Concetti Chiave
- Roma si trasformò da villaggio di pastori a capitale di un vasto impero durante i primi due secoli dell'era cristiana.
- L'Impero Romano garantì la pace e la sicurezza, favorendo i commerci tra le province grazie a una solida rete di comunicazioni.
- L'Italia, e Roma in particolare, beneficiavano del commercio internazionale, sfruttando la loro posizione centrale nell'Impero.
- Le importazioni a Roma includevano schiavi, minerali, grano e merci di lusso, trasportate principalmente via mare fino al porto di Ostia.
- Le città romane erano costruite secondo un modello regolare con strade principali che si incrociavano al foro, facilitando il commercio urbano.
La trasformazione di Roma
Da piccolo villaggio di pastori, Roma si è trasformata nel giro di poche centinaia di anni nella capitale di un impero vastissimo: nei primi due secoli dell’era cristiana esso occupava tutto l mondo mediterraneo e gran parte dell’Europa. La pace interna, la sicurezza delle vie di comunicazione, l’aumento della produzione agricola e artigianale favorirono i commerci tra le diverse provincie. Fu soprattutto l’Italia, e in particolare Roma, a trarre vantaggio da questo aumento di ricchezza, in quanto si trovavano al centro dell’Impero e ne reggevano le sorti politiche.
Commerci e ricchezze dell'impero
Dalle regioni germaniche, attraverso i fiumi Reno e Danubio, giungevano a Roma schiavi, cavalli e bestiame. La Spagna e la Britannia fornivano grandi quantità di minerali: argento, rame e ferro. Dalle regioni dell’Africa settentrionale venivano importati grano, avorio, oro , animali per il circo e schiavi. Dalle Indie giungevano merci di lusso come la seta e i profumi.
Infrastrutture e scambi romani
La maggior parte delle merci arrivava a Roma attraverso il Mar Mediterraneo, trasportate da navi da carico che sbarcavano a Ostia, il porto fatto costruire alla foce del Tevere. Gli scambi per via di terra erano favoriti dalla fitta rete di strade consolari ( così chiamate perché prendevano il nome del console che le aveva fatte costruire) che univano la capitale alle provincie. In tutto il vasto territorio del mondo romani si lavorava per rifornire la capitale di alimenti e di materie prime; in cambio Roma assicurava la pace necessaria per i commerci, costruiva città, strade e acquedotti, metteva a disposizione le sue navi, la sua moneta e i suoi amministratori. Tutte le città costruite dai Romani si assomigliavano, poiché venivano costruite sul modello di Roma, la capitale dell’Impero. Erano a pianta regolare, divise in quattro part dalle due strade principali che si incrociavano nei pressi del foro. Tutti i prodotti delle ville, tra cui vino, olio, frutta e cereali, venivano portati in città e venduti nei mercati agricoli. Con il ricavato della vendita i proprietari acquistavano tutto quello che serviva per vivere comodamente.
Domande da interrogazione
- Quali fattori hanno contribuito alla prosperità dell'Impero Romano?
- Quali erano le principali merci importate a Roma e da dove provenivano?
- Come venivano trasportate le merci a Roma e quale ruolo avevano le strade consolari?
La prosperità dell'Impero Romano è stata favorita dalla pace interna, dalla sicurezza delle vie di comunicazione, e dall'aumento della produzione agricola e artigianale, che hanno incentivato i commerci tra le diverse provincie.
Roma importava schiavi, cavalli e bestiame dalle regioni germaniche; minerali come argento, rame e ferro dalla Spagna e Britannia; grano, avorio, oro e animali per il circo dall'Africa settentrionale; e merci di lusso come seta e profumi dalle Indie.
Le merci arrivavano a Roma principalmente attraverso il Mar Mediterraneo, sbarcando a Ostia, mentre gli scambi via terra erano facilitati dalla rete di strade consolari che collegavano la capitale alle provincie.