Concetti Chiave
- Dopo la morte di Alessandro, il suo impero fu diviso tra i suoi generali, creando regni come Siria, Egitto e Macedonia.
- In Grecia, le città-stato continuarono a vivere conflitti interni, portando alla formazione delle Leghe Etolica e Achea.
- Roma approfittò delle rivalità tra i regni successori e riuscì a sottomettere i Macedoni e i Greci, conquistando la penisola.
- La civiltà alessandrina vide la nascita di grandi città come Pergamo, Antiochia e Alessandria, centri di commercio e artigianato.
- Il sistema politico si trasformò in monarchia assoluta, con il sovrano che deteneva tutto il potere, supportato da ministri e burocrazia.
Indice
La divisione dell'impero di Alessandro
Alessandro morì senza lasciare eredi. I suoi generali, che aspiravano alla successione, guerreggiarono aspramente per prevalere l’uno sull’altro. Alla fine l’Impero venne smembrato in vari Stati, dei quali i principali furono: a) il Regno di Siria, sul quale dominava la dinastia dei Seleucidi, discendenti del Re Seleuco; b) il Regno d’Egitto, sul quale regnavano i Tolomei, così detti dal fondatore Tolomeo I; c) il Regno di Macedonia, dominio di Antipatro e dei suoi successori.
L'ascesa di Roma e la fine della Grecia
In Grecia non cessarono le discordie tra le città. Si costituirono due nuove leghe: la Lega Etolica e la Lega Achea. Intanto una nuova potenza, approfittando delle lunghe lotte, si apprestava all’intervento: Roma. E Roma riuscì nell’impresa: vinse i Macedoni, sottomise i Greci e occupò tutta la penisola.
La civiltà alessandrina e le nuove città
Economia e strutture politiche: La civiltà alessandrina è caratterizzata dal sorgere di nuove grandi città: Pergamo nell’Asia Minore, Antiochia in Siria, Alessandria in Egitto. Nelle ampie vie, nelle piazze grandiose, tra i colonnati marmorei, si agita una folla cosmopolita, dedita all’artigianato e al commercio. Le città-stato della Grecia vanno declinando e la loro indipendenza è ormai relativa. La nuova forma di organizzazione politica è la monarchia assoluta.
La monarchia assoluta e il potere del sovrano
Il potere appartiene tutto al sovrano, che governa per mezzo dei ministri e della burocrazia e si vale della forza dell’esercito. Sulle monete non è più rappresentata l’immagine del dio protettore, ma l’effigie del Re. Questo signore di popoli cinge il diadema, regge lo scettro, veste con sfarzo, vive in uno splendido palazzo, circondato da una guardia del corpo. Alle supreme cariche non sono, tuttavia, chiamati i membri di una casta chiusa, ma tutti coloro che dimostrano di essere capaci, prudenti ed esperti.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali Stati emersi dalla divisione dell'impero di Alessandro?
- Come influenzò Roma la fine della Grecia?
- Quali caratteristiche definiscono la civiltà alessandrina?
Dopo la morte di Alessandro, l'impero fu diviso in vari Stati principali: il Regno di Siria sotto i Seleucidi, il Regno d'Egitto sotto i Tolomei, e il Regno di Macedonia sotto Antipatro e i suoi successori.
Roma approfittò delle discordie tra le città greche e, dopo aver vinto i Macedoni, sottomise i Greci e occupò l'intera penisola.
La civiltà alessandrina è caratterizzata dalla nascita di nuove grandi città come Pergamo, Antiochia e Alessandria, con una società cosmopolita dedita all'artigianato e al commercio, e una nuova organizzazione politica basata sulla monarchia assoluta.