Trustnt1
Ominide
5 min. di lettura
Vota 4,5 / 5

Concetti Chiave

  • I Longobardi, considerati "barbari tra i barbari" dai Romani, invasero l'Italia nel 568 d.C., conquistando Pavia e facendone la capitale.
  • Organizzati in gruppi familiari chiamati "stipiti" o "fare", i Longobardi erano guidati da un re eletto che fungeva anche da capo dell'esercito.
  • Sotto il regno di Autari e grazie all'influenza della moglie Teodolinda, i Longobardi iniziarono la conversione al cattolicesimo, migliorando i rapporti con gli Italici.
  • Il monachesimo, fondato da S. Antonio, divenne influente nel Medioevo, con S. Benedetto che stabilì regole per la vita monastica e contribuì alla preservazione di testi antichi.
  • Papa Gregorio I Magno rafforzò il potere politico della Chiesa, che divenne sempre più indipendente rispetto all'imperatore d'Oriente.

Indice

  1. Invasione longobarda in Italia
  2. Regno dei longobardi e conversione
  3. Potere della Chiesa e Gregorio I
  4. Ruolo del monachesimo medievale

Invasione longobarda in Italia

Alla morte di Giustiniano (565 d.C.) le casse dello Stato erano vuote. Si presentò una nuova invasione in Italia, quella dei Longobardi, considerati dai romani come “barbari tra i barbari”. Nel 568 d.C. i longobardi guidati da re Albonio entrarono in Italia e conquistarono facilmente Pavia facendola capitale. I bizantini, stremati da un epidemia di peste, si limitarono a difendere Ravenna. Bizantini e longobardi erano confinanti ma nonostante ciò i longobardi, sapendo di essere attorniati da nemici, si imposero ovunque come dominatori. L’organizzazione longobarda era: i guerrieri erano organizzati in gruppi familiari detti stippe o fare. Il re veniva letto ed era il capo dell’esercito. Il popolo longobardo si riconosceva sotto lo stesso ceppo etnico. Gli unici ad avere pienezza di diritti era i guerrieri liberi detti “arimanni”. Gli “aldi” erano cittadini liberi inferiori agli arimanni ed erano in generale artigiani spesso italici. In fine c’erano i servi.

Regno dei longobardi e conversione

Il regno dei longobardi: alla morte di Albonio fu eletto re Clefi e in seguito all’appello degli imperatori d’Oriente ai franchi per scacciare i longobardi, questi elessero re Autari (584 – 590) che respinse i franchi ed estense le conquiste. Sotto il suo regno, e sotto l’impulso della moglie Teodolinda, iniziò la conversione dei longobardi dall’arianesimo al cattolicesimo, migliorando i rapporti tra longobardi e italici. Teodolinda sposò Torino Agilulfo che conquistò molti territori giungendo sino a Roma rinunciando alla conquista, venendo a patti col papa. Tra i successori di Torino ci fu Rotari (636-652) che emanò un editto che raccoglieva le leggi valide su tutto il territorio longobardo. Fu scritto con un rozzo latino e si basa su principi estranei al diritto romano. Si ebbe una svolta con la salita al potere di Liutprando (712 – 744) che si impadronì di Ravenna, ripresa in seguito dai Bizantini, e giunse anch’egli a Roma. Qui scese a patti nuovamente con il papa e gli restituì alcune delle terre conquistate, in particolare la rocca di Sutri nel 728. Questa terra doveva essere consegnata all’imperatore di Oriente, ma essendo stata restituita al papa fu la prima terra di proprietà della Chiesa. Alla morte di Liutprando salì sul trono Astolfo che, impadronitosi di Ravenna nel 751, cercò di conquistare l’intera Italia. Lo stato della Chiesa però chiese aiuto ai Franchi che, nel 756 d.C., co Pipino costrinsero Astolfo alla pace e all’obbligo di donare molti territori, compresa Ravenna allo Stato della Chiesa. Partiti i Franchi i patti non furono rispettati.

Potere della Chiesa e Gregorio I

Papa Gregorio I e la Chiesa: a trarre profitto dalla crisi economica e militare e dalla frammentazione dei territori non ancora sottomessi dai longobardi fu soprattutto la Chiesa che acquistò così responsabilità di natura politica e economica. Il vero creatore del potere della Chiesa fu Gregorio I detto Magno papa dal 590 al 604. Egli assunse i poteri di un capo politico e organizzò la difesa di Roma. Dopo la sua morte anche i suoi successori avrebbero proseguito questo indirizzo. I rapporti tra il papa e l’imperatore d’Oriente divennero sempre più deboli: a Costantinopli infatti la Chiesa era schierata a fianco dell’imperatore mentre in occidente il papa rivendicò alla Chiesa una posizione di assoluta indipendenza.

Ruolo del monachesimo medievale

Il monachesimo: nell’Europa medioevale assunse un ruolo importante il monachesimo, fondato da S. Antonio nel III sec. Egli mise da parte la vita politica per sostituirla a quella solitaria fatta di digiuno, preghiere. Altri monaci, in occidente, si organizzavano in comunità (cenobi) per praticare insieme oltre che alla preghiera, anche il lavoro manuale (ora et labora). Tra questi monaci fu molto importante S. Benedetto vissuto nel VI secolo. Egli diede regole alla sua comunità monastica che prevedevano una vita semplice e soggetta a norme. Grazie ai benedettini, gli amanuensi, alcuni testi antichi, non solo religiosi, furono trascritti e conservati e quindi salvati dalla distruzione.

Domande da interrogazione

  1. Chi erano i Longobardi e come si stabilirono in Italia?
  2. I Longobardi erano considerati "barbari tra i barbari" dai romani. Guidati da re Albonio, entrarono in Italia nel 568 d.C., conquistarono Pavia e la fecero capitale, imponendosi come dominatori nonostante la vicinanza con i Bizantini.

  3. Qual era l'organizzazione sociale dei Longobardi?
  4. L'organizzazione longobarda era basata su gruppi familiari chiamati stippe o fare. Il re era eletto e capo dell'esercito. I guerrieri liberi, detti "arimanni", avevano pienezza di diritti, mentre gli "aldi" erano cittadini liberi inferiori, spesso artigiani italici, e infine c'erano i servi.

  5. Come avvenne la conversione dei Longobardi al cattolicesimo?
  6. La conversione iniziò sotto il regno di Autari e fu influenzata dalla moglie Teodolinda, migliorando i rapporti tra Longobardi e italici. Teodolinda sposò Agilulfo, che venne a patti col papa, rinunciando alla conquista di Roma.

  7. Quali furono le azioni significative di Liutprando e Astolfo?
  8. Liutprando si impadronì di Ravenna e restituì alcune terre al papa, come la rocca di Sutri. Astolfo conquistò Ravenna nel 751 e cercò di dominare l'intera Italia, ma fu costretto alla pace dai Franchi nel 756, donando territori allo Stato della Chiesa.

  9. Quale ruolo ebbe la Chiesa durante la crisi longobarda?
  10. La Chiesa, sotto papa Gregorio I, assunse poteri politici ed economici, organizzando la difesa di Roma. I rapporti con l'imperatore d'Oriente si indebolirono, e la Chiesa rivendicò una posizione di indipendenza in Occidente.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino