Concetti Chiave
- La Puglia, nel VI secolo a.C., era abitata da popolazioni orientali come Appuli, Dàunii, Iapiogi e Messapii, con evidenze di civiltà più antiche.
- Nel 706 a.C., Taranto fu fondata dai Greci e divenne un fiorente centro della Magna Grecia, seguita dall'importanza commerciale di Brindisi.
- Sotto il dominio romano, la Puglia fu unificata in una provincia e beneficiò di infrastrutture come la via Appia e la via Traiana.
- Dopo la caduta di Roma, la regione fu contesa da Bizantini, Longobardi, e Arabi, con i Bizantini che dominarono a lungo imponendo tasse pesanti.
- Dal periodo normanno, la Puglia visse fasi di prosperità e declino, passando sotto il controllo di Svevi, Angioini, Aragonesi, e infine Borboni prima dell'annessione al Regno d'Italia nel 1861.
Indice
Popolazioni antiche e resti archeologici
Il territorio corrispondente all’attuale Puglia, nel VI secolo a.C. vivevano alcune popolazioni forse provenienti dall’Oriente: gli Appuli, i Dàunii, gli Iapiogi, i Calabri detti anche Messapii.
Ma nel territorio, esistono anche resti di civiltà ancora pi antiche.
Ciò che è strano è che simili resti sono stati rinvenuti in Corsica, in Francia, in Danimarca in Inghilterra, ma non nella penisola italiana. Si tratta dei dolmens e dei menhirs.Fondazione di Taranto e battaglia di Canne
Nel 706 a.C., alcune popolazioni provenienti dalla Grecia fondarono Taranto che ben presto diventò un centro molto fiorente della magna Grecia, con una popolazione enorme per quel tempo di 100.000 abitanti. Più tardi, acquistò importanza anche Brindisi, come porto specializzati nei traffici commerciali con l’Oriente. Nel 216 a.C., nel territorio occupato dai Daumii, ad ovest di Bari, avvenne la battaglia di Canne vinta da Annibale contro l’esercito romano. Sotto Roma, tutti i popoli della Puglia furono riuniti in un’unica provincia. Essa comprendeva l’ Apulia e la Messapia che i Romani chiamavano Calabria. Tutta la zona beneficiò allora di numerose opere pubbliche quali ponti e strade. Da ricordare la via Appia che arrivava fino a Taranto e a Brindisi e la via Traiana che univa Benevento a Brindisi.
Dominazione bizantina e rivolta di Bari
Dopo la caduta dell’Impero romano, la Puglia fu contesa fra Bizantini, Longobardi e Arabi e questa lunga lotta finì con la supremazia dei Bizantini i quali, a lungo, furono liberi di imporre tasse sproporzionate alla popolazione tramite un apposito magistrato chiamato “catapano” che ha dato il nome ad una parte della regione, la Capitanata, corrispondente all’incirca, all’odierna provincia di Foggia. Nel 1009, a Bari, scoppiò una rivolta, di cui tuttavia i Bizantini riuscirono ad avere la meglio.
Normanni e prosperità commerciale
Negli anni successivi si successero la dominazione di altri popoli come i Normanni e gli Svevi. I Normanni possedevano già una contea a Melfi e di conquista in conquista giunsero fino in Calabria.Nel 1059, il re normanno Roberto il Guiscardo si autonominò “Rex Apuliae et Calabriae”, con il totale riconoscimento del Papa. Successivamente, esso conquistò anche la Sicilia e costituì il Regno. Iniziò, allora, un periodo di prosperità perché ripresero i commerci con l’Oriente. I mercanti di Bari, Brindisi e di Trani avevano in Oriente gli stessi privilegi dei Veneziani e si arricchirono anche con il trasporto dei Crociati in Terra Santa.
Periodo svevo e declino angioino
Verso la fine del 1200, il Regno i Sicilia, compresa la Puglia, passò alla casa sveva. Con l’imperatore Federico II di Svevia per la Puglia iniziò un periodo molto fiorente sia dal punto di vista economico che artistico. Sorsero infatti chiese, cattedrali, e castelli imponenti, come Castel del Monte. Nel 1268, il Regno di Napoli e di Sicilia passò agli Angioini di Carlo d’Angiò. Fu un periodo triste per la Puglia, caratterizzato da rapine, saccheggi, soprusi e carestie. La situazione non migliorò con l’arrivo degli Aragonesi verso la metà del XV secolo. Ad aumentare il disordine contribuivano le lotte interne dei baroni, cioè degli antichi feudatari che possedevano grandi estensioni territoriali, lasciati incolti.
Contese tra Spagnoli e Francesi
Con l’invasione di Carlo VIII, re di Francia, l’Italia meridionale e quindi anche la Puglia, cominciò ad essere contesa fra Spagnoli e Francesi. Infatti, risale al 1503 la disfida di Barletta fra Italiani e Francesi. Con la vittoria degli Spagnoli, per la Puglia iniziò un altro periodo di soprusi ed angherie che durò per ben due secoli.
Passaggio ai Borboni e annessione al regno d'Italia
Nella prima metà del Settecento, la Puglia passò sotto il governo della casata dei Borboni, terminato nel 1860 con la spedizione dei Mille e l’annessione aI regno d’Italia nel 1861.
Domande da interrogazione
- Quali popolazioni vivevano nel territorio dell'attuale Puglia nel VI secolo a.C.?
- Quali importanti città furono fondate dai Greci in Puglia e quale ruolo ebbero?
- Quali furono le conseguenze della dominazione romana in Puglia?
- Quali eventi caratterizzarono la Puglia dopo la caduta dell'Impero romano?
- Come cambiò la situazione della Puglia sotto il governo dei Borboni?
Nel VI secolo a.C., il territorio dell'attuale Puglia era abitato da popolazioni come gli Appuli, i Dàunii, gli Iapiogi e i Calabri, detti anche Messapii.
I Greci fondarono Taranto nel 706 a.C., che divenne un centro fiorente della Magna Grecia, e Brindisi, che acquisì importanza come porto per i traffici commerciali con l'Oriente.
Sotto la dominazione romana, i popoli della Puglia furono riuniti in un'unica provincia, beneficiando di opere pubbliche come ponti e strade, tra cui la via Appia e la via Traiana.
Dopo la caduta dell'Impero romano, la Puglia fu contesa tra Bizantini, Longobardi e Arabi, con la supremazia finale dei Bizantini, seguita da dominazioni di Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi.
Sotto il governo dei Borboni, la Puglia visse un periodo di stabilità che terminò nel 1860 con la spedizione dei Mille e l'annessione al Regno d'Italia nel 1861.