione e il commercio; la situazione iniziale tra le due potenze era quindi di pace.I conflitti cominciarono quando Messina fu invasa dai briganti Mamertini (seguaci del dio Mamers, Marte), i quali, quando furono assediati nella città dal tiranno di Siracusa Gerone II, chiesero aiuto prima ai Cartaginesi e poi ai Romani, chiedendo anche di essere annessi alla Lega Italica.
Nonostante aiutare i Mamertini in territorio siciliano costituisse una dichiarazione di guerra contro Cartagine, violando i trattati stipulati, i Romani decisero di inviare Appio Claudio a conquistare Messina nel 264 aC.
Ha quindi inizio la guerra contro Cartagine e Siracusa.
Il console Gaio Duilio sconfisse i Cartaginesi a Milazzo nel 250, poi però l’esercito romano venne completamente distrutto a Tunisi nel 255.
Viene quindi riformata la flotta romana, con a capo Lutazio Catulo, che ottiene una vittoria decisiva nella battaglia delle Isole Egadi del 241 aC: la Sicilia fu annessa all’Impero Romano.
I Romani ottennero poi diverse vittorie contro i Celti, a Talamone e Casteggio, conquistando l’Italia settentrionale e fondando colonie come Piacenza e Cremona; anche la Sardegna, la Corsica e le coste dell’Illiria (governata da Teuta) furono prese e annesse.
Tutti questi territori, compresa la Sicilia, divennero delle provinciae, dove governavano magistrati romani e i cui abitanti erano sudditi, costretti a pagare tributi e a lasciare che le loro terre fossero ridistribuite tra i Romani.
Seconda Guerra punica
A Cartagine si formarono 2 fazioni: i pacifisti, tra cui i proprietari terrieri che non volevano perdere i possedimenti, e gli espansionisti, favorevoli alla battaglia e alla fondazione di colonie, che prevalgono.Nel 347 quindi partì una spedizione verso la Spagna, guidata da Amilcare, il genero Asdrubale e il figlio Annibale (con l’appellativo di Barca, da Barak, fulmine), che culminò nella fondazione di diverse colonie, tra cui Nuova Cartagine.
Alla morte di Amilcare il comando fu preso da Asdrubale e poi da Annibale, il quale progettava di provocare Roma per farle dichiarare guerra e far quindi riconoscere Cartagine come liberatrice dai popoli sottomessi ai Romani (Celti, Sanniti, Greci, Etruschi); così nel 219 aC conquistò Sagunto, alleata romana in Spagna.
Roma dichiarò guerra e inviò un esercito con Gneo Cornelio Scipione in Spagna, ma intanto i Cartaginesi erano già arrivati alle Alpi.
Nel 218 Cartagine sconfisse Roma sul Ticino, ottenendo l’Italia settentrionale, mentre Scipione si ritirò ferito e fu sostituito dal nipote Publio Cornelio Scipione.
I Romani furono poi sconfitti ancora a Trebbia e sul Trasimeno, intanto a Roma divenne dittatore Quinto Fabio Massimo, soprannominato “temporeggiatore” poiché non agì limitandosi a osservare le mosse nemiche .
Nel 216 aC i Cartaginesi ebbero la vittoria decisiva a Canne, in Puglia: ottennero le colonie greche, furono accolti da Capua, Siracusa e Macedonia, e provocarono la ribellione di Lucani e Sanniti.
Controffensiva Roma
Mentre i Cartaginesi sono a Capua, i Romani invasero Spagna e Sicilia e strinsero alleanze con le città greche nemiche dei Macedoni, riprendendo poi Capua e Siracusa.Sconfissero i Cartaginesi (con Asdrubale) al fiume Metauro nel 207 aC; ottennero poi la vittoria decisiva a Zama, in Africa (da qui Scipione fu chiamato “l’africano”), utilizzando la disposizione dell’esercito a testuggine, compatta e con grandi scudi di protezione. Cartagine dovette rinunciare alla flotta, ai possedimenti e alla possibilità di dichiarare guerra.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Prima Guerra punica?
- Come si concluse la Prima Guerra punica?
- Quali furono le fazioni principali a Cartagine durante la Seconda Guerra punica?
- Quale fu la strategia di Annibale nella Seconda Guerra punica?
- Come riuscì Roma a ribaltare la situazione nella Seconda Guerra punica?
La Prima Guerra punica iniziò quando i Mamertini chiesero aiuto ai Romani contro Cartagine, portando Roma a violare i trattati di pace esistenti.
La Prima Guerra punica si concluse con la vittoria romana nella battaglia delle Isole Egadi nel 241 aC, portando all'annessione della Sicilia all'Impero Romano.
A Cartagine si formarono due fazioni: i pacifisti, che volevano evitare la guerra, e gli espansionisti, che prevalsero e promossero la battaglia.
Annibale provocò Roma conquistando Sagunto per farle dichiarare guerra, sperando di essere visto come liberatore dai popoli sottomessi ai Romani.
Roma lanciò una controffensiva invadendo la Spagna e la Sicilia, sconfiggendo i Cartaginesi al fiume Metauro e ottenendo la vittoria decisiva a Zama.