Concetti Chiave
- Le prime città del Vicino Oriente, come Gerico e Cata Huyuk, nascono tra il 7000 e il 6000 a.C., evolvendosi in stati guidati da sovrani assoluti.
- L'invenzione della scrittura è fondamentale per il controllo economico e amministrativo, riservata a scribi al servizio del sovrano.
- Popolazioni come sumeri, accadi, babilonesi, hittiti e assiri devono sopportare imposte pesanti e lavori forzati per opere pubbliche.
- Il controllo delle acque è cruciale per la fertilità del terreno, con un sistema avanzato di canali in Mesopotamia e inondazioni gestite in Egitto.
- Le opere monumentali delle civiltà antiche sono frutto dello sfruttamento di masse costrette in condizioni di schiavitù e povertà.
Origini delle prime città
• A partire dal 10 000 a.C. le popolazioni stanziate nella regione che oggi chiamiamo Vicino Oriente cominciano a organizzare la vita sociale in forme progressivamente più complesse. Tra il 7000 e il 6000 a.C. nascono le prime città (Gerico e Cata Huyuk) e attorno al 3000 a.C. nascono forme statali nuove dominate da un sovrano assoluto, spesso identificato con la divinità e circondato da potenti e privilegiate classi aristocratiche. La comparsa di questi grandi imperi è legata all’invenzione della scrittura, il cui uso rimane riservato a una classe di persone appositamente addestrate (gli scribi) che, lavorando al servizio dei sovrani, consentono a questi di controllare minuziosamente la vita economica e amministrativa del territorio.
Popolazioni del Vicino Oriente
• I popoli che abitano il Vicino Oriente in questo periodo sono i sumeri, gli accadi, i babilonesi, gli hittiti e gli assiri. In tutti questi stati la popolazione è costretta a pagare gravose imposte e a svolgere pesanti lavori forzati alle opere di pubblica utilità. Tra questi lavori va ricordata la costruzione e il mantenimento delle dighe. Nello sviluppo dei grandi imperi ha un ruolo fondamentale il regolamento delle acque, reso possibile dalla presenza di un potere centrale al tempo stesso molto forte e molto tecnico. In Mesopotamia la fertilità del terreno è assicurata da un sistema fittissimo di canale.
Controllo delle acque e schiavitù
• In Egitto il controllo delle acque consente di organizzare il territorio dopo le periodiche inondazioni che lasciano una sottile striscia fertile nel deserto. Nel considerare le sbalorditive realizzazioni di queste civiltà e le opere monumentali da loro lasciate bisogna ricordare che queste sono state possibili grazie allo sfruttamento sistematico di migliaia di persone, costrette a vivere in miserabili condizioni economiche e in uno stato di schiavitù generalizzata. Altre popolazioni, in luoghi e tempi diversi, vivono organizzate in grandi imperi, come la Cina imperiale e gli imperi, come la Cina imperiali e gli imperi dell’Africa precolombiana.
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime città nate nel Vicino Oriente e quando?
- Qual era il ruolo degli scribi nelle civiltà dell'antico oriente?
- Qual era l'importanza del controllo delle acque nelle civiltà del Vicino Oriente?
Le prime città nate nel Vicino Oriente furono Gerico e Cata Huyuk, tra il 7000 e il 6000 a.C.
Gli scribi erano addestrati per utilizzare la scrittura e lavoravano al servizio dei sovrani, permettendo loro di controllare minuziosamente la vita economica e amministrativa del territorio.
Il controllo delle acque era fondamentale per lo sviluppo dei grandi imperi, permettendo di organizzare il territorio e garantire la fertilità del terreno, come avveniva in Mesopotamia e in Egitto.