Concetti Chiave
- Augusto restaurò le antiche virtù romane per combattere la decadenza, rivitalizzando la religione tradizionale e restaurando i templi.
- Le leggi Iuliae di Augusto miravano a rafforzare l'istituzione familiare, incentivando le famiglie numerose e penalizzando chi non aveva figli.
- La pax Augustea segnò un periodo di pace interna, mentre gli eserciti si concentravano sull'espansione dei confini dell'impero.
- Augusto promosse la celebrazione di una nuova era di pace con i ludi saeculares, rilanciando tradizioni interrotte durante le guerre civili.
- L'Ara Pacis Augustae, inaugurata nel 9 a.C., simboleggiava la pace e la stabilità portate dal principato di Augusto.
Indice
Il mos maiorum e la decadenza romana
Nel periodo delle lotte civili la causa del disordine era comunemente attribuita all’abbandono delle
tradizionali virtù dei Romani, quelle che costituivano il mos maiorum (il costume degli antenati). La decadenza dello stato veniva fatta derivare dalla perdita della religione tradizionale. Augusto fu molto attento ad agire in accordo con questo sentimento comune: rinnovò la legislazione che proibiva
l’eccessiva ostentazione del lusso, fece restaurare i templi di Roma, ripristinò antichi culti che erano stati abbandonati e sostenne il recupero della tradizionale moralità romana.
Le leggi di Augusto per la famiglia
Fra il 18 e il 17 a.C. Augusto fece approvare una serie di leggi (le leges Iuliae) che miravano a frenare la decadenza dell’istituzione familiare, di cui si vedevano i segni nella diffusione degli adulteri e nel calo delle nascite. Tutti i cittadini in età fertile erano obbligati a sposarsi, o a risposarsi se vedovi. Le famiglie numerose ricevevano un sussidio e quelle senza figli erano penalizzate; le donne con più figli acquisivano maggiori libertà giuridiche, per esempio nel disporre dei loro beni. Infine, gli adultèri (che secondo la legge tradizionale erano puniti dal paterfamilias) venivano considerati dei crimini e andavano puniti con l’esilio. Di questa legge fece le spese anche la figlia di Augusto, Giulia, che il padre condannò all’esilio nell’isola di Ventotene nel 2 d.C., in seguito a una denuncia per adulterio (e forse anche per la partecipazione a una congiura contro il principe).
La pace interna sotto Augusto
Con l’avvento del principato di Augusto iniziò un lungo periodo di pace interna. Restavano da pacificare la Spagna e alcune zone della Gallia e l’imperatore portò a termine il compito con decisione,guidando alcune campagne personalmente e affidandone altre ad Agrippa.
Da quel momento gli eserciti furono impegnati solo nell’allargare i confini dell’impero.
Per decreto del senato, nel 17 a.C. si celebrò l’inizio di una nuova epoca (un nuovo saeculum ) di pace e si riprese la tradizione dei ludi saeculares,che durante la repubblica si erano tenuti ogni cent’anni con una certa regolarità,ma che nel periodo delle guerre civili non si erano svolti. Qualche anno dopo fu costruito nel Campo Marzio un grande altare alla Pace di Augusto, l’Ara Pacis Augustae, che venne inaugurato nel 9 a.C. .
Domande da interrogazione
- Quali furono le misure adottate da Augusto per restaurare le tradizionali virtù romane?
- Come contribuì Augusto alla pacificazione dell'impero romano?
- Quale simbolo fu eretto per celebrare la pax Augustea e quando?
Augusto rinnovò la legislazione contro l'ostentazione del lusso, restaurò templi, ripristinò culti antichi e sostenne la moralità romana. Introdusse le leges Iuliae per rafforzare l'istituzione familiare, obbligando i cittadini a sposarsi e penalizzando le famiglie senza figli.
Augusto portò a termine la pacificazione della Spagna e di alcune zone della Gallia, guidando personalmente alcune campagne e affidandone altre ad Agrippa. Gli eserciti furono poi impegnati nell'espansione dei confini dell'impero.
Per celebrare la pax Augustea, fu costruito l'Ara Pacis Augustae nel Campo Marzio, inaugurato nel 9 a.C., come simbolo della nuova era di pace iniziata sotto il principato di Augusto.